[pubblicato il 15.12.2015]
Intitolazione al Beato "Francesco Faa' di Bruno", del giardino attrezzato a verde pubblico prospiciente la Via Le Chiuse e compreso tra le Vie Vagnone e M. Schina, di mq. 2.200 circa. - Circoscrizione 4 - Cap. 10144
Deliberazione Giunta Comunale del 03/03/2015.
FRANCESCO FAA' DI BRUNO
Nato ad Alessandria il 29 marzo del 1825 da famiglia di antichissima nobiltà, ricca di gloriose tradizioni e di personaggi che illustrarono i vari campi della vita, religiosa, militare e politica, a 9 anni perse la madre. Nel 1836 entrò nel collegio dei Padri Somaschi a Novi Ligure e nel 1840 entrò nell'accademia militare di Torino. Divenuto ufficiale, nel 1848-49 partecipò alla Prima guerra di indipendenza italiana: scelto da Vittorio Emanuele II quale precettore dei figli, si recò a Parigi, alla Sorbona, per approfondire gli studi matematici e astronomici e nel 1853 conseguì la laurea in scienze matematiche ed astronomiche.
Nel 1855 cominciò a lavorare presso l'Osservatorio nazionale francese, nel 1857 iniziò ad insegnare all'Università di Torino, Matematica ed Astronomia. Si dedicò anche all'ingegneria e fu inventore di varie strumentazioni per la ricerca scientifica, progettò e brevettò tra l'altro uno scrittoio per ciechi - mosso dalla cecità di sua sorella Maria Luigia - uno svegliarino elettrico, un barometro a mercurio. Eseguì i calcoli costruttivi e seguì la realizzazione del campanile della chiesa di Nostra Signora del Suffragio, anche conosciuta come chiesa di Santa Zita, prevedendo anche la posa di un orologio di due metri di diametro, sulle facce del campanile, a 80 metri di altezza, visibile in gran parte della città.
Uomo di fede, fondatore di opere benefiche denominate "Conservatorio del Suffragio e di Santa Zita", amico di Don Bosco, venne ordinato sacerdote il 22 ottobre 1876.
Morì improvvisamente per un'infezione intestinale il 27 marzo 1888, poco dopo Don Bosco. Fu riconosciuto beato nel 1988, nel centenario della sua morte. Il 27 marzo è la data stabilita per la memoria liturgica del beato, che è patrono del Corpo degli Ingegneri dell'Esercito Italiano.