Città di Torino

[pubblicato il 01.06.2010]

Intitolazione dell’ultima porzione del II tratto del sedime attualmente denominato Via Gaetano Giardino, antistante la Chiesa di Santa Maria del Monte, il convento dei frati Cappuccini ed il museo della Montagna - Circoscrizione 8 – Cap 10131.

Motivazione

Deliberazione Giunta Comunale del 28/8/2007.
Uno dei luoghi piu' significativi della citta' di Torino. vi domina un santuario con annesso il complesso conventuale: Santa Maria del Monte. Nel periodo romano fu probabilmente luogo di culto pagano a seguito di iscrizioni romane venute alla luce intorno al 1575. Intorno all'anno mille, sul monte fu costruita una fortificazione in legno  e in seguito in pietra a difesa dei numerosi assedi e assalti da parte di potenziali nemici.  Durante il 1400, dopo nuovi interventi avvenuti nell'impianto difensivo, la fortificazione perdette di interesse strategico e di conseguenza il monte divenne beneficio feudale passando in eredita' tra  discendenti di nobili  e ricche casate pedemontane e nel 1580  fu acquistato dal duca di Savoia Carlo Emanuele I  per insediarvi i frati cappuccini i quali  piantarono la loro croce, ufficializzando cosi' l'erezione del nuovo convento e nel 1584 officiarono la chiesa medievale. Nel 1640 il monte subi' l'assedio dell'esercito francese dove i frati cappuccini furono impotenti spettatori della loro crudelta'; nel 1642 stipulato l'accordo di pace, per interposizione del padre Giovanni da Moncalieri, ex generale dei frati cappuccini, i francesi lasciarono la citta' di Torino e la chiesa del monte pote' essere consacrata. Nel 1800 la citta' venne nuovamente occupata dai francesi i quali emanarono un decreto per la soppressione degli ordini religiosi e di conseguenza i frati cappuccini dovettero abbandonare il convento; solo con il ritorno di Vittorio Emanuele I, nel 1814, e la caduta del regime napoleonico, i frati poterono ritornare al monte.  Nel 1943  un bombardamento distruggera' gran parte del chiostro e del museo della montagna e dal 1947 inizieranno i lavori di ricostruzione delle parti distrutte.

Nonché il NUOVO numero secondario 1/A ingresso pedonale.

Mappa della via interessata (formato .jpg)