Pagella Non Solo Rock 2025

Ho sempre avuto il mio io suddiviso in molte parti, in molte persone. Questo fatto ha sempre disturbato il corso lineare della mia vita, facendomi soffrire il doppio, in ogni situazione. Ogni volta che perdevo, perdevano tutte le persone che vivevano dentro di me. La cosa che ha sempre accomunato queste personalità è stata la musica. é riuscita a non farmi dividere, a non farmi impazzire. Come un vaso aggiustato con lo scotch mi ha fatto rimanere in piedi, ma senza la possibilità di muovermi. Era lei ad avere il controllo su di me. La cosa che riusciva a farmi esprimere era scrivere, il più possibile. Ad inizio liceo comincio a buttare tutto ciò che mi passa per la testa su carta, capendone il significato. Liberava una parte di me, ma non era abbastanza. Durante la prima quarantena, annoiato come tutti, decido di prendere in mano la chitarra di mio fratello. é stato come rivedere un vecchio amico dopo anni; riuscivo a capirla, senza nemmeno studiarla. Mi misi ad ascoltarla tutti i giorni e col tempo riuscì a padroneggiarla sempre di più. Arrivando fino ad oggi, dove per buttare fuori ciò che tengo dentro, faccio musica, in tutte le sue forme. Produco e compongo i miei pezzi. So che è la mia strada e la percorrerò a qualsiasi costo. Oggigiorno la gente non sa più distinguere chi fa musica per se da quelli che la fanno solo ed esclusivamente per gli altri. Voglio essere io, voglio trovare il mio posto e non spiegare niente. Che la musica lo faccia al posto mio.

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