Pagella Non Solo Rock 2016

Veronica Macrì, in arte Vicky, nasce il 2 dicembre del 1993, a Carmagnola ma cresce a Villastellone, un piccolo paese confinante. Fin da piccola manifesta la passione per il disegno e la creatività, ma solo all' età di undici anni scopre la sua vera passione per la musica ma soprattutto per il canto. Inizialmente, sviluppa questa passione assieme ad un'amica, con cui costantemente si incontra per cantare assieme canzoni abbastanza conosciute. Dopo 2 anni, Vicky frequenta le sue prime lezioni di canto moderno presso una piccola scuola di Torino. Da qui conosce i primi palchi col volto da principiante. Durante questo periodo, il suo repertorio è composto interamente da famosi brani italiani, da canzoni di un'icona come Lucio Battisti ai pezzi più recenti di Giorgia. Qualche anno dopo, Vicky cambia maestro e si affida ad una scuola diversa. Da qui in poi, partecipa ad una serie di eventi e concorsi canori, sempre nella categoria dedicata alle cover, ma in cameretta la sera continua a dedicarsi alla scrittura, di nascosto da molti. Un cassetto pieno zeppo di quaderni con su frasi e melodie su pentagramma, quel cassetto che per molto tempo racchiude insicurezza e mancanza di coraggio. Nel 2009, Vicky lascia la scuola di canto e si prende un momento di riflessione sugli ostacoli che non riesce a superare durante le sue performance sul palco o davanti a qualsiasi persona, perciò si dedica al conseguimento del diploma scolastico. Ma nel 2011, ha la grande occasione di conoscere Carlo Ubaldo Rossi, noto produttore torinese, che si presta per curare la produzione e il master del primo singolo:"A volte ci penso". Durante gli anni seguenti, Vicky vive a pieno la sua giovinezza e continua a sperimentare da autodidatta melodie e testi, tant’è che nel 2012 ritorna in studio di registrazione per incidere il suo secondo singolo pop: "E sempre..." curato da Luca Motto. Imperterrita, Vicky continua la sua ricerca personale e stilistica, poichè non si sente ancora pronta a immergersi nel mondo musicale. I pezzi prodotti non la convincono, ma a seguito di esperienze negative con rapporti affettivi, nascono i primi approcci al mondo del rap. In questi anni, Vicky provvede all'acquisto di un microfono e di una scheda audio e si cimenta nelle fasi di missaggio e mastering, provando a registrare in casa alcuni pezzi. Dal 2013, cambia le argomentazioni nei testi, parla di odio, di politica e sistema, strutturando il testo con una metrica poetica, utilizzata nell'hip-hop. Ci vorranno anni prima che Vicky acquisisca sicurezza e sappia "stare sul beat" in modo convincente. Solo nel 2016, V. riesce ad entrare in connessione con la scena rap torinese, conosce alcuni rapper e nascono varie collaborazioni. La giovane artista si rimbocca le maniche e lavora al suo primo progetto Vickypedìa, un mixtape di circa 13 tracce e per la cura delle tracce si appoggia allo 011Studios di Torino. All'inizio del 2017, esce il primo video ufficiale Ad alta quota, diretto da Maurizio Ghiotti, così anticipa un estratto del mixtape.

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