BANDO IMPRESE

Bando per la concessione di contributi a fondo perduto alle micro e piccole imprese esercenti attività di vendita diretta al dettaglio di beni e di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, in sede fissa o su area pubblica

PREMESSA

Il Distretto Urbano del Commercio di Torino, il cui partenariato stabile è composto dalla Città di Torino (ente capofila), ASCOM Confcommercio Imprese per l’Italia Torino e Confesercenti Torino e Provincia, ha l’obiettivo di valorizzare un ambito territoriale ed economico e di creare sinergie in grado di supportare il tessuto commerciale cittadino esistente, di sostenere lo sviluppo delle attività commerciali di prossimità e di favorire nuove forme di imprenditorialità – all’interno dell’area selezionata dal progetto (Allegato 1 – sezione A3).

1. FINALITÀ

Il seguente bando, basato su di una procedura valutativa a graduatoria, gestito dal Comune di Torino nell’ambito del Distretto Urbano del Commercio sostenuto dalla Regione Piemonte, ha l’obiettivo di finanziare interventi aventi il fine, tra gli altri, di ammodernare e migliorare l’esteriorità delle attività commerciali (es. vetrine, insegne, facciate, tende, pergole, dehors, illuminazione esterna, barriere architettoniche etc…), incrementandone l’attrattività, considerando come criterio premiante le iniziative, poste in essere da commercianti che rispettino i requisiti di ammissibilità di cui all’art. 3, che prevedano misure di efficientamento energetico, inclusività e producano ricadute positive sulla qualità urbana. Il presente bando mette pertanto a disposizione risorse finanziarie destinate alle imprese esistenti dell’area selezionata (Allegato 1 - sezione A3) e ad eventuali nuove attività imprenditoriali che si localizzano nella medesima.

2. BENEFICIARI E AMBITO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO

I beneficiari del presente bando saranno le micro e piccole imprese e le nuove imprese che svolgono attività di vendita diretta al dettaglio di beni e quelle esercenti l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande in sede fissa aventi unità locale, nell’area individuata nell’Allegato 1 al presente avviso, entro il termine di presentazione della rendicontazione. Le imprese beneficiarie per l’accesso ai contributi dovranno rispettare i requisiti elencati nell’art. 3 del presente bando. Per la definizione di piccole e microimprese si rimanda alla Raccomandazione della Commissione Europea (2003/361/CE) del 06/05/2003 pubblicata sulla G.U.C.E. L 124 del 20/05/2003 e al Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18/04/2005 pubblicato nella G.U. n. 238 del 12/10/2005 in vigore dal 01/01/2005. Nello specifico, si definisce:

  • Piccola impresa, l’impresa che ha: a) meno di 50 occupati; b) un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a € 10 milioni;
  • Microimpresa, l’impresa che ha: a) meno di 10 occupati; b) un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a € 2 milioni. Per occupati si intendono i dipendenti dell’impresa a tempo determinato o indeterminato iscritti nel Libro Unico Lavoro (LUL) dell’impresa e legati alla stessa da forme contrattuali che prevedono il vincolo della dipendenza, fatta eccezione per quelli posti in cassa integrazione straordinaria.

I requisiti di cui alle lettere a) e b) delle due categorie sono cumulativi, entrambi devono sussistere. Si intendono imprese beneficiarie i soggetti che come attività primarie:

  • esercitano attività di vendita diretta al dettaglio di beni, così come definite all’art. 4, c. 1, lett. b) e all’art. 27, c. 1, lett. a) del Decreto Legislativo 31/3/98, n. 114 e siano esercizi di vicinato ai sensi della lettera d) del medesimo comma e articolo; non vanno ricompresi nel novero, ai fini del bando regionale di cui alla D.D. n. 340/A2009B/2022 del 13/12/2022, gli esercizi di vicinato inseriti nei Centri Commerciali;
  • esercitano attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. possono altresì partecipare al presente bando:
  • le farmacie purché l’attività non sia rivolta, esclusivamente, a prodotti farmaceutici, specialità medicinali, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici;
  • i titolari di rivendita di generi di monopolio di cui alla L. 22/12/57 n. 1293 e s.m. e al relativo regolamento di esecuzione, approvato con D.P.R. 14/10/58 n. 1074 e s.m. e/o alle attività riguardanti le lotterie e le scommesse;
  • gli artigiani iscritti nell’albo di cui all’art. 23 della L.R. 14/01/2009, n. 1 recante “Testo unico in materia di artigianato” dotati di autorizzazione alla vendita al dettaglio.

3. REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ

In accordo con l’art. 4 del Bando per l’accesso alla agevolazione regionale relativa ai progetti strategici dei Distretti del Commercio del Piemonte, sono ammissibili le imprese e gli aspiranti imprenditori che soddisfano i seguenti requisiti di partecipazione:

  • essere micro o piccole imprese (ditte individuali o società), così come definite dal Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005 (vedasi il precedente punto 2) ed aventi i requisiti morali, professionali, strutturali e autorizzativi di cui al d.lgs. n. 114/98, artt. 5 e 7 e al d.lgs. n. 59/2010, artt. 65 e 71
  • essere iscritte al Registro delle Imprese; le imprese beneficiarie dovranno risultare iscritte come “attive” al Registro delle Imprese alla data di presentazione della rendicontazione;
  • disporre di una unità locale, oppure impegnarsi ad aprire, entro il termine di presentazione della rendicontazione, un’unità locale, già individuata, che sia collocata all’interno dell’ambito territoriale individuato nella planimetria costituente allegato 1 del presente bando (via Po);
  • disporre di una vetrina su strada o sia situata al piano terreno degli edifici o all’interno delle corti;
  • disporre di locali direttamente accessibili al pubblico;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali in corso o aperte nei propri confronti antecedentemente la data di presentazione della domanda;
  • non avere alcuno dei soggetti di cui all’art. 85 del d.lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia) per il quale sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione di cui all’art. 67 del citato d.lgs.;
  • osservare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia previdenziale, assistenziale e assicurativa (nei confronti di INPS; INAIL ed eventuali altre casse di previdenza);
  • non rientrare nel campo di esclusione di cui all’art. 1 del Regolamento (UE) 1407/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis” (vedasi paragrafo 9);
  • non essere in posizione debitoria rispetto al Comune di Torino;
  • presentare a rendiconto fatture e quietanze intestate all’attività economica e legate al conto corrente della nuova attività.

I requisiti di ammissibilità devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda. In fase di erogazione finale del contributo concesso da parte del Comune, le imprese beneficiarie dovranno essere in regola con gli obblighi contributivi, come attestato dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC). Il Documento Unico di Regolarità Contributiva in corso di validità è acquisito d’ufficio dall’Ente Locale presso gli enti competenti. Ciascuna impresa rispondente ai requisiti del presente bando può presentare una domanda di contributo per ogni unità locale. Per quanto sopra, il soggetto richiedente deve attestare, mediante dichiarazione sostitutiva in conformità alle disposizioni del D.P.R. 28.12.2000 n. 445, il possesso dei seguenti requisiti:

  • non aver commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, in materia di contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi e di avere un Durc regolare;
  • non aver debiti pendenti con il Comune di Torino;
  • non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente, secondo la legislazione dello Stato, in cui sia stabilito, o a carico del quale sia in corso, un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni.

4. CRITERI DI ESCLUSIONE

Sono escluse dal bando le imprese che svolgono, nell’unità locale presso cui vengono realizzati gli interventi oggetto di contributo, attività primaria, risultante dalla visura camerale, di cui ai seguenti codici ATECO: o 46.72.02 Compro oro o 47.99.20 Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici o 92.00.02 Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone o 92.00.01 Ricevitorie del lotto, superenalotto, Totocalcio eccetera o 92.00.09 Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse o 66.19.50 Servizi di trasferimento di denaro (money transfer) Sono altresì escluse le attività commerciali legate alla GDO e le attività in franchising.

5. DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse finanziare messe a disposizione dal Distretto Urbano del Commercio di Torino, derivanti da risorse stanziate dalla Regione Piemonte e da una quota di co-finanziamento del Comune di Torino, per l’erogazione di questo contributo sono pari a 120.576,48 euro. Il Comune di Torino si riserva la possibilità di aumentare ulteriormente la dotazione finanziaria laddove vi fossero risorse proprie aggiuntive disponibili e le domande presentate eccedessero le disponibilità sopra indicate.

6. ENTITA’ DEL CONTRIBUTO E MODALITÀ DI EROGAZIONE

Il contributo è concesso attraverso una procedura valutativa a graduatoria, ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. 123/98. A ciascun progetto è attribuito un punteggio di merito. Le domande in possesso dei requisiti di ammissibilità formale sono finanziate in ordine decrescente di punteggio, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria. L’ammontare del contributo prevede un’erogazione a fondo perduto fino a 5.000,00 euro, pari al 75% della spesa stimata. L’investimento minimo ammissibile, oggetto di richiesta di contributo, deve essere almeno pari a 500,00 euro. L’importo minimo ammissibile di ogni singola fattura o documento fiscale equivalente è 300,00 euro. Il contributo concesso a fondo perduto potrà essere maggiorato sino a un massimo di 7.000,00 euro, sempre pari al 75% della spesa stimata, solo nel caso di soggetti ammissibili (paragrafi 3 e 4) e con riferimento alla tipologia di interventi e spese ammissibili (paragrafo 8) che riguardino l’apertura di una nuova attività economica o di una nuova unità locale presso un locale che risulti sfitto alla data del 1° Gennaio 2023 e localizzato all’interno dell’area territoriale oggetto del presente bando. L’apertura dell’attività presso una unità locale sfitta potrà riguardare sia imprese già attive sia aspiranti imprenditori. Qualora, in sede di approvazione definitiva della graduatoria ovvero successivamente, in sede di chiusura della rendicontazione di tutti i progetti, si dovesse verificare un residuo di fondi rispetto alla dotazione finanziaria disponibile, la Cabina di Regia del Distretto valuterà il loro utilizzo tra le seguenti diverse opzioni:

  • finanziamento dei progetti valutati ammissibili ma non finanziati in sede di prima istanza;
  • redistribuzione delle risorse residue a tutti i progetti aggiudicatari in modo proporzionale al contributo assegnato in prima istanza, con contestuale riduzione della quota di cofinanziamento a carico del beneficiario (in ogni caso il contributo non potrà essere superare l’80% della spesa finanziata); tale opzione prevede di aumentare il contributo a fondo perduto oltre i massimali di cui sopra (5.000,00 euro per imprese già attive e 7.000,00 euro per apertura presso locali sfitti) fino all’utilizzo di tutte le risorse disponibili;
  • nuovo bando. Salvo nel caso di acquisto di beni strumentali /art. 28 D.P.R. 600/1973), si ricorda che il contributo è al lordo della ritenuta di legge del 4% e che l’erogazione avverrà al netto della suddetta ritenuta, secondo la normativa vigente. Gli aiuti concessi dal Comune di Torino alle imprese, di cui al presente bando, sono concessi ed erogati nel rispetto del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Europea L 352 del 24/12/2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis”. L’agevolazione sarà erogata ai beneficiari a saldo, in un’unica soluzione, a conclusione dell’intero progetto, previa presentazione della rendicontazione di cui al punto 11 del bando. Il contributo, pur in presenza di regolare documentazione, non potrà essere erogato qualora:
  • il DURC dell’impresa rilevi irregolarità contributive;
  • sussistano debiti a carico dell’impresa con la Città di Torino;
  • la soglia del “de minimis” venga superata (vedasi paragrafo 9). Qualora, in sede di verifica delle rendicontazioni, le spese documentate risultassero inferiori a quelle preventivate, il contributo verrà ricalcolato in funzione dell’investimento effettivamente realizzato.

7. TEMPI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda di contributo (Allegato 2) dovrà essere presentata completa della documentazione richiesta entro il 31/10/2023 ore 12.00 all’indirizzo pec: sviluppocommercio@cert.comune.torino.it , specificando nell’oggetto “BANDO IMPRESE DUC DI TORINO”. La domanda on-line può essere inoltrata una sola volta. Qualora pervenissero più domande al protocollo dell’ente da parte della stessa impresa, verrà considerata valida solo ed esclusivamente la prima domanda in ordine di protocollo di registrazione e tutte le domande successive verranno automaticamente annullate. Per la partecipazione al bando è necessario:

  • allegare alla domanda debitamente compilata e firmata (Allegato 2 – Domanda di contributo) copia di un documento di identità in corso di validità (fronte e retro) e copia del codice fiscale (fronte e retro) del legale rappresentante;
  • compilare in ogni sua parte e firmare ove richiesto (firma autografa o digitale), pena esclusione, gli allegati al presente bando: o Allegato 3 – Dichiarazione “de minimis”; o Allegato 4 – Dichiarazione antimafia;
  • allegare i preventivi di spesa relativi all’intervento che l’impresa intende realizzare;
  • allegare eventuali foto del luogo/sito in cui si intende effettuare la realizzazione;
  • allegare, laddove previsto, la comunicazione di richiesta parere alla Soprintendenza. Le informazioni che saranno riportate dagli operatori economici attraverso la compilazione della modulistica predisposta saranno rese nella forma di dichiarazione sostitutiva di certificazione/atto di notorietà ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 soggetta alla responsabilità, anche penale, di cui agli artt. 75 e 76 dello stesso in caso di dichiarazioni mendaci.

8. TIPOLOGIA DI INTERVENTI AMMESSI E SPESE AMMISSIBILI

Risultano ammissibili le spese in conto capitale, per interventi sull’unità locale localizzata all’interno del perimetro del territorio dell’area selezionata all’interno del Distretto Urbano del Commercio di Torino rientranti nel seguente elenco:

  • interventi volti all’ammodernamento e al miglioramento dell’esteriorità delle attività commerciali (vetrine, insegne, facciate, tende, pergole, dehors, illuminazione esterna, abbattimento delle barriere architettoniche, ecc.);
  • interventi volti alla fidelizzazione della clientela;
  • sostegno di nuove attività o apertura di nuove unità locali (acquisto di macchinari, attrezzature, apparecchi);
  • interventi volti alla realizzazione di servizi innovativi fra gli operatori dell’area e a vantaggio dei consumatori;
  • interventi volti all’implementazione digitale delle singole imprese (solo spese in conto capitale).

Qualora gli interventi attengano a elementi rientranti nel Regolamento Comunale n. 282 (“Piazza Castello – Via Po – Piazza Vittorio Veneto. Riqualificazione della fascia commerciale), la progettazione e realizzazione dei medesimi dovrà essere coerente con le prescrizioni ivi contenute; in ogni caso potranno essere accolte indicazioni diverse riguardanti gli elementi architettonici e di arredo purché concordate con la Soprintendenza.

Sono ammissibili le spese effettivamente sostenute dall’impresa beneficiaria, ritenute pertinenti e direttamente imputabili al progetto e i cui giustificativi di spesa decorrano a partire dalla data di pubblicazione del presente bando. Per determinare l’ammissibilità temporale di una specifica determinata spesa, rileva la data di emissione della relativa fattura.

Non sono ammissibili spese inerenti alla ristrutturazione/sistemazione interna degli immobili delle imprese del commercio.

Le spese si intendono al netto di IVA ad eccezione dei casi in cui l’IVA sia realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario e non sia in alcun modo recuperabile dallo stesso, tenendo conto della disciplina fiscale cui il beneficiario è assoggettato.

Non saranno considerate in alcun caso ammissibili al contributo:

  • le spese fatturate da fornitori che si trovino con il cliente in rapporti di controllo, come definiti ai sensi dell’art. 2359 del c.c., o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza;
  • le spese per l’acquisto di mezzi legati alla logistica aziendale che comportano ricadute ambientali nocive;
  • le spese per l’acquisto di beni usati ovvero per il leasing di impianti, arredi, macchinari, attrezzature e veicoli;
  • i pagamenti effettuati in contanti, con assegno circolare o tramite compensazione di qualsiasi tipo tra cliente e fornitore;
  • spese concernenti il pagamento di tasse, imposte, contributi;
  • i pagamenti effettuati con metodi non tracciabili;
  • le spese per la gestione ordinaria dell’attività di impresa, ad esempio: materiali di consumo e minuterie, cancelleria, scorte di materie prime, semilavorati, utenze;
  • le spese per il personale;
  • le spese per l’installazione degli apparecchi da gioco d’azzardo lecito;
  • rimborsi spese (vitto, alloggio, trasferimenti);
  • i lavori in economia;
  • qualsiasi forma di auto-fatturazione.

In ogni caso le spese dovranno:

  • essere intestati al soggetto beneficiario;
  • aver dato luogo a un’effettiva uscita di cassa da parte del soggetto beneficiario, comprovata da titoli attestanti l’avvenuto pagamento che permettano di ricondurre inequivocabilmente la spesa all’operazione oggetto di agevolazione;
  • essere pagati tramite titoli idonei a garantire la tracciabilità dei pagamenti (a titolo esemplificativo, tramite bonifico bancario o postale, Sepa/Ri.Ba/SDD, oppure tramite assegno non trasferibile, bancomat, carta credito aziendale), accompagnati dall’evidenza della quietanza su conto corrente che evidenzi il trasferimento del denaro tra il soggetto beneficiario e i fornitori;
  • essere effettivamente sostenute e quietanzate dall’impresa beneficiaria nel periodo di ammissibilità della spesa.
  • tutti i giustificativi devono essere di importo superiore a 300 euro;
  • riportare sul titolo di acquisto (fattura-ricevuta) il codice unico di progetto (CUP) assegnato mediante la seguente dicitura “Spesa sostenuta con il contributo del Distretto Urbano del Commercio di Torino – CUP C18C22000300002.

Si ribadisce che, nel rispetto di quanto previsto dal d.l.66/2014, convertito con modificazioni dalla legge n. 89/2014, non sarà possibile procedere al pagamento delle fatture elettroniche che non riportino il Codice Unico di Progetto (CUP) assegnato al presente bando e riportato nel titolo.

9. LIMITI ALLE AGEVOLAZIONI COMPLESSIVAMENTE RICEVUTE (DE MINIMIS)

Gli aiuti sono concessi ed erogati nel rispetto del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Europea L 352 del 24/12/2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis”, ai sensi del quale una impresa unica, come definita ai sensi dell’art. 2.2 del Regolamento stesso, può ottenere aiuti “de minimis” a qualsiasi titolo complessivamente non superiori a 200.000,00 euro (100.000,00 euro per il settore del trasporto merci per conto terzi) nell’ultimo triennio (art. 3.2). Se il richiedente ha ottenuto aiuti riconducibili alla categoria “de minimis” di importo complessivamente inferiore al massimale pertinente, tale limite, per effetto della concessione dell’aiuto richiesto, non potrà essere superato durante il periodo che copre l’esercizio finanziario interessato e i due esercizi precedenti.

Qualora la concessione dell’aiuto “de minimis” comporti il superamento del massimale di aiuto di cui al Regolamento in “de minimis”, secondo quanto previsto al comma 4 dell’art. 14 del D.M. 31/05/2017 n. 115, l’aiuto potrà essere concesso nei limiti del massimale “de minimis” ancora disponibile. L’aiuto si considera concesso (art. 3.4) nel momento in cui sorge per il beneficiario il diritto a ricevere l’aiuto stesso. In caso di fusioni o acquisizioni, per determinare se gli eventuali nuovi aiuti “de minimis” a favore della nuova impresa o dell’impresa acquirente superino il massimale pertinente, occorre tener conto di tutti gli aiuti “de minimis” precedentemente concessi a ciascuna delle imprese partecipanti alla fusione.

Gli aiuti “de minimis” concessi legalmente prima della fusione o dell’acquisizione restano legittimi. In caso di scissione di un’impresa in due o più imprese distinte, l’importo degli aiuti “de minimis” concesso prima della scissione è assegnato all’impresa che ne ha fruito, che in linea di principio è l’impresa che rileva le attività per le quali sono stati utilizzati gli aiuti “de minimis”. Qualora tale attribuzione non sia possibile, l’aiuto “de minimis” è ripartito proporzionalmente sulla base del valore contabile del capitale azionario delle nuove imprese alla data effettiva della scissione.

Non sono ammessi sul presente bando gli aiuti alle esportazioni né gli aiuti subordinati all’uso di prodotti nazionali rispetto a prodotti importati. In particolare, non si applica agli aiuti che finanziano la costituzione e la gestione di una rete di distribuzione in altri Stati membri o paesi terzi. Non costituiscono di norma aiuti all’esportazione gli aiuti inerenti ai costi relativi a studi o servizi di consulenza necessari per il lancio di nuovi prodotti oppure per il lancio di prodotti già esistenti su un nuovo mercato in un altro Stato membro o paese terzo.

Gli aiuti sono cumulabili con altre forme di contributo e finanziamento pubblico, fino alla concorrenza del 100% della spesa. Resta in capo alle imprese verificare se che gli altri bandi ai quali aderiscono permettono la cumulabilità.

10. PROCEDURA DI SELEZIONE – CRITERI DI VALUTAZIONE

L’istruttoria di ammissibilità formale delle domande sarà condotta da una Commissione di Valutazione e sarà finalizzata alla verifica della regolarità formale della documentazione prodotta e alla sua conformità rispetto a quanto richiesto dal Bando, al possesso dei requisiti previsti dal medesimo Bando, alla compatibilità degli interventi con le prescrizioni indicate nel presente Bando e al rispetto dei termini e delle modalità di partecipazione dallo stesso. Le domande ritenute ammissibili dal punto di vista formale saranno sottoposte, dalla suddetta Commissione, a una valutazione di merito; detta Commissione definirà una graduatoria per l’assegnazione del contributo entro 40 giorni dal termine per la presentazione delle domande, salvo sospensione dei termini per richieste di integrazione documentale. I criteri di valutazione per la definizione del punteggio di ciascun operatore saranno suddivisi in criteri relativi agli interventi effettuati e criteri relativi all’impresa, come di seguito elencati. Saranno, inoltre, previsti criteri di premialità basati su tematiche di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico, inclusività e accessibilità – come riduzione e/o abolizione delle barriere architettoniche – e riqualificazione in relazione con lo spazio pubblico. In caso di parità di punteggio l’ordine in graduatoria sarà determinato da data e ora di trasmissione della domanda via PEC.

Elenco criteri e premialità:

Coerenza degli interventi con le finalità del bando Fino a 5 punti

Chiarezza descrittiva degli interventi Fino a 5 punti

Chiarezza e adeguatezza della componente finanziaria dell’intervento e presenza di preventivi: Fino a 5 punti

Imprese aperte da meno di 24 mesi alla data di partecipazione al bando: 1 Punto

Imprese a prevalenza giovanile - titolare o maggioranza dei titolari under 35 anni - alla data di partecipazione al bando: 2 Punti

Imprese a prevalenza societaria femminile - titolare o maggioranza dei titolari di sesso femminile - alla data di partecipazione al bando: 2 Punti

Negozio storico (azienda operante da oltre 40 anni, anche se non riconosciuto ufficialmente): 2 Punti

Apertura di un’attività economica presso un’unità locale che risulti sfitta dal 1° gennaio 2023 al momento dell’apertura dell’attività: 3 Punti

Rilevanza del progetto rispetto ai temi della sostenibilità ambientale e dell’efficientamento energetico*: Fino a 5 Punti

Rilevanza del progetto rispetto ai temi dell’inclusività e dell’accessibilità**: Fino a 5 Punti Impatto dell’intervento di riqualificazione in relazione con lo spazio pubblico (vetrine, tende, arredi esterni, insegne, ecc.: Fino a 5 Punti

TOTALE PUNTEGGIO MASSIMO 40 Punti

  • L’attribuzione dei punteggi in tema di sostenibilità ambientale sarà effettuata solo se in presenza di uno o più dei seguenti elementi:
  • riduzione del consumo di energia attraverso soluzioni atte a migliorare l’efficienza energetica sia per il fabbisogno termico che elettrico (es. efficientamento dell’illuminazione della vetrina);
  • utilizzo di prodotti/materiali ecocompatibili certificati, naturali o provenienti da recupero/riciclo;
  • mobilità a basso impatto ambientale e/o mobilità elettrica. ** L’attribuzione dei punteggi in tema inclusività e accessibilità sarà effettuata solo se in presenza di:
  • riduzione e/o abbattimento di barriere architettoniche esterne.

11. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI E RENDICONTAZIONE

La realizzazione degli interventi dovrà avvenire entro il 28.02.2024, la consegna della rendicontazione entro il 31.03.2024. La rendicontazione dovrà essere presentata tramite specifico modulo allegato al presente bando (Allegato 5) e inviata in un unico file PDF, tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo: sviluppocommercio@cert.comune.torino.it , specificando nell’oggetto “BANDO IMPRESE DUC DI TORINO – RENDICONTAZIONE”. Ai fini della rendicontazione sarà necessario presentare al Comune di Torino giustificativi di spesa (fatture) e comprova tracciabile dell’avvenuto pagamento. I beneficiari potranno rendicontare le proprie spese dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando ed entro e non oltre il 31.03.2024, fermo restando possibili proroghe per la realizzazione degli interventi e per la rendicontazione degli stessi – comunque entro e non oltre il 31.12.2024 – condivise con gli uffici preposti della Regione Piemonte. Al modulo di rendicontazione e di richiesta di erogazione contributo dovranno essere allegati, a pena di esclusione: o documenti validi ai fini fiscali (es. fatture/ricevute) delle spese sostenute dall’impresa beneficiaria del contributo. Tutta la documentazione deve rispettare le specifiche indicate nel presente Bando; o documenti che consentano la tracciabilità dei pagamenti (es. copia assegno/bonifico/RIBA) insieme al relativo estratto conto su carta intestata della banca che attesti l’avvenuto pagamento da parte dell’impresa beneficiaria del contributo dei singoli pagamenti. Tutta la documentazione deve rispettare le specifiche indicate nel presente Bando; o Documentazione fotografica degli interventi ante e post-intervento in formato PDF. Il file del modulo di rendicontazione e tutti gli allegati richiesti dovranno essere trasmessi tramite PEC in un solo file in formato pdf non modificabile. Il Comune di Torino si riserva la facoltà di richiedere a mezzo PEC chiarimenti ed eventuali integrazioni documentali che si renderanno necessari secondo tempi definiti dalla comunicazione specifica. La mancata risposta del soggetto richiedente a mezzo PEC entro il termine stabilito costituisce causa di non ammissibilità formale della rendicontazione. A seguito dell’avvenuta trasmissione della rendicontazione, qualora nel corso della verifica della documentazione fornita emergessero riduzioni delle spese effettivamente sostenute, si procederà con una rideterminazione proporzionale del contributo concesso. Si specifica altresì che in caso di variazioni in rialzo dell’investimento rispetto a quanto indicato nel modulo di domanda, il contributo verrà comunque determinato sulla base dell’investimento indicato nella domanda preliminare.

12. ADEMPIMENTI CONTROLLI E VERIFICHE

Ispezioni e controlli Il Comune di Torino, oltre che la Regione Piemonte, può disporre in qualsiasi momento ispezioni, anche a campione, allo scopo di verificare l’effettiva fruizione dei servizi e l’effettivo acquisto dei beni oggetto dell’agevolazione, il rispetto degli obblighi previsti dal presente bando, la veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni prodotte dal soggetto beneficiario, anche ai fini dei controlli “de minimis”, la sussistenza e la regolarità della documentazione amministrativa e contabile relativa alle attività realizzate e alle spese sostenute. Obbligazioni del beneficiario I soggetti beneficiari sono obbligati, pena la decadenza del contributo, a:

  • ottemperare a tutte le prescrizioni contenute nel presente Bando;
  • assicurare la puntuale realizzazione degli interventi in conformità alle richieste di contributo presentate ed entro i termini stabiliti dal presente Bando e dai relativi provvedimenti;
  • fornire, nei tempi e nei modi previsti dal Bando e dagli atti conseguenti, tutta la documentazione e le informazioni eventualmente richieste;
  • non cedere, alienare o distrarre i beni oggetto del contributo, per un periodo di almeno 3 (tre) anni dalla data di erogazione del contributo;
  • conservare per un periodo di almeno 5 (cinque) anni a decorrere dalla data di erogazione del saldo del contributo la documentazione tecnica, amministrativa e contabile (compresa la documentazione originale di spesa) relativa all’intervento agevolato;
  • accettare i controlli che il Comune di Torino, la Regione Piemonte e gli altri soggetti preposti potranno disporre in relazione all’investimento e collaborare al loro corretto svolgimento. Eventuali modifiche al progetto Solo nei casi eccezionali e documentati di specifiche richieste della Soprintendenza, eventuali modifiche al progetto possono essere effettuate fino alla realizzazione stessa degli interventi, previa comunicazione PEC all’indirizzo: sviluppocommercio@cert.comune.torino.it con oggetto dell’e-mail “BANDO IMPRESE DUC TORINO – MODIFICHE” e conseguente autorizzazione da parte del Comune di Torino e, ove necessario, della Sovrintendenza. Le modifiche devono essere tali da non determinare alterazioni alla valutazione effettuata dalla Commissione e alla conseguente graduatoria e devono contenere proposte coerenti con le linee e i principi del bando e non devono pregiudicare le tempistiche relative alla conclusione dei lavori.

13. REVOCA DEL CONTRIBUTO E RINUNCE DEI SOGGETTI BENEFICIARI

Il contributo concesso in attuazione del presente Bando viene revocato qualora: a) non vengano rispettati gli obblighi previsti dal Bando e dagli atti a questo conseguenti, ovvero nel caso in cui l’investimento realizzato non sia conforme, nel contenuto e/o nei risultati conseguiti, all’investimento ammesso a contributo facendo venir meno i presupposti che hanno determinato l’attribuzione del punteggio di merito e la posizione utile in graduatoria per essere finanziati; b) sia riscontrata la mancanza o il venir meno dei requisiti di ammissibilità sulla base dei quali è stata approvata la domanda di contributo; c) sia accertato il rilascio di dichiarazioni ed informazioni non veritiere, sia relativamente al possesso dei requisiti previsti dal Bando sia in fase di realizzazione e rendicontazione degli investimenti, sia rispetto alle dichiarazioni “de minimis” (Regolamento UE n.1407/2013); d) si rinunci al contributo ovvero alla realizzazione dell’investimento dandone comunicazione al Comune di Torino mediante posta elettronica certificata (PEC).

14. INFORMAZIONI E ASSISTENZA

Responsabile del Procedimento: Dirigente Divisione Promozione Commercio e OPI Comune di Torino Per informazioni e chiarimenti in merito al bando utilizzare esclusivamente i seguenti riferimenti: indirizzo email: ductorino@comune.torino.it

15. ALLEGATI

Allegato 1 –Planimetria indicante l’area di intervento del bando

Allegato 2 – Domanda di contributo

Allegato 3 – Dichiarazione “de minimis”

Allegato 4 – Dichiarazione antimafia

Allegato 5 – Modello di rendicontazione

16. INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Si informa che i dati personali forniti dai partecipanti al presente Bando saranno trattati ai sensi delle vigenti normative in tema di tutela dei dati personali (Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE regolamento Generale sulla Protezione dei dati – GDPR) e verranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli anzidetti vengono comunicati. I dati personali suindicati verranno raccolti e trattati nel rispetto dei principi di correttezza, liceità e tutela della riservatezza, anche con modalità informatiche ed esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo. Il titolare del trattamento dei dati è il Comune di Torino. L’interessato può esercitare i diritti previsti dagli art. 15/16/17/18/20/21 e 22 del Regolamento UE 2016/679.

17. PUBBLICAZIONE E INFORMAZIONI

Il presente Bando e relativi allegati sono pubblicati all’Albo Pretorio e sul sito istituzionale del Comune di Torino - https://www.comune.torino.it/ nonché sul sito del Distretto Urbano del Commercio di Torino (www.comune.torino.it/duc)