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VERDE
PUBBLICO
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CANALI
TEMATICI |
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Architetture
vegetali |
VERDE
PUBBLICO |
Architettura
del verde nella Città di Torino |
PARCHI
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Le
funzioni del verde nei parchi e giardini |
GIARDINI
E AREE GIOCO |
Estensione,
articolazione e tipologie del verde torinese |
AREE
CANI |
Presentare
il giardino storico al pubblico |
PERCORSI
CICLABILI |
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Cenni
a parchi e giardini storici di Torino |
GALLERIA
IMMAGINI |
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AGENDA
del VERDE |
CENNI
A PARCHI E GIARDINI STORICI DI TORINO |
Torino
ha una lunga storia, ricca di avvenimenti che hanno tracciato il suo
territorio, gradualmente trasformato dalle genti che in esso si sono
succedute nel corso dei secoli.
L'evoluzione della città, i suoi cambiamenti a livello urbanistico,
economico e sociale hanno comportato nel tempo anche una crescita
della presenza del verde, avvertito, in particolare a partire dalla
seconda metà dell'800, sempre più come un servizio primario,
come l'acqua, l'energia elettrica, il gas, il riscaldamento, le fibre
ottiche, i binari del tram e quant'altro.
Per ben comprendere come il verde si inserisca a pieno titolo nel
tessuto urbano, è necessario procedere per gradi. La struttura
della città è nota a tutti l'origine romana di Torino.
Lo sviluppo urbanistico della città ha seguito il tracciato
dell'antico accampamento militare romano che, sorto su preesistenti
insediamenti di popolazioni celtiche - liguri, divenne sotto Augusto
la colonia Julia Augusta Taurinorum, di fatto il principale avamposto
fortificato del Piemonte.
L'accesso al castrum romano era garantito dall'esistenza di quattro
porte, una per lato: la Decumana (le cui torri sono incorporate nel
Palazzo Madama), la Pretoria, opposta alla precedente sull'asse di
Via Garibaldi, la Principalis Dextera sul lato nord e la Principalis
Sinistra sul lato sud. |
Architetture
vegetali |
Parchi
e giardini, squares (piazze) e viali alberati sono tutti elementi
che compongono, ciascuno con la propria peculiare vicenda e carattere,
uno scenario poliedrico per la Città di tutti.
I viali sono sempre presenti, i viali dove al pranzo torinese fanno
bella mostra nelle brillanti e folte chiome verdi. I viali di Ex Piazza
d'Armi - l'attuale Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto - equivalgono
e lo saranno per un pezzo (finché il Parco del Valentino non
prenderà il sopravvento) quel che è a Parigi il Tour
du lac del bosco di Boulogne. |
Architettura
del verde nella città di Torino |
Nella
seconda metà del 1800, il Conte Ernesto Balbo Bertone di Sambuy
dal 1867 eletto nel Consiglio Comunale nel biennio 1867 - 1869, stimatore
dei giardini, si adopera affinché la manutenzione del verde
urbano venga affidata a figure competenti e altamente specializzate,
così nella seduta di Consiglio del 20 ott. 1869, viene istituito
un Servizio Giardini avente come Direttore Marcellino Roda appartenente
alla celebre famiglia dei giardinieri di Corte in epoca carloalbertina,
un giardiniere capo, tre capi squadra, quattro aiutanti giardinieri,
sei lavoratori fissi. La profonda intesa, culturale e professionale
che unisce Marcellino Roda al Conte di Sambuy per oltre un ventennio,
si traduce nella ripresa dei lavori di completamento del Parco del
Valentino.
Ciò che avvenne a Torino alla fine del 1800, tra il Conte Sambuy
e il Direttore dei Giardinieri Marcellino Roda, è molto simile
a ciò che avvenne nel 1851 a cugini d'oltralpe quando il Prefetto
della Città di Parigi, Georges - Eugène Haussman, creò
un Ufficio Tecnico per i lavori pubblici tra cui il verde, assumendo
ingegneri, disegnatori, architetti, agronomi e vari Tecnici, che operavano
sotto la guida del Direttore dei Lavori Ingegnere Civile Jeans - Charles
- Adolphe Alphad.
Il paesaggio è un mosaico in evoluzione caratterizzato da diversi
tipi di macchie (porzioni distinte non lineari), tra cui le macchie
introdotte, cioè le componenti vegetali (colture, giardini,
etc.). La rappresentazione mentale di parco pubblico, giardino e area
verde, è cambiata radicalmente negli ultimi anni. Nella Città
di Torino, si cerca di aggregare ciò che è verde pubblico,
con le aree gioco (visita il sito
internet aree gioco della Circoscrizione 2), con i giardini e percorsi
Fitness. Si
cerca inoltre, di applicare soluzioni che mettano d'accordo contemporaneamente
più funzioni, come la realizzazione di aiuole prospicienti
agli Edifici Comunali, che hanno lo scopo di "rallegrare"
l'ambiente circostante grazie alle loro variegate e alternate fioriture
durante tutte le stagioni. Non solo, tra gli obiettivi c'è
anche quello di misurare la biodiversità dell'ecosistema interagente,
creando spazi verdi che vengono messi in opera, con il materiale vegetativo
(piante varie) fornito dal Vivaio Comunale, e successivamente messe
a dimora seguendo la buona pratica agronomica (bpa). La scelta delle
piante varia in base all'ecosistema urbano e alla biocenosi (gli esseri
viventi che interagiscono tra loro in modo dinamico ed in rapporto
con i fattori ambientali), di conseguenza vengono selezionate piante
sciafile o eliofile in base all'esigenze di luminosità, quindi
il tutto avviene in piena interazione con l'ecologia del paesaggio.
Altre attività svolte all'interno dell'Ufficio Tecnico Circoscrizionale
riguardano le pratiche colturali da seguire nelle aree verdi e nelle
scuole, quali l'irrigazione e potatura delle siepi, il periodico sfalcio
erba, la manutenzione degli arredi urbani (panchine, cestini, ecc.)
e delle attrezzature ludico - motorie (giochi bimbi), la pulizia e
manutenzione dei vialetti pedonali all'interno dei parchi e giardini,
la pulizia e manutenzione delle aree per il passeggio dei cani in
libertà, (visita il sito internet aree
cani circoscrizione 2) ecc. inoltre i Tecnici effettuano anche
un servizio front - line con i cittadini e sono reperibili per qualsiasi
tipo di segnalazione riguardante le aree verdi, ai numeri di telefonia
fissa 011 - 4435266 oppure 011 - 4435238. |
Le
funzioni del verde nei parchi e giardini |
Numerose
sono le funzioni attribuite al verde urbano, tutte importanti per
la salvaguardia degli equilibri della città. |
Funzione
ecologico ambientale |
La vegetazione produce l'ossigeno necessario per vivere (si stima
che una superficie fogliare di 25 mq assicuri il fabbisogno giornaliero
di ossigeno per una persona), favorisce lo sviluppo della biodiversità
in quanto agevola l'insediamento di numerose specie animali (insetti,
uccelli, mammiferi) offrendo possibilità di ricovero e nutrimento. |
Funzione
sanitaria |
La
vegetazione è attiva su più fronti; assorbe l'eccesso
di anidride carbonica presente in ambiente urbano; fissa gas tossici,
polveri e particelle diminuendo il carico inquinante dell'atmosfera;
svolge funzione termoregolatrice, limitando l'eccessivo riscaldamento
del suolo e favorendo i movimenti dell'aria negli strati più
prossimi al terreno, in una parola migliora la vivibilità in
ambiente urbano. |
Funzione
protettiva |
La
massa vegetale riduce l'effetto battente della pioggia, rallentando
l'erosione dei suoli, specie nelle zone in pendio; rinsalda le aree
golenali e le sponde dei corsi d'acqua, limitandone l'erosione e l'instabilità;
funge da schermo antirumore: nulla risulta più efficace della
massa vegetale, ricca di rami e foglie, per frazionare progressivamente
le onde sonore che la investono, fino ad annullarle completamente
se la barriera vegetale ha un spessore di alcune metri; uno spartitraffico
costituito da arbusti fitti e sufficientemente alti svolge efficacemente
l'azione di schermo visivo, attenuando la luce dei fari abbaglianti
dei veicoli. |
Funzione
sociale e ricreativa |
Gli
spazi verdi stimolano le occasioni di incontro, di socializzazione,
svago, gioco, sport, passeggiate, contatto diretto con la natura,
in un ambiente sano, ricco di ossigeno e protetto dai pericoli della
città, dove si possono trovare distensione, calma, tenendo
lontano lo stress, che spesso e volentieri ci accompagna nella vita
quotidiana. Al verde viene riconosciuta infatti un'importante funzione
di divenendo il luogo ideale per le scampagnate, mostre e manifestazioni,
ecc. come già avveniva nel 1860 nel parco francese "Bois
de Vincennes". |
Funzione
culturale |
Le
specie vegetali ordinate e raccolte nelle aiuole, nei parchi, negli
orti botanici, nelle aree verdi scolastiche, costituiscono un patrimonio
di conoscenza per tutti coloro che vogliono arricchire il proprio
bagaglio scientifico sulle piante in generale e sul verde urbano in
particolare. Inoltre, dal punto di vista artistico, il giardino aiuta
a ricostruire scorci di storia e ambientazioni del passato. Inoltre,
è stato nei secoli lo spunto per molti artisti come Van Gogh,
nella realizzazione di grandi opere. |
Funzione
estetico architettonica |
Il
verde rappresenta anche un importante elemento architettonico, specie
se inserito in contesti ricchi di storia. Il giardino ha visto un'evoluzione
nel corso del tempo: da elemento quasi solo architettonico del giardino
rinascimentale, inteso come luogo delle delizie, si è passati
al moderno parco e giardino, concepito come un polmone verde per le
masse, destinato alla fruizione dei cittadini, attrezzato con aree
gioco per i bambini, percorsi vita per gli atleti, zone d'ombra ricche
di sedute per chi vuole sostare e godersi la natura circostante, chioschi
per il ristoro, piste ciclabili, campi sportivi, ecc. |
Estensione,
articolazione e tipologie del verde |
Il
Settore Verde Pubblico di Torino, è diretto dal Dott. Forestale
Gabriele Bovo, che negli ultimi anni si è attivato per migliorare
la qualità del Verde Cittadino. Torino vanta il primato tra
le città più verdi a livello Nazionale ed Europeo, si
contano infatti circa 18,2 milioni di mq di verde (1820 ettari), un
patrimonio di tutto rispetto, destinato ad aumentare progressivamente
con la realizzazione di nuovi parchi e giardini e il recupero ambientale
delle sponde fluviali, 17 sono i parchi più importanti. Il
Settore Verde si suddivide in due grosse branche principali, la prima
è quella del Verde "Verticale", la seconda il Verde
"Orizzontale". Il Verde verticale si occupa delle alberate,
sono circa 60.000 alberi sul territorio urbano, 150.000 piante in
parchi e giardini solo in Città. Sono più di 70 le specie
arboree classificate nelle alberate torinesi, e quelle maggiormente
rappresentate risultano: Platano (15.000 esemplari), Tiglio (10.000
esemplari), Bagolaro "Celtis" (5.000 esemplari), Acero (5.000
esemplari), Ippocastano (4.000 esemplari).Dal 1990 la Città
di Torino, sottopone le proprie piante a controlli periodici dello
stato di salute, per individuare eventuali situazioni di pericolo,
ridurre i rischi, gestire le patologie. A tutela del Patrimonio Verde
della Città, è stato predisposto un importante strumento,
costituito da un Regolamento del Verde, che riguarda i lavori di risistemazione
da eseguire sulle aree verdi e alberate danneggiate da lavori o calamità
naturali. Per quanto concerne la manutenzione del Verde orizzontale,
quest'ultima si occupa principalmente degli sfalci erba, manutenzione
attrezzature ludico - motorie, irrigazione arbusti, potature delle
siepi da bordura, raccolta foglie, verde scolastico, pulizia e disinfezione
delle aree cani per il passeggio dei quadrupedi.
Considerato che Torino conta meno di un milione di abitanti, vi sono
circa 18,49 mq di verde a disposizione per ogni abitante, di cui fruibili
16,39 mq. E' un dato significativo, uno "standard" di riferimento,
come si suol dire. E' proprio questo termine, molto usato, che merita
una riflessione. Le leggi urbanistiche degli anni '50 - '60 introdussero
la politica degli "standard urbanistici", valida quando
si tratta di pianificazione urbanistica, di viabilità, di edilizia,
dove la matematica ha una funzione importante, perché attraverso
i numeri si stabiliscono entità e quantità misurabili
(larghezze di carreggiate stradali, distanze tra gli edifici, n°
di vani, superfici e cubature relativall'edilizia residenziale o per
servizi, ecc.).
Quando si parla di verde, il dato numerico può trarre in inganno,
perché nei 18,49 mq di verde per abitante, viene incluso, anche
il verde degli spartitraffici stradali, dove nessuno si sognerebbe
mai di trascorrere delle ore di distenzione e relax, date le alte
quantità di CO2 emesse dai veicoli a motore.
In campo ambientale si applicano altri criteri per valutare l'efficienza
del "Sistema ambiente", in particolare si valuta la qualità
della vita, tradotta in un miglioramento della salute fisica e mentale
per chi vive in ambienti salubri o frequenta con assiduità
aree verdi, nella diminuzione dello stress che tanto preoccupa la
società di oggi, nel miglioramento dell'equilibrio generale
della persona, nella maggior capacità di convivenza, che comporta
più tolleranza e pazienza, nella diminuzione delle lamentele
presso gli Enti Pubblici deputati alla gestione del territorio e del
verde. Come si può vedere, i numeri lasciano posto ad una dimensione
più completa, dove l'elemento emozionale, legato allo stato
di benessere, gioca un ruolo fondamentale. |
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NUMERI |
Patrimonio
verde
|
superficie
urbana: |
mq.
7.327.000 |
abitanti:
|
104.854 |
superficie
aree verdi: |
mq.
1.117.774 |
standard
verde per abitante: |
mq.
11,54 |
banchine
alberate: |
mq.
289.837 |
piazzali
alberati: |
mq.
25.269 |
zone
verdi : giardini |
mq.
368.255 |
zone
verdi : impianti sportivi |
mq.
24194 |
zone
verde scolastico |
mq.
198269 |
aree
gioco : |
n.
32 |
aree
cani :
n. 7 |
mq.
10.074 |
zone
verde vario: |
mq.
199.986 |
personale:
|
4
tecnici,
3 amministrativi |
Grafico
del verde per circoscrizione (superficie in mq per abitante) |
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Presentare
il giardino storico al pubblico |
La
necessità di far conoscere al pubblico un'opera d'arte complessa
come il giardino storico è oramai riconosciuta anche in Italia:
gli strumenti che possiamo utilizzare vanno dalla segnaletica, alla
segnaletica didattica, alle guide a stampa, alle pubblicazioni di
carattere scientifico, alle attività che si possono organizzare
nel giardino, alle visite guidate. Le curiosità storiche,
storico - artistiche e botaniche che possono essere suscitate nel
visitatore durante la visita necessitano di una risposta chiara
e che al tempo stesso inviti all'approfondimento. Nel predisporre
gli strumenti di presentazione al pubblico è necessario mettersi
dalla parte del visitatore, per fornire tutte le chiavi interpretative
del passato e tutti gli elementi di lettura delle componenti artistiche
e botaniche. In Italia è relativamente recente la preoccupazione
di offrire al visitatore gli strumenti adatti ad una corretta lettura
dell'opera d'arte giardino, tuttavia esistono già interessanti
esperienze.In Piemonte alle soglie dell'Ottocento il tema della
villa come capitale privato di un ampio possedimento agricolo, cardine
tra le architetture del vivere civile e del loisir (la chiesa, parco
e giardino), le abitazioni rustiche e i rustici, si afferma ad esempio
nel rinnovamento di alcuni insediamenti padronali nella pianura
tra Vercelli e il Po, nel Cuneese e nel Pinerolese.
La peculairità della tradizione piemontese dei parchi e giardini
delle ville pare da ravvisare in questa continuità secolare
più che nell'eccezionalità di casi e di paesaggi esemplari,
per sezioni storiche e processi in divenire.
Documento
redatto dal Tecnico Agrario Ture Davide in data 21 marzo 2007
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