L’arte e la scienza, la letteratura e la musica, i racconti popolari e la Storia restituiscono innumerevoli testimonianze sul fascino esercitato dalla Luna, un satellite a cui l’uomo ha attribuito non pochi poteri e da cui è stato stregato per millenni. Dalla sua influenza in agricoltura, alle maree, alle semplici suggestioni degli innamorati, stimolate dall’esposizione alla sua luce riflessa, il sogno della Luna ha origini molto lontane nel tempo.
Ma la Luna non è solo suggestione: i primi a varcare la soglia della «dimensione sogno» sono i sovietici, con i lanci dei satelliti Sputnik e delle navicelle Vostok negli anni cinquanta. Gli Stati Uniti non vogliono restare indietro e già nel 1961 dichiarano che entro il decennio il primo astronauta a mettere piede sulla Luna sarà americano. La corsa allo spazio prende quindi avvio in piena guerra fredda per motivi di prestigio e propaganda, ma anche per testare strumenti utili a fini bellici e spionistici.
Anche a Torino le «orecchie» sono puntate verso lo spazio: i fratelli Achille e Giovanni Battista Judica-Cordiglia iniziano ad ascoltare l’infinito, captando segnali dai satelliti artificiali. Essi diventano famosi in tutta Italia, al punto da essere invitati alla trasmissione La fiera dei sogni di Mike Bongiorno, che li manda a visitare la NASA a Houston.
Le sezioni della mostra, in gran parte fotografica e comprensiva di documenti originali (almanacchi, riviste, atti del Consiglio comunale, giornali d’epoca, francobolli, rarità, per un totale di circa 250 pezzi) ripercorrono il sogno dell’uomo dal Settecento ai giorni nostri, quando l’utopia si è trasformata in realistica avventura. È presente anche una piccola e curiosa sezione dedicata agli animali nello spazio (topini, gatti, scimpanzè e cagnolini, tra cui la famosissima e sfortunata Laika).
Saranno presenti anche oggetti rari e riviste pulp della science fiction statunitense della prima metà del Novecento prestati dal Mu.fant, Museolab del fantastico e della fantascienza di Torino.
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Cronache lunari
Scienza e suggestioni dal Settecento a oggi
Archivio Storico della Città di Torino
Via Barbaroux 32
18 luglio 2019 – 14 gennaio 2020
Orari:
da lunedì a venerdì 8,30-16,30
Chiuso sabato e festivi
INGRESSO LIBERO
Aperture straordinarie:
Sabato 20 luglio 2019, ore 11,00 - 19,00
Sabato 14 settembre 2019, ore 11,00 - 19,00
(alle ore 16: concerto nell'ambito di MITO-Settembre Musica)
Sabato 30 novembre 2019, ore 11 - 19
Domenica 26 gennaio 2020, ore 14 - 19
Lunedì 27 gennaio 2020, ore 17,30 - 19
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