I volti della Storia Il 4 marzo 1848 Carlo Alberto concedeva lo Statuto che all’articolo 3 recitava:Il potere legislativo sarà collettivamente esercitato dal Re e da due Camere: il Senato, e quella dei Deputati. Al Senato, composto da membri nominati a vita dal re, faceva dunque da contraltare una Camera elettiva. Si rese perciò immediatamente necessario elaborare una legge elettorale (varata il 17 marzo), procedere alla convocazione dei comizi elettorali (27 aprile), provvedere a dare una sede adeguata alle assemblee parlamentari: il Senato fu collocato all’interno di Palazzo Madama, la Camera dei deputati nel Palazzo Carignano. Per dirla con Cavour: sono due sistemi che un Governo illuminato, liberale, desideroso di rimanere in armonia col popolo, può seguire; o aspettare che l’opinione pubblica si manifesti e che dopo essersi manifestata eserciti sopra il Governo una certa pressione per ispingerlo più in un senso che in un altro, per mostrargli la via che ha da seguire; oppure cercare di indovinare gli istinti della nazione, e determinare quali siano i veri suoi bisogni ed in certo modo spingere egli stesso; essere, in una parola, o rimorchiato, ovvero rimorchiatore… ho sempre creduto dover seguire il secondo; e mi pare che gli eventi abbiano dato ragione a questa mia scelta… I parlamentari che il 18 febbraio 1861 presero posto nell’aula della Camera provvisoriamente costruita nel cortile di Palazzo Carignano, provenienti da tutte le regioni italiane ad eccezione del Lazio e delle Tre Venezie, rappresentavano queste molteplici posizioni ideologiche. Molti di loro si erano battuti generosamente per i loro ideali e per questo avevano pagato un tributo altissimo. Luciana Manzo e Fulvio Peirone Torino, maggio 2011 festivi chiuso |