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Caccia agli affitti a peso d’oro «Chi lucra contribuisce
al degrado»
di Lodovico Poletto (La Stampa
05/06/03)
Soffitte affittate a peso
d’oro, neanche fossero suite di alberghi di prima
categoria. E poi ancora alloggi senza acqua corrente
ed elettricità dove dormono su pagliericci di
fortuna decine di persone. E dietro tutto questo c’è
chi lucra e chi si arricchisce. Sconfiggere questo fenomeno
vuol dire fare un passo in avanti verso la riqualificazione
di Porta Palazzo, quartiere simbolo della difficile
strada verso l’integrazione. «Controllare
gli stabili, stilare una mappa di questi posti e poi
intervenire in modo deciso contro chi sfrutta questa
situazione è una strada che si deve percorrere
se si vuole dare al quartiere una maggiore vivibilità»
parola di Luciano Barberis, presidente della Circoscrizione
7 che, ieri mattina, ha incontrato rappresentanti del
progetto «The Gate», vigili urbani e forze
di polizia per discutere proprio di degrado ambientale.
E progettare un censimento di tutti quegli immobili
dove c’è la necessità di intervenire,
con provvedimenti amministrativi e, se è il caso,
anche con denunce e sequestri. Una prima mappatura del
degrado ambientale, tra Porta Palazzo e Borgo Dora,
è pronta già da tempo. Sono indicate le
strade e gli stabili nei quali gli interventi sono urgenti.
Nell’elenco c’è un po’ di tutto.
Si va da vie storiche che già in passato sono
state al centro di controlli continui, ad aree nuove
e, fino a ieri, assolutamente insospettabili. Ci sono
via La Salle e via Priocca, c’è via Andreis,
ma anche una parte di via Cigna, uno spicchio di via
Bellezia e qualche abitazione all’imbocco di via
Milano. L’elenco, in realtà, è lunghissimo
ed i casi presi in considerazione sono differenti uno
dall’altro. «Lo sfruttamento del più
debole - aggiunge ancora Barberis - favorisce fenomeni
di criminalità diffusa e di disperazione. Ed
accentua l’invivibilità. Se si ferma tutto
questo si può pensare ad un futuro migliore per
tutta la zona». Al presidente, però, stanno
a cuore anche altre situazioni. Ad esempio colpire chi
affitta a peso d’oro abitazioni che hanno visto
tempi migliori. Ci sono personaggi i cui nomi sono noti
da anni ed altri che si sono fatti strada in questi
ultimi tempi. «Ma c’è anche un nuovo
fenomeno che non si deve trascurare ed è il subaffitto
di stanze e soffitte. In sostanza, ci sono immigrati
regolari che sfruttano i loro connazionali, concedendo
in uso appartamenti a persone che altrimenti non riuscirebbero
ad avere un tetto. In cambio pretendono pigioni esagerate.
Estirpando questo si farà un altro passo in avanti
verso la riqualificazione del quartiere, impegno al
quale stiamo lavorando accanto all’amministrazione
comunale». E l’assessore Roberto Tricarico
insiste: «Questo è un intervento di carattere
amministrativo. Non è un’operazione di
polizia». L’operazione «censimento»
non è certamente una novità per la città.
Era stata tentata nell’area di San Salvario tre
anni fa, quando le tensioni sociali e il malessere ambientale
erano molto forti e i residenti reclamavano a gran voce
interventi «risolutivi». La polizia municipale,
in collaborazione con la Circoscrizione, individuò
gli edifici con maggiori problemi, alcune soffitte vennero
murate in attesa di lavori di messa a norma. I proprietari,
che le avevano affittate senza la benché minima
traccia di un contratto, e a prezzi folli, andarono
incontro a qualche guaio di carattere giudiziario. Che
si risolse con conseguenze pressoché nulle. Oggi,
nell’area di San Salvario, questo tipo di sfruttamento,
non è scomparso completamente, ma il fenomeno
si è drasticamente ridotto. E a Porta Palazzo?
Luciano Barberis non sembra avere molti dubbi: «Anche
qui si può fare molto e questo è un solido
punto di partenza».
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