Castello di Verrone,
via della Valletta, 1
13871 Verrone (BI)
email: info@falseum.it - falseum@gmail.comBiella
sito web: www.falseum.it
Falseum, inaugurato e aperto al pubblico il venerdì 11 settembre 2015, è ospitato all’interno del Castello di Verrone.
La capacità di ingannare i propri simili è una delle caratteristiche più tipiche dell’uomo. Nessun altro essere vivente è in grado di mentire e dissimulare con la frequenza e l’intenzionalità dell’essere umano e questo per ragioni più diverse: difendersi, attaccare, arricchirsi o anche solo divertirsi.
Sull’inganno di sono costruite nazioni, si è trovato la giustificazione a guerre ed eccidi, si è stati capaci di orientare l’opinione pubblica e di fomentare le masse.
Ma sull’inganno di sono anche costruite storie e leggende che hanno nutrito la fantasia , l’arte e la filosofia dei popoli.
Il Museo vuole quindi raccontare come l’uomo, con il falso, abbia cambiato il corso della storia.
In un’epoca in cui ognuno di noi è investito da un flusso di informazioni continue e in cui la notizia falsa rischia di avere la stessa verosimiglianza di quella vera, fempre in bilico tra reale e virtuale, conoscere i falsi del passato significa apprenderne i meccanismi e allenarsi a distinguerli.
Il Museo è pensato come una macchina divertente e coinvolgente, con un allestimento flessibile e facilmente rinnovabile nei temi. Inoltre il percorso narrativo consente differenti modi di visita, pensati per soddisfare le esigenze di visitatori diversi.
Falseum vuole essere un museo esperienziale, capace di stupire ed emozionare e di far vivere in prima persona un’esperienza del falso attraverso installazioni multimediali.
Ogni sala propone un tema (falso scientifico, falso fotografico..) scegliendo un particolare contenuto, una vicenda principale. La domanda che introduce alle varie aree è sempre la stessa: sarà vero?
Dalla donazione di Costantino al gonnellino scozzese, dalla teste di Modigliani al mostro di Lochness, dallo sbarco sulla luna al crollo delle torri gemelle fino alla catena di Sant’Antonio pubblicata su Facebook, ci sono casi di falso che hanno “fatto la storia”.
Attività educative 2016/2017