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5° Passo...un po' di museografia

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Ora è tutto pronto: abbiamo gli oggetti inventariati e schedati, abbiamo individuato spazio e pubblico di riferimento. Non resta che passare all'allestimento.

É importante inserire gli oggetti non solo secondo criteri logici (cronologici o tematici per esempio) ma rispettando alcune regole museografiche cioè regole di esposizione e di valorizzazione degli oggetti. Facciamo dunque un piano di allestimento (proprio un documento scritto e disegnato) secondo queste regole:

  1. Teche: sarà necessario riflettere su che tipo di esposizione desiderate fare: una ricostruzione di ambiente? Una esposizione sotto vetrina? Materiale affisso alle pareti? È evidente che se il bambino può toccare il materiale, sfogliare il vecchio quaderno o libro esposto ne risulterà più affascinato e apprenderà in maniera più diretta grazie allo stimolo fornito alla sua curiosità e alla sua voglia di sapere. Se l'oggetto è troppo fragile e prezioso (ad esempio il primo registro della scuola) si potranno fare delle fotocopie o scansioni, rilegarle ed eventualmente plastificarle, in modo che il bambino abbia comunque qualcosa da poter toccare. Se invece si sceglie l'opzione teca, l'effetto di insieme sarà meno inclusivo ma proteggerà maggiormente il materiale: ricordiamoci di disporre gli oggetti all'altezza di bambino, di non ricorrere a strutture troppo pesanti che hanno predomininanza rispetto all'oggetto che si intende esporre. Le teche dovranno essere di plexiglass e non di vetro, per questioni di sicurezza.

     

  2. Luce: fate attenzione al tipo di illuminazione naturale del vostro ambiente. Lascia delle zone d'ombra? Ci sono dei riflessi in alcune ore della giornata? Necessariamente avrete bisogno di integrare con luce artificiale: per non danneggiare gli oggetti in particolare cartacei, è necessaria una luce fredda. Come volete direzionarla? La volete dall'alto oppure tangenziale all'oggetto? Una volta stabilito e fatte le dovute prove, è necessario pensare ancora a dove mettere l'interruttore. Generalmente esso non va posizionato troppo visibile e accessibile sia per non disturbare l'allestimento sia per questioni di sicurezza, affinchè i bambini non possano avere accesso alla presa.
     

  3. Supporti espositivi: quali supporti espositivi intendete usare? Questa scelta dipende anche dal progetto museale che avete predisposto e dal pubblico di riferimento individuato: in base a ciò si potrà spaziare dal supporto trasparente e quindi invisibile, a quello volutamente ingombrante ma simpatico, magari « progettato » dagli alunni stessi, che funge da filo conduttore (supporti numerati, supporti sagomati a seconda della materia come ad esempio un piccolo mappamondo disegnato sul supporto per evidenziare la sezione dedicata alla geografia), oppure materiale di recupero (se si intende affrontare anche il tema ecologico e del riciclo). Un'altra ipotesi è utilizzare un supporto – anche solo cartone – caratterizzato dal logo della scuola.

...dal Diario di Bordo della scuola XXV Aprile Passo 5° e  6°

vi invitiamo a leggere il testo di Elisabetta Pozzetti "Il Museo come esperienza" 

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