Siamo arrivati al quarto step ed è ora di passare da una fase più operativa a una più riflessiva e di programmazione: una volta censito e inventariato il materiale didattico storico, è necessario prefigurarsi mentalmente il museo scolastico che si intendere realizzare.
Se è vero che già il terzo step invitava ad individuare obiettivi e pubblico di riferimento ora è tempo di pensare a:
-lo spazio: dove ubicare il museo all'interno dell'edificio scolastico?
spesso lo spazio è inevitabilmente condizionato dalle esigenze della scuola ma in ogni caso è bene riflettere: se avete deciso che il museo è rivolto anche al pubblico esterno alla scuola, sarà opportuno individuare uno spazio che non interferisca con il normale svolgimento delle lezioni e che possa essere gestitito (a livello di accoglienza e prime informazioni) da personale sempre presente. Quindi un'aula al piano terreno, nei pressi dell'ingresso. Al contrario se il museo è di esclusivo uso interno, dedicato alla didattica delle classi, sarà possibile sfruttare anche aule ai piani superiori. In ogni caso è fondamentale che il museo sia accessibile a tutti, anche ai fruitori con disabilità motorie.
Infine non è da dimenticare l'importanza di uno spazio di deposito: non tutto il materiale potrà essere esposto e serve un luogo ordinato e sicuro in cui venga custodito.
-l'équipe: sarà necessario dividersi i compiti secondo le competenze di ciascuno. Le quattro grandi aree di riferimento sono: conservazione, comunicazione, amministrazione e logistica-sicurezza (cfr. pag. 56 del manuale La scuola è il nostro Patrimonio). Accanto ai docenti di riferimento, si possono certamente assegnare gli alunni a ciascuna area. Di anno in anno gli alunni più grandi potranno a loro volta diventare tutor dei bambini più piccoli che subentreranno nell'équipe. Si tratta infatti nel caso del museo scolastico di un gruppo di lavoro assai variabile e in movimento! Certamente potrà essere coinvolto il Comitato dei Genitori.
-Il materiale da esporre: indipendentemente dal fatto che la vostra scuola conservi tanto o poco materiale, non si deve cedere al desiderio di mostrare tutto. Spesso infatti troppo materiale invece di incuriosire e attirare l'attenzione risulta dispersivo e confuso. La prima cernita verrà fatta sulla base dell'obiettivo che il vostro museo si è posto: se intende valorizzare le collezioni scientifiche si scarteranno i supporti alla bella scrittura per esempio, se al contrario desiderate concentrare l'attenzione su un metodo didattico o su un determinato periodo storico si destineranno all'archivio i materiali non attinenti. Una volta fatta una prima scrematura si analizzano i singoli oggetti, le cui caratteristiche salienti saranno già state analizzate e riportate sulla scheda descrittiva che avete realizzato nei primi passi. È come se ogni oggetto avesse un intrinseco livello di valore (non in senso assoluto ma relativamente al nostro obiettivo sempre) e una capacità di « rappresentanza » del tema: talvolta sono sufficienti pochi oggetti ma significativi per realizzare una esposizione chiara ed efficiente.