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Pagella scolastica del Regia Scuola Tipografica e di Arti Affini – corso di meccanica e stampa

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Anno:
Torino, 1926
Donatore:
Emilia Lingua, Torino
Descrizione:
La Regia Scuola tipografica, intitolata poi nel 1922 a Vigliardi Paravia, era erede della scuola professionale serale nata nel 1902 per formare abili maestranze in campo tipografico in una Torino che era ancora capitale dell'editoria.
Le origini dell’Istituto si devono ad un comitato di industriali grafici torinesi (Moriondo, Ditta Nebiolo, Ditta Ch. Lorilleux, cavalier Giuseppe Vigliardi Paravia e UTET) che grazie alle loro donazioni avviano i primi corsi di composizione, stampa, fonderia tipografica, disegno, lingua italiana e francese in alcuni locali in via Carlo Alberto 37-39.
Parallelamente all'aumento dell'offerta formativa, nel 1907 la scuola diventa statale e nel 1924 assume la denominazione di Regia Scuola di Tirocinio per le Arti Grafiche e Corsi per Maestranze.

Venivano ammessi ai corsi da compositori coloro che avevano già frequentato almeno un anno di scuola tecnica o ginnasiale e ai corsi di legatori, fonditori o impressori, chi era in possesso della licenza elementare. L'accesso però era limitato a quei giovani che già stavano svolgendo, con continuità da almeno 2 anni, un apprendistato presso una officina grafica.

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Il corso di composizione meccanica, che consentiva di imparare a utilizzare le macchina da stampa Linotype era attivo, così come quello di stenografia per i compositori addetti ai giornali quotidiani, fin dal 1907.

La pagella di Ottavio Lingua, che non riporta ancora della nuova intitolazione della scuola a Vigliardi Paravia ma, al contrario, conserva ancora il logo della Regia Scuola Tipografica, mostra come l'alunno si era iscritto al corso all'età di 22 anni pagando la tassa di frequenza di 10 lire e un deposito di 5 lire.

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La tassa di deposito era una pratica assai diffusa in particolare nelle scuole serali (a titolo di esempio i corsi elementari serali prevedevano il deposito di 1 lira) che serviva per incentivare la frequenza e il non abbandono scolastico fino alla fine dell'anno quando la cifra veniva restituita allo studente risultato assiduamente presente.
Per questo stesso motivo erano stati istituiti premi – spesso con corrispettivi in denaro - che incentivavano la freuquenza: la pagella ci segnala come al termine dell'anno scolastico 1925-26 Ottavio Lingua fosser risultato vincitore del 2° premio per « assiduità e diligenza ».
L'anno successivo lo stesso si iscrive ai corsi di chimica e tecnologia ottenendo il primo premio in entrambe le classi.

Certificato

I nomi dei premiati venivano raccolti e stampati in un libretto, consegnato insieme al premio durante una cerimonia di fine anno in presenza delle autorità cittadine.

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