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2005/06 - Educare al contemporaneo: la didattica sperimentale nei centri e musei d’arte contemporanea

Candidato: Federica Morandi

Relatore: prof. Luigi Di Corato - Correlatore: prof.ssa Cecilia De Carli

Facoltà: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – Facoltà Lettere e Filosofia, Corso di Laurea Specialistica in Storia dell’Arte

Il successo del museo contemporaneo risiede nella capacità di sviluppare una competenza educativa e comunicativa, attraverso una adeguata valorizzazione delle risorse interne, un'azione diversificata sul pubblico e un efficace lavoro di sinergia con i diversi elementi del contesto culturale, locale ed extralocale.

Il lavoro di tesi ha indagato in Italia sedici casi, tra musei, centri e fondazioni d'arte contemporanea, mentre in Europa sono stati analizzati il Museo Centro de Arte Reina Sofia (Madrid), il Palais de Tokyo (Parigi) e la Tate Modern (Londra).

L'approfondimento è avvenuto lungo cinque direttrici:

- il quadro istituzionale e legislativo in Italia, Francia, Spagna e Regno Unito;

- l'offerta strutturata;

- le interazioni intessute dal museo con i diversi soggetti presenti sul territorio;

- la gestione del servizio;

- la valutazione dei risultati.

Cuore della tesi è l'analisi della didattica sperimentale in riferimento a diverse tematiche: museo e territorio; disabilità, migrazione, terza età, luoghi di cura, interdizione.

Lo studio ha rilevato una realtà complessa e frammentaria, dove un continuo raffronto tra le esperienze nazionali e internazionali ha permesso di evidenziare opportunità e criticità di aspetti metodologici, organizzazione e gestione delle attività didattiche.

I servizi educativi studiati nel nostro Paese dimostrano di possedere punti qualificanti in relazione ai casi esteri: esperienze di attività fuori dal museo sono registrate esclusivamente in territorio nazionale, quindi la preoccupazione di estendere la didattica museale negli ospedali, nelle case di cura, nei penitenziari e in generale in ambienti ritenuti "distanti" dai musei, è un punto di forza tutto italiano.

Aspetti di criticità sono dovuti invece alla carenza di risorse finanziarie, di personale specializzato e spesso alla scarsa comprensione del ruolo del servizio all'interno della programmazione globale, un problema preponderante nei casi esteri, dove la mission educativa del museo è avvertita come urgenza primaria.

Evidente è la mancanza in Italia di standard di certificazione nazionali specifici per la didattica, uno degli aspetti senz'altro di maggiore criticità, perché da ciò dipende la riflessione sulla mission educativa del museo e quindi la capacità di attivare processi di perfezionamento e miglioramento.

Per contatti e-mail: femorandi@libero.it

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