La mostra 'Immaginare il cinema. La scuola racconta il museo', allestita presso la Mole Antonelliana dal 17 ottobre al 6 novembre 2005, è stata l'occasione per condividere le esperienze raccolte nei primi cinque anni di attività didattica del Museo Nazionale del Cinema dalla sua apertura presso la Mole Antonelliana. La mostra ha presentato i risultati delle attività realizzate dagli studenti e dell'articolata rete di scambi attivata con molte scuole, insegnanti, musei e agenzie culturali sul territorio (cortometraggi e filmati di animazione, spettacoli di teatro d'ombre, dispositivi di archeologia del cinema, etc.), offrendo così una testimonianza tangibile del grande investimento fatto dal Museo sui servizi educativi. Accanto ai prodotti, la mostra ha documentato anche le ragioni e gli obiettivi dell'attività didattica, basata su un doppio principio: da un lato, la forte aderenza alle collezioni, punto di partenza irrinunciabile per ogni percorso di mediazione dei contenuti; dall'altro, la complementarietà e l'approfondimento delle esperienze, attraverso i laboratori e i supporti didattici forniti alle scuole. Infine, la mostra è stata un'importante occasione di restituzione, dedicata agli studenti e agli insegnanti che hanno partecipato ai progetti, i veri protagonisti di un evento destinato, per una volta, non solo a un ristretto numero di addetti ai lavori, ma anche al grande pubblico.
L'iniziativa è stata l'occasione per fare un bilancio del lavoro svolto in questi anni, ma anche un punto di partenza per capire l'evoluzione delle necessità del pubblico scolastico in visita al museo, e per progettare di conseguenza i futuri servizi educativi.
Lo scorso anno scolastico, quasi 2.500 classi hanno visitato il Museo e tre su quattro hanno scelto un percorso guidato. Anche se una parte consistente (circa 850 classi) proviene da Torino e provincia, cresce il numero dei gruppi che arrivano da lontano (450 dal resto del Piemonte, 1.200 dalle altre regioni e dall'estero), e che si impegnano quindi in programmi più complessi della tradizionale uscita scolastica 'in giornata'. Cresce anche la differenziazione per genere e ordine di scuola: se più del 40% del totale è ancora composto da scuole superiori (tradizionalmente più vicine, per programma curricolare, ai temi del museo), le classi di scuola media sono aumentate fino quasi al 40%, quelle elementari al 15%.
In questi anni, come risulta dai dati sull'affluenza, il fenomeno delle visite scolastiche cresce dunque non solo in quantità, ma anche in complessità: le scuole in visita si differenziano sempre più per tipologia, provenienza, periodo dell'anno prescelto, modalità della visita, preconoscenze, obiettivi formativi, aspettative e, di conseguenza, valutazione del servizio offerto, grado di fidelizzazione.
Una delle sfide più importanti per i servizi educativi del Museo, è quella di conciliare la quantità e la qualità delle offerte didattiche. Un museo molto richiesto e visitato dalle scuole è sempre a rischio di ripiegare su una didattica 'di massa', con servizi indifferenziati e di facile consumo. D'altra parte, le scuole richiedono (esplicitamente o implicitamente) servizi più differenziati e di qualità sempre migliore: cresce il numero di insegnanti preparati, che inseriscono la giornata al Museo nel quadro di una programmazione didattica più articolata, che alla visita abbinano l'uso in classe dei materiali didattici, o l'impostazione di laboratori pratici a scuola, eventualmente con il supporto di esperti esterni. Cresce, in altre parole, la necessità di servizi didattici 'personalizzati' e flessibili, co-progettati da insegnanti e operatori del museo.
Il compito del Museo è dunque proporre servizi didattici in grado di accogliere un gran numero di visitatori, senza tuttavia scadere di qualità. La seconda scommessa, nel quadro di un Museo molto frequentato, è mantenere il più possibile un rapporto diretto, personalizzato con le classi e gli insegnanti in visita.
Un terzo impegno importante riguarda i contenuti oggetto dell'attività didattica. Il Museo Nazionale del Cinema è una struttura complessa e articolata: l'enorme patrimonio museale comprende la Biblioteca 'Mario Gromo', la Collezione dei Manifesti, la Cineteca, la Fototeca, l'Archivio, oltre naturalmente ai fondi di cinema e di archeologia del cinema. I servizi educativi hanno quindi il compito di presentare alle scuole un panorama completo del patrimonio del Museo, nella ricchezza e nella molteplicità degli spunti didattici offerti.
Per far fronte all'aumento del numero di visite guidate, è stato potenziato il servizio dell'Ufficio Prenotazioni, che per molti insegnanti costituisce il primo contatto con il Museo.
I materiali didattici sono una componente fondamentale per un servizio didattico di qualità in grado di rivolgersi un alto numero di utenti. I tre supporti didattici predisposti (un fascicolo di schede, un cd-rom multimediale e un fumetto) sono distribuiti gratuitamente a tutte le classi in visita, e
costituiscono un ideale punto di partenza per approfondimenti in classe.
Per venire incontro alla richiesta di 'personalizzare' il servizio didattico e di avere un rapporto quanto più possibile diretto con gli insegnanti, il Museo sta attivando, in primo luogo, programmi di indagine statistica per profilare gli utenti e rilevare il grado di soddisfazione del servizio di visita. In particolare, è stato elaborato un nuovo questionario post-visita per gli insegnanti, ed è in preparazione un questionario analogo da distribuire ai ragazzi. Nella consapevolezza che nulla possa sostituire il colloquio diretto, è stata messa a disposizione degli insegnanti una nuova occasione di incontro al Museo: ogni ultimo giovedì del mese, i docenti possono incontrare al Museo le guide, gli operatori e i responsabili dei servizi, per porre domande, dare suggerimenti.
Inoltre, la progettazione interdiciplinare di quest'anno comprende nuove offerte formative rivolte agli insegnanti: questi corsi possono da un lato costituire un interessante 'secondo livello' di conoscenza del museo per i docenti che, nel corso degli anni, hanno portato le classi in visita al Museo; dall'altro, possono servire da punto di partenza per percorsi didattici personalizzati, da condurre in classe eventualmente con la consulenza di esperti del museo.
otto l'aspetto dei contenuti delle attività didattiche, evidenziamo in primo luogo che da quest'anno sono disponibili visite guidate su nuovi percorsi tematici , pensati per trattare più approfonditamente argomenti specifici tra le molteplici possibilità offerte dalle collezioni del Museo. Al contempo, i percorsi tematici possono offrire nuovi spunti di interesse per gli insegnanti 'veterani' che già conoscono il museo.
Anche la preparazione e l'aggiornamento delle guide è un aspetto prioritario per i Servizi Educativi, da curare in modo costante: oltre che a saper trasmettere informazioni corrette e complete sulle collezioni e sui percorsi tematici, alle guide è richiesto di essere mediatori, che facilitino l'incontro e la relazione tra il visitatore e ciò che il museo espone, di rendere la visita un'esperienza attiva, gratificante e coinvolgente, e di prestare uguale attenzione alla sua dimensione intellettiva, fisica ed emotiva.
I laboratori didattici condotti a scuola dagli esperti del Museo consentono di approfondire, dopo la visita al Museo, aspetti più pratici sulle tecniche cinematografiche o sui dispositivi dell'archeologia del cinema. L'obbiettivo dei laboratori di cinema è quello di far comprendere, attraverso la realizzazione cortometraggi in pellicola Super8, in digitale o di animazione, le principali fasi della produzione audiovisiva.
Parte integrante dell'attività didattica del Museo è anche la programmazione del Cinema Massimo, che ogni anno presenta importanti rassegne dedicate a grandi autori del cinema di tutti i tempi.
Infine, l'attività didattica del Museo si apre all'esterno, con progetti didattici in collaborazione con altri musei cittadini per indagare le relazioni tra cinema e altri campi culturali (storia, arte, musica e opera). In questi anni si è progressivamente costituita una fitta rete di collaborazioni con altre istituzioni che condividono l'interesse per un approccio partecipato alla didattica.
a cura di
Paola Traversi e-mail: traversi@museocinema.it
Riccardo Polignieri e-mail: didattica@museocinema.it