La Reggia di Venaria Reale ha aperto la pubblico lo scorso ottobre dopo una straordinaria opera di restauro, ma i Servizi Educativi hanno iniziato il lavoro di studio, progettazione e formazione del personale otto mesi prima. Pur avendo chiari fin dall'inaugurazione i contenuti e i principi fondamentali dell'azione educativa ed avendo preparato con cura le proposte alle scuole, è stato comunque necessario ridefinire strada facendo le modalità organizzative e i percorsi all'interno della Reggia, così come gli strumenti necessari nella comunicazione, sperimentandone l'efficacia sul campo, dovendo fare i conti con un'affluenza straordinaria, e in parte inaspettata, e dovendo confrontarci quotidianamente con la ricchezza di prospettive che la Reggia offre.
La Venaria è infatti un sito complesso che si apre a molteplici letture: gli spazi aulici dialogano con capolavori provenienti da musei di tutta Europa e in particolare dalla residenze reali del Piemonte, raccontando la storia dei Savoia dal Cinquecento alla Restaurazione attraverso un chilometro e mezzo di percorso espositivo; in alcune sale sorprende il visitatore l'allestimento multimediale dedicato alla vita di corte del regista Peter Greenaway e nei vasti Giardini gli insediamenti archeologici si mescolano alle opere d'arte contemporanee realizzati da Giuseppe Penone nella ricostruzione all'infinito del paesaggio.
Nel primo anno di attività i Servizi Educativi hanno quindi puntato ad offrire chiavi interpretative per orientarsi in questa ricchezza, guidando i gruppi a trovare i propri percorsi di interesse, scegliendo tra letture che privilegiano la storia, l'architettura, il rapporto con il territorio o il racconto della vita di corte.
Gli itinerari tematici proposti hanno riscosso un notevole successo e un ottimo riscontro, ma ci siamo convinti, strada facendo, che il genius loci della Reggia di Venaria impone un approccio differente. La mediazione deve nutrirsi e nutrire lo stupore e l'entusiasmo suscitato, anche nei bambini più piccoli, dalla grandiosità degli spazi, dalla spettacolarità dell'accostamento di antico e contemporaneo negli allestimenti, dalla ricchezza dell'apparato decorativo, dalla luce, dal rapporto unico tra l'interno e l'esterno, che unisce la Reggia al borgo cittadino, ai Giardini e al Parco La Mandria.
Per l'anno scolastico 2008-2009 abbiamo quindi lavorato sui tempi, sugli spazi fisici e mentali e sul linguaggio con l'obiettivo di creare le condizioni per cui ogni ragazzo possa vivere al meglio l'incontro con l'arte e la storia che la Reggia regala.
Alba Trombini scriveva qualche anno fa su museiscuo@ riportando le parole del filosofo René Schérér che "l'apprendimento segue la via degli incontri e degli amori" e a noi piace pensare che la Reggia possa offrire alla Scuola opportunità di "incontro" e di "emozioni" uniche, da cui partire per intraprendere importanti percorsi di conoscenza.
In particolare, gli itinerari per le scuole sono stati ripensati come momenti tesi alla scoperta: trascurando i percorsi stabiliti e i tempi imposti dai grandi numeri, gli operatori punteranno al massimo coinvolgimento dei partecipanti, lasciando spazio alle emozioni e alla loro condivisione.
Inoltre saranno intensificati i rapporti con il territorio, il progetto "La Venaria. Un territorio da scoprire" che ha coinvolto 600 ragazzi della città di Venaria rendendoli protagonisti del loro patrimonio sarà ripetuto, sono stati siglati accordi con il Teatro Regio per approfondire il tema della musica a corte e della scenografia e un gruppo di lavoro che coinvolgerà insegnanti di materie scientifiche punterà ad offrire una lettura del giardino inedita, svelando le regole, le proporzioni, le misure che stanno dietro l'estetica.
Dall'autunno, un progetto di aggiornamento del sito internet renderà più agevole non solo il rapporto tra gli insegnanti e il nostro ufficio, ma tenterà di restituire la dinamicità della vita di un luogo come la Reggia attraverso spazi di confronto con il pubblico degli adolescenti.
Per quanto riguarda l'organizzazione, l'esperienza dello scorso anno e le indicazioni dateci da insegnanti e operatori del settore sono stati utili per ottimizzare il sistema di prenotazione e soprattutto per diminuire i tempi di attesa tra l'acquisto del biglietto e l'inizio della visita.
Vorremmo che vivere la Venaria Reale fosse un piacere da quando si alza la cornetta telefonica per prenotare a quando si intraprende la via del ritorno: questo è il nostro impegno.
Silvia Varetto
Responsabile Servizi Educativi "La Venaria Reale"