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2010 - "Uniamo le forze" Riflessione aperta di Mia Landi ed Eva Morando

In questi 2 mesi dall’inizio dell’anno scolastico 2010-2011 abbiamo riscontrato una notevole flessione delle prenotazioni dei gruppi scuola nei musei cittadini ma soprattutto un notevole calo dei contatti e delle telefonate degli insegnanti sempre molto attenti alle proposte educative offerte dalle istituzioni museali.

Abbiamo voluto chiacchierare con alcuni insegnanti con cui si è lavorato molto negli anni passati e che hanno avuto contatti assidui con i nostri uffici ed è emerso che  molti Consigli d’Istituto hanno deliberato e quindi adottato, come forma di protesta nei confronti della riforma della scuola e dei tagli da essa apportati, il BLOCCO delle uscite (qualsiasi tipo di uscite) per tutto l’anno scolastico.

A conferma possiamo segnalare ad oggi l’annullamento di 4 prenotazioni: 2 scuole secondarie di I° grado, un liceo e una classe di scuola primaria che avevamo ricevuto nei primi giorni di settembre.

E’ venuto spontaneo domandarci se e come i musei possano in qualche modo sostenere le proteste degli insegnanti e se possa essere utile unire le forze per attirare l’attenzione su un duplice problema: l’impoverimento delle risorse della scuola e i tagli alla cultura e ai beni culturali.

Ci chiediamo se, in risposta a questo immobilizzare e penalizzare la crescita culturale dei nostri ragazzi e della società, non sia più efficace MUOVERSI, uscire dalle scuole e, perché no, riempire i musei.

Riteniamo che i musei rappresentino una grande risorsa culturale sia per le opere che custodiscono, e per tutto il sapere che attorno alle opere ruota, sia per le interazioni e gli scambi di idee che vi possono nascere. Il Museo è senz’altro un luogo nel quale si acquisiscono nuove conoscenze, ma è anche il luogo nel quale possono nascere domande, curiosità, dialogo, un luogo a partire dal quale si può ampliare la propria conoscenza di se stessi e degli altri.
Riteniamo anche che il Museo non possa e non debba sostituirsi alla scuola, ma proporsi come efficace e utile partner di lavoro

Verificato che la scelta di non fare uscite didattiche non è stata adottata solo dalle scuole primarie che hanno l’oggettivo problema delle mancate compresenze, ci piacerebbe poter scambiare pareri con insegnanti e dirigenti scolastici per meglio comprendere le motivazioni che hanno portato a questo tipo di protesta.

Speranzose di poter innescare uno scambio e un movimento di idee utile alla sensibilizzazione di problematiche che riteniamo IMPORTANTI, siamo disponibili ad accogliere proposte e consigli.

Mia Landi e Eva Morando
Servizi Educativi del MAO Museo d’Arte Orientale
tel. 011- 4436927/8
e-mail: maodidattica@fondazionetorinomusei.it

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