Musei Scuola

La redazione di museiscuol@ è andata ad incontrare i bambini e la maestre della scuola XXV Aprile di Torino. Pubblichiamo una breve intervista fatta alle maestre: Elena Bissone, Claudia Molinatto, Cinzia Grosso, Silvana D'Angelo

Come siete venute a conoscenza di Museiscuol@ e di questo progetto?

Grazie ad una nostra precedente collaborazione con l’Istoreto, nella persona del Dott. Riccardo Marchis, abbiamo partecipato al seminario “Le carte della scuola: memoria del passato, memoria del futuro” ed in quell’occasione siamo venute a conoscenza dell’incontro organizzato da Museiscuol@ alle Officine Grandi Riparazioni: “La scuola è il nostro patrimonio”, a cui poi abbiamo partecipato, poiché siamo interessate a ricostruire la storia della nostra scuola in occasione del suo trentesimo anno di vita.
Abbiamo potuto così percepire il grande interesse che in questo momento si sta creando intorno alla conservazione del patrimonio scolastico in molte realtà italiane ed in particolare nel Comune di Torino che, attraverso Museiscuol@, ci offriva un supporto e una possibile collaborazione.
Dopo aver letto il libro che lì ci è stato consegnato, utile appunto a chi come noi vuole cimentarsi nell’impresa di iniziare ad allestire un museo scolastico, abbiamo subito richiesto aiuto a Museiscuol@ per iniziare a muovere i primi passi!

Cosa vi spinge ad iniziare questo viaggio?

Lavoriamo in un’area di estrema periferia della città, una realtà difficile e complessa in cui la nostra scuola ha sempre costituito uno dei pochi punti di incontro, di integrazione, di accoglienza.
In occasione del trentennale della scuola XXV Aprile, quest’anno vogliamo esplorare con i nostri alunni il nostro passato, le scelte e le esperienze significative che ci hanno caratterizzato, vogliamo insomma imparare a conoscerci meglio, facendo in modo che tutto ciò che secondo noi è prezioso (il nostro patrimonio) non vada perduto ma sia valorizzato, anche agli occhi delle famiglie.
Grazie alla collaborazione con Museiscuol@, potremo avere una guida nel procedere e i bambini potranno fare concretamente un’esperienza di ricerca storica attraverso oggetti e documenti.

Cosa vi aspettate da questa collaborazione?

Ci aspettiamo un aiuto concreto in questa nuova avventura, perché non ci sentiamo sufficientemente competenti nell’affrontare la complessità del lavoro che ci aspetta e avvertiamo quindi il bisogno di essere guidate e supportate da persone preparate e competenti in materia.
Inoltre ci aspettiamo di apprendere (e con noi i nostri bambini) un nuovo metodo di lavoro e di arricchire così il nostro bagaglio di esperienza e di conoscenze.