Alessandro Bollo (a cura di)
FrancoAngeli, Milano, 2008.
Il museo odierno è chiamato dalla collettività a rispondere costantemente della propria politica culturale e a giustificare ai contribuenti le ragioni e le modalità di spesa del denaro pubblico. Non è più sufficiente - com'era tradizione - raccogliere, conservare, studiare ed esporre le collezioni. Diviene basilare riuscire a comunicarle adeguatamente, essere al servizio dell'utenza e provvedere ad identificare e a soddisfare i bisogni espressi dal pubblico. Diventa prioritario cioè definire ed esplicitare una propria "politica del pubblico". Paradossalmente questa nuova centralità conquistata dai "pubblici del museo" - battezzata e ratificata nella retorica museologica e negli intenti dei policy maker - non ha ancora generato nel contesto nazionale adeguate energie e interessi relativamente alla sua conoscenza e il gap da colmare rispetto al contesto internazionale è ancora particolarmente ampio. L'intento di questo volume è di fornire un primo bilancio sugli strumenti predisposti dalle politiche culturali e sulle prassi operative portate avanti dai musei in merito ai temi dell'ascolto, dell'interrogazione e dell'analisi dei diversi pubblici. Il libro contiene inoltre i risultati di due ricerche promosse dalla Provincia di Modena e realizzate dalla Fondazione Fitzcarraldo sui pubblici e sul non pubblico dei musei.
Testi di: A. Bollo, L. Carlini, A. Gariboldi, L. Longagnani, L. Solima, M. Turci.