Maria Antonietta Spadaro (a cura di)
Gruppo editoriale Kalós, collana Buchi Neri, Palermo, 2010.
La cultura offerta e presentata ai giovani come “intrattenimento”, attraverso strategie didattiche al passo con le forme di comunicazione odierne, sembra essere la strada da percorrere per salvare sia la scuola che il museo, istituzioni che dovranno al più presto, pena la perdita di valore, strutturarsi in tal senso. I mutamenti della società e i nuovi bisogni del pubblico richiedono uno sforzo da parte degli educatori molto impegnativo: per tale ragione la didattica museale si qualifica, oggi più che mai, come campo di investimento indispensabile.
Nell’attuale momento di crisi della scuola e del sistema museale, è necessario ripensare il rapporto tra il museo e i suoi fruitori perché si possa rifondare con una diversa ottica un sistema didattico basato su valori quali l’arte, la storia, la cultura del proprio territorio.
Maria Antonietta Spadaro è architetto e storico dell’arte, docente di Arte contemporanea presso la Scuola di specializzazione in Storia dell’arte della Lumsa di Palermo. Fra le sue pubblicazioni: Raffaello e lo Spasimo di Sicilia (Palermo, 1991), Il Palazzo delle Poste di Palermo, con A. M. Ruta, (Palermo 1993); ha curato il volume sulla Pittura del Dizionario degli artisti siciliani di L. Sarullo (Palermo 1993), Novecento Siciliano (Roma 2003), Palermo Palazzo delle Aquile, con P. Gulotta e C. Filangeri, (Palermo 2004).
Con Kalós ha pubblicato Palermo città d’arte, con C. De Seta e S. Troisi, (1998), Imparare dalla città (2000) e O’Tama e Vincenzo Ragusa. Echi di Giappone in Italia, nella Piccola Biblioteca d’Arte (2008).
formato: 13,5 x 21
legatura: brossurata
pagine: 168
prezzo: Euro 12,00
ISBN: 978-88-89224-97-7