a cura di Alberto Crosetto
Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie "Alla ricerca delle radici" 1, Torino 2005 pp.31
"Alla ricerca delle radici" è un progetto nato nell'Associazione "Amici del Museo di Antichità di Torino" e sviluppato con nuove forme in collaborazione con i Servizi Educativi della Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte e del Museo antichità egizie, per offrire gli esiti degli innovativi percorsi didattici e delle sperimentazioni proposte alle scuole interessate alla conoscenza del mondo antico, spesso destinate a rimanere nella memoria storica dei soli partecipanti. Attraverso i libretti di questa collana, si è voluto invece conservare il ricordo di alcuni progetti molto significativi per il museo e di grande portata didattica, utili per costituire riferimenti e stimoli, per gli altri Servizi di didattica museale, gli insegnanti e gli operatori.
Con Archeoinvento. Giovani sguardi creativi al Museo di Antichità di Torino si propone un'interessante attività che ha messo alla prova le capacità creative di un gruppo di allievi della Scuola Superiore - l'Istituto "Albe Steiner" di Torino - che hanno affrontato la fotografia e la rielaborazione grafica di un gruppo di statue greco-romane presenti nel Museo.
Con La giornata romana di Lucius , bambino vissuto nella seconda metà del primo secolo dopo Cristo è stato invece affrontato il tema della vita quotidiana rivissuta dai bambini della scuola elementare attraverso gli stimoli dell'azione teatrale guidata dagli attori del Teatro dell'Angolo (Fondazione "Teatro Ragazzi e Giovani"), i reperti originali del Museo di Antichità e la partecipazione dei giovani allievi guidati dalle loro insegnanti del Circolo Didattico "Roberto d'Azeglio" di Torino.
La complessa attività didattica del Museo di Antichità di Torino è stata svolta prima in forma continuativa dai Servizi Educativi della Soprintendenza a partire dal 1989. Tra le principali caratteristiche del Servizio si può sottolineare la paziente creazione di una rete di relazioni tra altri musei torinesi, scuole della città e del territorio regionale ed enti comunali e regionali, privilegiando le iniziative di studio e di applicazione concreta di temi di didattica e pedagogia museale. Il centro di questa attività rimane il Museo di Antichità di Torino, creato nel corso del Cinquecento con le prime raccolte del duca Emanuele Filiberto di Savoia, ma sviluppato compiutamente in seguito, nel corso del XVIII secolo, come supporto alla formazione organizzata nell'Università degli Studi di Torino.
Le acquisizioni ottocentesche furono dapprima legate alla volontà di far diventare il museo un centro di cultura a livello europeo - con la grande raccolta egizia - necessario al destino politico dello stato sabaudo stesso, e poi al formarsi di una sempre più precisa volontà di tutelare e studiare le testimonianze materiali che venivano in luce. Gli ultimi risultati si collegano a tale linea di condotta, sostanzialmente conservata fino ad oggi, anche se con notevoli trasformazioni, dovute ad una vertiginosa crescita delle conoscenze e delle capacità operative della Soprintendenza per i beni archeologici, che ha permesso, negli ultimi vent'anni, di riscrivere in buona parte la preistoria e la storia stessa del Piemonte antico.