3° PASSO: INDIVIDUARE GLI OBIETTIVI!
Il lavoro di ricerca, raccolta e catalogazione degli oggetti “storici” della nostra scuola continua… intanto stiamo raccogliendo ed esaminando con i bambini di quinta anche altri materiali che ci sembrano significativi: fotografie di classi (e non solo), fascicoli, libricini, cartelloni prodotti dalle classi o da gruppi di alunni, pagelle, diari, quaderni, spezzoni di video.
Durante questa “esplorazione” emergono tante osservazioni interessanti: i bambini guardando attentamente le foto scattate nel cortile della scuola notano differenze e cambiamenti dell’edificio che a noi adulti erano sfuggiti, sono colpiti dalla quantità di alunni come loro che sono passati attraverso la loro stessa scuola, fanno domande, vogliono scoprire storie, buttano lì le loro ipotesi…
Prendendo in mano vecchie pagelle e quaderni si stupiscono del fatto che tutto cambi, che anche i documenti abbiano una loro evoluzione, mostrano di apprezzare il fatto che qualcuno non li abbia buttati, ma abbia pensato di conservarli nel tempo… Quando si imbattono in materiali prodotti dalle classi c’è molta curiosità e fanno continui confronti con la loro realtà presente e le esperienze scolastiche da loro stessi vissute…. : è un lavoro ancora lungo, ma già ricco ed appassionante!
Nel frattempo abbiamo riflettuto sui nostri obiettivi e sui destinatari del nostro piccolo Museo: stiamo esplorando i 30 anni di vita della XXV Aprile, perché vogliamo conoscere e valorizzare tutto ciò che la nostra scuola ha fatto ed ha rappresentato in questi tre decenni (grazie alle scelte operate nel tempo e alle persone che a vario titolo hanno vissuto nella scuola…) in modo da riconoscerci e sentirci sempre più appartenenti ad una comunità educativa piena di vita e di significato. Vogliamo che gli alunni di oggi possano intraprendere un cammino di vera e propria ricerca sulla loro realtà di vita (che come tutte le realtà nasce da qualcosa che è successo “prima”) e che loro e le loro e famiglie si sentano protagonisti di una storia che continua!
Questo allestimento quindi avrà non soltanto il valore di un bel prodotto finale da mostrare a qualcuno, ma è già interessante e proficuo proprio per il percorso di lavoro che gli alunni della scuola stanno intraprendendo.
LE VOCI DEI BAMBINI
Irene: “Il lavoro sui trent’anni della nostra scuola è molto diverso da tutto quello che si fa di solito: non si studia sui libri, ma osservando oggetti. A me piace riguardare quel bellissimo libro che abbiamo fatto in seconda!”
Iman: “Quando facciamo questi lavori mi sento curiosa, voglio scoprire”.
Alessandra: “A me piace andare a cercare le persone che hanno frequentato questa scuola e intervistarle, mi piace anche descrivere oggetti interessanti: lavoriamo soprattutto con gli occhi e con la memoria. Quando lo faccio mi sento più libera!”.
Lorenzo S.: “A me piacerebbe conoscere tutte le storie delle persone che hanno frequentato la nostra scuola raccontate da loro. Questo lavoro lo facciamo per esplorare il passato e anche per far vedere quello che facciamo noi a scuola!”
Jennifer: “Io soprattutto penso a quante persone hanno studiato qui o hanno lavorato qui! Una scuola può cambiare in trent’anni ed è interessante scoprire come…
Io sono contenta che anche sul giornale abbiano parlato di noi!”
Nancy: “A me interessano soprattutto le pagelle: prima erano diverse da quelle di adesso, non c’erano i voti e c’erano i colori: rosso se andavi bene, verde così così e blu se andavi male. Quando facciamo queste osservazioni usiamo gli occhi e la mente”.
Alessia: “A me interessa sapere se la scuola è cambiata nel tempo e poi è stato bello quando siamo andati a cercare gli ex-alunni! Forse loro poi potranno venire a vedere il nostro Museo della scuola e così magari ritroveranno le loro cose…”.
Wijdane: “Praticamente ricostruiamo la storia di una scuola, ma non usando quaderni e libri: quando lavoriamo così mi sento felice!”
Manuela: “Secondo me è bellissimo festeggiare il trentesimo anno della nostra scuola! Si potrebbe anche fare una biblioteca della scuola. Tutti quelli che verranno potranno vedere come sono passati in fretta questi 30 anni!”.
Emanuele: “Io quando faccio questo lavoro sono molto curioso, voglio vedere tutto quelle che c’è: quaderni, diari, foto… Poi ci sono le pagelle dove possiamo vedere se gli ex-alunni andavano bene e come si comportavano a scuola! Ho già scoperto molte cose”.
Nora: “E’ una cosa che mi piace fare perché è bello scoprire chi è venuto prima di noi in questa scuola, ma non penso che sia utile. Il fatto è che non si studia e io mi sento più libera dai libri”.
Luca: “Mi è sempre piaciuto fare cose come intervistare, ricercare, descrivere… Quando faccio queste cose mi sento “entrare nella storia” e mi sento anche più sicuro di non sbagliare! Magari attraverso questi lavori possiamo far conoscere la nostra scuola anche a chi non la conosce, alle famiglie che devono iscrivere i loro bambini…”.
Antonio: “Le cose vecchie a volte sono fragili, ma sono interessanti. A me interessano soprattutto le pagelle con i colori rosso, verde e blu, ma anche i diari, i quaderni e le fotografie”.
Simone L.: “Io quando faccio queste ricerche mi sento un po’ un detective che deve identificare degli oggetti! Secondo me fare un Museo della scuola non è solo utile per gli ex-alunni, ma anche per chi non c’era e vuole conoscere la nostra scuola”.
Lorenzo P.: “Quando svolgo questo lavoro mi sento bene perché so che mi sto impegnando per sapere di più sulla nostra scuola: forse scoprirò perché la scuola è stata costruita in questa zona!”.
Elena: “Io penso che se riusciremo a realizzare un nostro Museo, le persone che verranno a visitarlo potranno conoscere non solo la storia della scuola, ma anche quella del quartiere e quindi i suoi cambiamenti”.
Simone P.: “Sono attività che ti fanno sentire importante…”
Zakaria: “Io penso che fare questo lavoro sia importante ed utile soprattutto per noi che esploriamo il nostro passato!”
Rania: “A me piace tuffarmi nelle ricerche, mettere insieme delle tracce per ricostruire storie!”
Omar: “E’ proprio un’idea nuova quella di fare un Museo!”
Stefano: “Scavando nel passato forse potremo scoprire le radici della nostra scuola e del nostro quartiere”.
Sara: “Io penso che i bambini “futuri” che arriveranno, diranno che noi abbiamo ricostruito la storia della scuola!”
Oussama: “Osservando le foto che abbiamo raccolto vedo tanti bambini che sono stati qui negli anni ’80!”
Andrea: “Noi bambini siamo cambiati, ma anche la scuola è cambiata!!”
Carlotta: “Mi sento molto coinvolta, soprattutto quando guardo vecchie foto di bambini che hanno frequentato la scuola alcuni anni fa.”
Germin: “L’idea di fare un Museo della scuola mi attira: cercare oggetti, analizzare carte e documenti…. mi fa vivere con gli occhi e con il pensiero cos’è la storia”.
Clara: “Credo che gli alunni futuri diranno: ‘Questi bambini hanno fatto un gran lavoro a ricostruire la storia della scuola!’”.
Ilaria: “Io spero che verranno a visitare il ‘nostro’ Museo!”
Denise: “Sono incuriosita perché non riesco ad immaginare come verrà questa ricerca…”
Giada: “Io sono interessatissima a questo progetto e lo trovo stupendo!”
Aurora: “Io soprattutto penso che scopriremo come e perché è nata la nostra scuola!”
Demis: “Tutto quello che stiamo facendo serve a sapere nuove cose”.