Attori del Progetto
A cura di "Italia liberata. Scuole in rete". Il progetto ha coinvolto i seguenti Istituti: Scuola Polo: IP Steiner di Torino; IP Einaudi di Sora (FR), IPSAR di Cassino (FR), SMS Facchini di Sora (FR), LS Labriola di Napoli, ITC Sturzo di Castellammare di Stabia (NA), Liceo Scientifico di Scafati (SA), LC Virgilio di S. Giorgio del Sannio (BN), LC Socrate di Bari, ITC Marconi di Brindisi, ITCG Majorana di Castrolibero (CS), IPSIA Crea di Acri (CS).
Hanno inoltre collaborato alla ricerca: Università di Cassino (FR), Comune di Sora (FR), Comune di Cassino (FR), Comune di Alvito (FR), Comune di San Donato Val Comino (FR), Biblioteca di Castel di Sangro (AQ), Biblioteca comunale "Liberatore" di Lanciano (CH), Biblioteca De Meis di Chieti, Bonifacio Palumbo, Francesco Le Donne e il Centro Studi Murat di Ateleta (AQ), Istituto Campano per la Storia della Resistenza Vera Lombardi di Napoli, Archivio di Stato di Napoli, Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli, Cidi di Brindisi, Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea di Bari, Archivio di Stato di Brindisi, Cidi Cosenza, Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea di Cosenza, Archivio di Stato di Cosenza, Archivio di Stato di Reggio Calabria, Comune di Vittoria (Ragusa).
Gruppo di lavoro: Cosimo De Nitto (BR), Mimma Orifici (CS), Carlo Palumbo (TO), Anna Pizzuti (FR), Maria Antonietta Selvaggio (NA), Anna Storelli (TO), Laura Tempesta (TO). Coordinamento del Progetto: Carlo Palumbo. Coordinamento grafico: Anna Storelli. Coordinamento fotografico: Laura Tempesta.
Destinatari
Allievi scuole secondarie di secondo grado e insegnanti
Obiettivi
Inquadrare in una prospettiva nazionale gli avvenimenti che hanno riguardato le regioni meridionali e che non sempre sono conosciuti al di fuori della dimensione locale, attraverso una mostra nata dall'elaborazione di 300 documenti selezionati tra più di mille, emersi nella ricerca d'archivio o nella bibliografia delle opere pubblicate, spesso da istituzioni locali, soprattutto comuni piccoli e medi, associazioni e biblioteche pubbliche, per restituire una visione d'insieme dell'anno compreso tra lo sbarco in Sicilia delle forze alleate (10 luglio 1943) e la liberazione di Roma (4 giugno 1944).
Durata del Progetto
Anno 2003
Fasi di lavoro
Nel luglio 2003, per iniziativa del'Istituto professionale Albe Steiner di Torino, sono iniziati i primi contatti, grazie alla collaborazione della segreteria nazionale del Centro di iniziativa democratica degli insegnanti, per la costituzione di una rete di istituti scolastici che progettasse una mostra fotografica dedicata a "L'Italia centro-meridionale tra guerra e liberazione. Luglio 1943-giugno 1944". A settembre aderivano i primi sette istituti, altri si sono aggiunti con i lavori già in corso. Si è quindi costituito un gruppo di progetto con insegnanti delle scuole "polo"; nella ricerca dei documenti di archivio hanno collaborato istituti del Lazio, della Campania, della Puglia, della Calabria e del Piemonte, ai quali si deve la proposta storiografica; il coordinamento e la realizzazione grafica sono stati curati invece dall'Istituto Albe Steiner di Torino.
Ambito - aree disciplinari
Educazione alla Memoria Storica.
Storia contemporanea e metodologia della ricerca storica per quanto riguarda l'argomento, il periodo e la metodologia di lavoro (ricerca d'archivio, classificazione delle fonti, selezione e riordino del materiale); tecnica fotografica per quanto riguarda il restauro e l'archiviazione dei documenti, in prevalenza fotografici; progettazione grafica, per quanto riguarda la definizione del progetto di mostra e della linea grafica e la realizzazione dell'impaginazione.
Strategie e strumenti
Il progetto è stato, prima di tutto, un'esperienza didattica, che ha coinvolto in forme diverse non solo insegnanti, ma intere classi; questo spiega le differenze di impostazione della ricerca nelle varie regioni. Così, se in Campania è stata privilegiata la memoria dei protagonisti, nel Lazio si è preferito scavare negli archivi dei comuni della Val Comino, retroterra del fronte di Cassino. I temi trattati sono la guerra, nelle sue varie forme, con particolare attenzione alle condizioni di vita della popolazione civile; le rappresaglie e le stragi di civili che hanno caratterizzato la ritirata delle truppe tedesche lungo la penisola italiana: le stragi di civili compiute dalle truppe tedesche in ritirata, a volte con la collaborazione di reparti italiani "fedeli", le stragi di Pietransieri (in Abruzzo), di Bellona (in Campania), di Barletta; le vicende legate alla guerra chimica (Bari e Foggia); le rappresaglie sui militari italiani da parte tedesca (Bitetto, Spinazzola e Cerignola in Puglia), ma anche americana (Biscari in Sicilia); le rivolte popolari, oltre quella di Napoli, quelle di Matera e di Lanciano (Chieti); l'attività partigiana organizzata, soprattutto in Abruzzo, come nel caso della Brigata Maiella; l'attività antitedesca e antifascista nelle zone occupate, dalle manifestazioni popolari spontanee alle azioni organizzate della Resistenza; la vita politica e sociale nelle zone di occupazione tedesca ed alleata.
Da qui il titolo dato alla mostra: Vento da Sud, che evidenzia il carattere specifico della guerra e della liberazione dell'Italia meridionale, con la violenta cesura provocata dal passaggio del fronte e dai tragici eventi vissuti dalla popolazione, con la nascita di una resistenza civile, non di rado dotata di durata e organizzazione, soprattutto lungo la linea Gustav, che si trasforma in coscienza sociale che si diffonde nelle campagne meridionali e che darà vita ad una grande stagione di lotte e di cambiamenti.
Esiti
La rete di istituti scolastici, una volta avviata la fase di ricerca storica e didattica dell'iniziativa, ha preso i contatti con le varie amministrazioni locali per la stampa e la presentazione pubblica della mostra fotografica. Alla fine di aprile vi è stata la presentazione pubblica a Torino, Cosenza e Brindisi; il 4 giugno a Sora (Fr); a settembre analoghe iniziative sono state realizzate a Bari e a Napoli. Successivamente la mostra girerà nelle varie regioni del Sud e in Provincia di Torino. A Torino, il 23 aprile 2004, in collaborazione con il Settore Educazione al Patrimonio Culturale, è stato organizzata una prima presentazione della mostra presso il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà. La mostra è stata esposta nel cortile interno alla presenza di 120 studenti degli istituti Steiner, Galileo Ferraris e Q.Sella. Il gruppo teatrale del Q. Sella ha realizzato una performance di letture interpretative e canzoni sul tema. Nella stessa data, nella sala incontri del museo, si è tenuto un incontro in collaborazione con il Centro di Iniziativa Democratica degli insegnanti e la Città di Torino con la partecipazione degli storici Alfio Caruso e Franco Francavilla e con Mieczyslaw Rasiej, presidente della Comunità polacca di Torino. In occasione della visita del Vicesindaco di Torino del 27 aprile la mostra è stata rimontata presso l'Istituto Steiner; tra il 25 maggio e il 6 giugno nuova esposizione presso il carcere le Nuove in collaborazione con l'Associazione "Nessun uomo è un'isola"; infine, nel periodo 25 maggio - 6 giugno, la mostra è stata spostata nello spazio degli Antichi Chiostri di via Garibaldi, assieme all'altra mostra, realizzata nel 2003, in collaborazione con l'Associazione Nazionale divisione Acqui, dedicata a "Ritorno a Cefalonia e Corfù". I visitatori hanno potuto così conoscere una collezione fotografica sulla seconda guerra mondiale di oltre 730 immagini. Tenendo conto dei vari momenti espositivi, si può calcolare che la mostra sia stata vista da circa 2000 persone. L'esperienza proseguirà, fino ad aprile-maggio 2005, periodo in cui ricorrerà il 60° anniversario della Liberazione, si organizzeranno altre presentazioni delle due mostre affiancate, unitamente ad uno spettacolo teatrale e musicale presso istituti scolastici torinesi, spazi teatrali in collaborazione con la Città di Torino, le Circoscrizioni e i Comuni della cintura. Il calendario sarà definito entro il mese di ottobre.
Documentazione
L'Istituto Steiner in collaborazione con la Città di Torino, la Provincia di Tornino e il CIDI ha realizzato una serie di 12 cartoline fotografiche sulla mostra, stampate in 12.000 copie, per pubblicizzare le date espositive. Inoltre è possibile "visitare" la mostra sul sito www.funzioniobiettivo.it/medie_file/ventodasud/ventodasud.htm.
Scheda a cura del Prof. Carlo Palumbo