Ambito del Progetto
Il progetto rientra nell'ambito dell'educazione al patrimonio culturale del pubblico scolastico e in particolare si configura come un laboratorio di storia svolto all'interno delle proposte di attività opzionali.
Attori del Progetto
Attori rispetto alle fasi di elaborazione progettuale e alla gestione del progetto
Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento, Servizi Educativi del Museo Diocesano Tridentino, Servizi Educativi del Museo Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali, insegnanti dell'Istituto Comprensivo Trento 3 Scuola Media Bronzetti Segantini.
Destinatari
Pubblico scolastico delle classi prima e seconda della scuola secondaria di I° grado dell'Istituto Comprensivo Trento 3 - Scuola Media Bronzetti Segantini.
Équipe di Progetto
Luisa Moser - Referente Servizi Educativi Soprintendenza Beni Archeologici della Provincia autonoma di Trento
Francesca Bazzanella - Collaboratrice esterna Servizi Educativi Soprintendenza Beni Archeologici della Provincia autonoma di Trento
Chiara Leveghi - Referente Servizi Educativi Museo Diocesano Tridentino
Francesca Jurman - Referente Servizi Educativi museo Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali
Roberta Opassi - Collaboratrice esterna del Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali e del Museo Diocesano Tridentino
Maria Grazia Salzarulo, Isabella Lo Preiato, Alida Cappellini e Laura Nesler - Docenti dell'Istituto Comprensivo Trento 3 Scuola Media Bronzetti Segantini
Incontri preliminari
Sono stati previsti incontri con le insegnanti che hanno partecipato al progetto per definire:
- prerequisiti;
- obiettivi specifici del progetto;
- conoscenze, abilità e competenze che si intendevano sviluppare
- metodologie e strategie impiegate
- verifiche in itinere e finali
Durata del Progetto
Anno scolastico 2005/06
Preprogettazione: mese di giugno 2005.
Progettazione dal mese di luglio 2005 al mese di maggio 2006.
Dal mese di ottobre 2005 al mese di maggio 2006 la fase di sperimentazione del progetto. La fase di sperimentazione ha visto coinvolti nel primo quadrimestre le classi seconde mentre nel secondo le classi prime.
Fasi di Lavoro
Fase di preprogettazione: riunione preliminare per definire gli ambiti di competenza e il tema del progetto; raccolta della documentazione (fonti bibliografiche, documenti d'archivio, fonti iconografiche, cartine, ecc.).
Fase di progettazione:
verifica delle informazioni raccolte; ideazione del progetto e stesura; incontri di progettazione a cadenza mensile tra i soggetti partecipanti al progetto.
Fase di sperimentazione e di attuazione
Il progetto si è sviluppato con incontri settimanali di circa due ore che hanno coinvolto i ragazzi iscritti ai laboratori di storia. Tali laboratori sono stati finalizzati alla lettura, all'indagine e all'analisi di fonti storiche di diverso tipo, selezionate e rese accessibili da strategie e strumenti elaborati di volta in volta dai Servizi Educativi delle istituzioni coinvolte.
Il tema scelto è stato lo sviluppo della città di Trento dall'epoca romana a quella rinascimentale.
Lavorare sulla città, con la città e dentro la città ha permesso ai ragazzi di mettere in atto conoscenze, competenze e abilità che riguardano il lavoro dello storico. La ricerca sul territorio ha consentito inoltre di utilizzare le risorse archeologiche, storiche, artistiche come strumenti di educazione al patrimonio.
Il percorso per le classi seconde si è svolto durante il primo quadrimestre e ha visto il coinvolgimento di 21 ragazzi provenienti da cinque sezioni, suddivisi in due gruppi, ciascuno dei quali coordinato da una docente.
Il lavoro è stato articolato in più fasi:
Prima fase: "La conoscenza della città". Fase gestita dagli insegnanti: verifica delle conoscenze inerenti la città di Trento per motivare i ragazzi a intraprendere un approfondimento di alcuni aspetti spaziali e architettonici della città. Alfabetizzazione cartografica. Lettura in classe della mappa attuale di Trento e successivo sopralluogo in città.
Seconda fase: "La città di Trento in epoca medioevale." Fase gestita dai Servizi Educativi del Museo Castello del Buonconsiglio. Analisi della rappresentazione della città di Trento medievale attraverso la lettura di fonti iconografiche e materiali; sopralluogo in città alla ricerca di tracce della cinta urbica duecentesca; rielaborazione delle conoscenze e approfondimento su aspetti socio-economici.
Terza fase: "La città di Trento in epoca rinascimentale". Fase gestita dai Servizi Educativi del Museo Castello del Buonconsiglio. Analisi della figura del principe vescovo Bernardo Cles e il rinnovo urbanistico di Trento attraverso la lettura di fonti cartografiche e scritte; il Magno Palazzo: nuova residenza del principe vescovo di Trento; sopralluogo in città alla ricerca delle tracce rinascimentali.
Quarta fase: rielaborazione del lavoro svolto con i Servizi Educativi e preparazione del prodotto finale. Fase gestita dagli insegnanti.
Quinta fase: "Trento al tempo del Concilio". Fase gestita dai Servizi Educativi del Museo Diocesano Tridentino. Analisi della cattedrale di San Vigilio e delle sedi delle riunioni conciliari attraverso la lettura di fonti cartografiche e iconografiche; aspetti socio-economici e urbanistici della città in epoca conciliare attraverso la lettura e l'analisi di fonti storiografiche; sopralluogo in città alla ricerca dei luoghi del Concilio.
Sesta fase: Fase gestita dagli insegnanti. Elaborazione del prodotto finale.
CLASSI PRIME
Il progetto ha visto coinvolti 35 alunni delle sei classi prime, suddivisi in due gruppi, ciascuno dei quali coordinato dai docenti.
Prima fase: "La conoscenza della città". Fase gestita dagli insegnanti: verifica delle conoscenze inerenti la città di Trento per motivare i ragazzi a intraprendere un approfondimento di alcuni aspetti spaziali e architettonici della città. Alfabetizzazione cartografica. Lettura in classe della mappa attuale di Trento e successivo sopralluogo in città.
Seconda fase: "Tridentum splendidum municipium". Fase gestita dai Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni Archeologici. Analisi della città di Tridentum attraverso la lettura di fonti storiografiche, epigrafiche e iconografiche; sopralluoghi in città alla ricerca delle evidenze archeologiche intra et extra moenia.
Terza fase: "Le trasformazioni di Tridentum dall'età tardo romana all'epoca altomedievale". Fase gestita dai Servizi Educativi del Museo Diocesano Tridentino. Analisi delle trasformazioni urbane di Tridentum in epoca tardo romana attraverso fonti materiali, epigrafiche e scritte; sopralluogo alla Basilica Paleocristiana di San Vigilio e conoscenza del fenomeno della cristianizzazione in Trentino; dalla Basilica alla Cattedrale cittadina.
Quarta fase: "La città di Trento in epoca medioevale." Fase gestita dai Servizi Educativi del Museo Castello del Buonconsiglio. Analisi della rappresentazione della città di Trento medievale attraverso la lettura di fonti iconografiche e materiali; sopralluogo in città alla ricerca di tracce della cinta urbica duecentesca.
Quinta fase: gestita dagli insegnanti: rielaborazione del lavoro svolto con i Servizi Educativi e preparazione del prodotto.
Obiettivi
Anche in rispetto alle indicazioni dei nuovi programmi di storia per la scuola secondaria di I° grado nel primo biennio, il progetto proposto ha inteso avvicinare i ragazzi alla scoperta e alla conoscenza delle "specifiche radici storiche dal tardo romano all'età moderna nella realtà locale e regionale".
Il progetto si è configurato come un percorso di ricerca simulata finalizzato a riprodurre in maniera concreta e operativa le fasi e le procedure del lavoro dello storico, applicato a un tema indagato nella dimensione locale.
Obiettivi conoscitivi, metodologici, comportamentali, abilità
- Conoscere e saper utilizzare la terminologia specifica;
- Conoscere la storia antica della città di Trento;
- Conoscere le funzioni principali di un museo o di una istituzione culturale (raccolta, documentazione, ricerca, tutela e salvaguardia);
- Essere consapevole che nei musei e nelle istituzioni presenti sul territorio sono conservate importanti raccolte di documenti e atti pubblici e privati che permettono di far luce su molti aspetti della realtà locale e che sono un utile strumento per ricostruire la vita sociale e culturale di un territorio;
- Formare una più consapevole "cultura del rispetto e della salvaguardia dei beni culturali"
- Imparare a collaborare e ad aiutarsi reciprocamente mettendo ognuno le proprie competenze ed esperienze a disposizione degli altri;
- Imparare a lavorare in gruppo e a rispettare le consegne date;
- Imparare a ricavare informazioni esplicite e inferenze dalle fonti esaminate;
- Imparare a riconoscere, selezionare, utilizzare nel loro lavoro di ricerca storica tutte le risorse disponibili sul territorio (fonti diverse: materiali, scritte, iconografiche, artistiche, architettoniche, ecc.);
- Organizzare e catalogare le informazioni ricavate dalle fonti;
- Potenziare la capacità di concentrazione attraverso l'osservazione, la formulazione di ipotesi e altre attività di tipo operativo/creativo;
- Saper "leggere" l'ambiente che circonda la città e quindi cogliere cause e conseguenze degli eventi (es. fiume, trasformazione del territorio);
- Saper descrivere il contenuto di una fonte considerando il luogo, i personaggi e gli elementi che li contraddistinguono e che ne caratterizzano la mentalità;
- Saper leggere le mappe del territorio e le piante della città per ricavare informazioni sulla struttura urbanistica di Trento;
- Saper ordinare le informazioni in sequenze;
- Saper orientarsi nel territorio e nella città;
- Sviluppare la capacità d'osservazione, il senso critico, il pensiero visivo, scientifico e tecnologico.
Ambiti - aree disciplinari
Le discipline coinvolte sono state: storia, geografia, italiano, educazione artistica, informatica.
Strategie e strumenti
Il progetto ha previsto incontri con la presenza dell'educatore mussale, laboratori di ricerca in classe, percorsi di ricerca presso i musei, laboratori di storia presso le istituzioni territoriali, sopralluoghi didattici in museo e sul territorio (la città); sono stati utilizzati fonti originali e in copia e strumenti operativi appositamente predisposti.
Il percorso formativo si è configurato come un'esperienza di ricerca-azione, in cui si sono alternati momenti di laboratorio e di discussione finalizzati non solo al raggiungimento di obiettivi conoscitivi ma anche alla costruzione di competenze.
Esiti
Il gruppo delle classi seconde con le insegnanti ha preparato un ipertesto, come mezzo per esplicitare il lavoro di ricerca e come prodotto finale dell'intero percorso formativo. L'ipertesto - Osservatorio Urbano - è stato lo strumento che ha consentito ai ragazzi di strutturare le conoscenze in modo personale e creativo, abituandoli anche a fare collegamenti fra i vari nuclei del sapere. Il suo contenuto ha rappresentato il diario di bordo della loro esperienza e per gli insegnanti un momento di verifica del percorso didattico-formativo.
Partendo da ciò che hanno osservato, approfondito e discusso durante le uscite sul territorio, gli allievi hanno prodotto singolarmente e in gruppo testi che descrivono e documentano ogni fase del lavoro svolto per fissare le informazioni acquisite.
Attraverso formulazioni linguistiche, giochi di parole, scelte lessicali e sintattiche, forme allusive, accostamenti insoliti sono state accolte le suggestioni ispirate dalla lettura di Calvino, elaborando una nuova descrizione della città di Trento. I testi sono accompagnati da disegni e fotografie per arricchire il prodotto. Le rielaborazioni grafiche sono state prodotte nell'ambito delle ore curriculari di educazione artistica, utilizzando la tecnica del chiaroscuro e dello schizzo, e sono state utilizzate pre creare originali cartoline, dove elementi ed edifici della città sono stati accompagnati da un breve testo di carattere evocativo.
I ragazzi delle classi prime con le loro insegnanti hanno ideato, progettato e realizzato, come prodotto finale del lavoro, una serie di cartoline che illustrano edifici e/o particolari architettonici della città di Trento, liberamente interpretati e accompagnati da brevi ma significative didascalie di impronta evocativo-metaforica. Con il lavoro svolto nei momenti di rielaborazione si è sollecitata e stimolata la creatività non solo come atto spontaneistico, ma come un processo reinventivo dell'allievo che ha messo in relazione saperi ed emozioni in funzione di un risultato finale espressione del suo vissuto.
Indicare le attività, i prodotti e i servizi che si intendono realizzare.
Documentazione
Tutto il lavoro è stato documentato attraverso l'uso di matrici progettuali che hanno restituito il percorso formativo svolto con gli alunni, registrando attività, obiettivi, strumenti per ciascuna fase, ma anche indicatori di criticità emerse durante lo svolgimento, necessari per una valutazione conclusiva e per un'eventuale riprogettazione.
Verifica/Valutazione
Sono stati effettuati incontri periodici tra insegnanti e operatori museali per la verifica degli apprendimenti e dello sviluppo del progetto.
I momenti di verifica in itinere hanno consentito di valutare l'efficacia delle proposte didattiche e la ricaduta formativa, adottando di volta in volta le strategie necessarie per coinvolgere e motivare i ragazzi al lavoro dello storico.
Non è stata prevista la presenza di un valutatore esterno.
Presentazione e divulgazione del Progetto
Il progetto è stato pubblicato su "Didascalie", rivista della scuola trentina, n. 11/2007 (novembre): il dossier è consultabile sul sito di vivo scuola al seguente indirizzo: http://www.vivoscuola.it/Didascalie/doc/Novembre-0/17-24.pdf
Nel gennaio 2007 il progetto è stato presentato ufficialmente presso la scuola media Bronzetti Segantini.
E' prevista la realizzazione di un cd a cura dei Servizi Educativi delle Istituzioni interessate che documenti l'intero progetto.
Finanziamenti
Risorse in compartecipazione:
- spese di progettazione e preparazione del materiale didattico a carico della Soprintendenza per i Beni Archeologici, del Museo Castello del Buonconsiglio e del Museo Diocesano Tridentino
- spese di relative all'effettuazione degli incontri e dei prodotti realizzati a carico della scuola.
Punti di forza
Interdisciplinarietà, collaborazione in rete con enti diversi, progettazione a sistema, condivisione di un linguaggio comune, ricaduta a livello di formazione per gli insegnanti e gli educatori che hanno aderito al progetto.