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2010 - "Il ritratto tra identità e rappresentazione. Non dobbiamo vergognarci per quello che sentiamo: 12 ragazzi si raccontano per immagini", Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino

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Il progetto è nato dalla collaborazione tra Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino e il CTP Drovetti inaugurata nel 2008-2009 con il progetto europeo Map for ID “La voce delle conchiglie”. In quell’occasione i destinatari del progetto erano stati gli studenti adulti del CTP, nella maggior parte di nazionalità non italiana e residenti in Italia da pochi mesi.
Il precedente progetto, che si svolgeva in orario serale, aveva fatto emergere alcune difficoltà legate al coinvolgimento del pubblico adulto, la cui partecipazione al progetto era stata a volte discontinua a causa dei frequenti variazioni di occupazione lavorativa, di turni serali e/o dei trasferimenti in altre città del territorio nazionale. Si tratta infatti di un pubblico fragile, non ancora perfettamente radicato sul territorio e fortemente esposto a
In occasione di Torino Capitale Europea dei Giovani 2010, il Museo e il CTP hanno quindi voluto coinvolgere il pubblico giovane proponendo a due classi del CTP di lavorare sulle collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.

Gli attori coinvolti – la rete di progetto
Ente/i promotore/i del progetto: Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e CTP Drovetti (Torino)

Gli operatori – l’équipe di progetto
L’équipe di lavoro era formata dagli educatori museali, da due insegnanti del CTP e da una fotografa.

I destinatari
Studenti della scuola secondaria di II grado che afferiscono al CTP Drovetti per consolidare il proprio percorso scolastico, svolto in istituti diversi della Circoscrizione 3 di Torino: si tratta nella maggior parte di giovani di 16-17 anni arrivati in Italia da poco tempo (da 2 anni a pochi mesi prima). La provenienza è abbastanza variegata (Albania, Ecuador, Iran, Perù, Repubblica Dominicana, Romania), ma vi è una forte predominanza di ragazzi originari del Perù, che rappresenta infatti il primo paese straniero presente nel territorio della Circoscrizione 3, dove è ubicato il CTP.

Gli obiettivi
Il Museo Civico rappresenta il museo della Città ed è collocato nel cuore di Torino, sui resti dell’antica porta romana: molti ragazzi non frequentano il centro della città, preferendo passare il tempo libero nel proprio quartiere o nei grandi centri commerciali della periferia urbana.
Il Museo è un luogo in cui si conserva e si rielabora la memoria di una comunità che ha prodotto determinati oggetti: uno degli obiettivi era dunque fare in modo che i ragazzi si appropriassero del museo e dessero un nuovo significato al patrimonio lì conservato.
Il percorso intrapreso ha proposto una riflessione sul tema del ritratto, dell'autoritratto e dell'identità, che i dodici giovani hanno interpretato partendo dagli esempi delle collezioni del Museo, come il celebre ritratto di Antonello da Messina, e attraverso lo strumento della fotografia.
Utilizzare l’arte come strumento di conoscenza interiore e dei prodotti di una collettività storica.
Utilizzare i ragazzi come tramite per far conoscere a famiglie e amici il Museo.
L’équipe di progetto ha inoltre posto degli obiettivi minimi di acquisizione di competenze:
-consapevolezza dell’esistenza del Palazzo
-saper collocare il palazzo rispetto al proprio quartiere
-saper arrivare a Palazzo Madama e in centro città con i mezzi pubblici
-saper girare in Museo autonomamente (regole di comportamento, servizi disponibili, orientamento, mappa/indicazioni/operatori di sala).

Da quando, per quanto
Anno di inizio: febbraio 2010
Durata effettiva: aprile-giugno 2010
Possibile continuità in anni successivi.

La formazione
Gli operatori museali, una delle due insegnanti e la fotografa hanno partecipato al corso di formazione "Dialoghi interculturali e collezioni civiche d’arte moderna e antica" organizzato dai Servizi Educativi della GAM e di Palazzo Madama nel 2007-2008 che intendeva indagare le risorse e le potenzialità del patrimonio dei musei civici di Torino in chiave interculturale.

Come si articola – le fasi di lavoro
La progettazione è stata condotta dal personale educativo del museo, dalle insegnanti del CTP e dalla fotografa tra febbraio e aprile, sulla base di quanto emerso dalla precedente esperienza di Map for ID.
Ad aprile è partito il progetto con il coinvolgimento dei ragazzi, le uscite in museo e il lavoro a scuola condotto dalla fotografa.

A febbraio il progetto è stato presentato alla scuola per ottenere il finanziamento della consulenza professionale della fotografa e la preparazione di un menu realizzato dai ragazzi per la serata finale di presentazione in museo.

In museo sono stati condotti due percorsi guidati e due laboratori in cui è iniziata la narrazione da parte degli alunni e l’elaborazione del lavoro creativo, terminato poi a scuola. A scuola sono stati condotti tre momenti laboratoriali a cura della fotografa.

Gli ambiti – le aree disciplinari
Storia; storia dell’arte; educazione all’immagine; lingua italiana; educazione alla cittadinanza.

Le strategie e gli strumenti
- L'arte e il museo sono stati stimolo per il percorso di narrazione e di analisi autobiografica.
Tre opere del museo sono state usate come esempi per la scelta delle fotografie da realizzare nel laboratorio e per evidenziare diversi aspetti comunicativi dell’immagine.
- Antonello da Messina, Ritratto d’uomo: la forza dello sguardo
- La Clementina, Carlo Emanuele III di Savoia: la forza dell’autorità
- Ragazza in abito fidanzamento: la forza dell’amore
- Per stimolare il percorso di narrazione autobiografica si è preso come spunto la selezione da parte dei ragazzi di fotografie a loro care, relative alla loro infanzia, ad amici e parenti, e alla loro vita presente.
- Laboratorio di fotografia a scuola e nel centro della città (2 incontri) in cui rappresentare il proprio oggi.
- Percorsi guidati
- Laboratorio a scuola e in museo
- Laboratorio fotografico in esterno
- Momento finale di festa e condivisione.

La produzione
In base agli stimoli prodotti dall’esperienza in museo, dal laboratorio di fotografia e dai momenti di narrazione, i ragazzi hanno dovuto elaborare, attraverso immagini e scrittura, un racconto della propria esperienza biografica, in cui hanno evidenziato aspirazioni e difficoltà, nonché il ruolo di persone e luoghi rilevanti per le loro vite.
I materiali realizzati sono stati quindi trasformati in un'installazione formata da due grandi volumi di forma cubica (90x140x90) che sono stati collocati dal 6 giugno a domenica 5 settembre 2010 nella Sala Quattro Stagioni e in Camera di Madama Reale al Primo Piano di Palazzo Madama.

La documentazione
La fase di progettazione è stata condivisa all’interno dell’équipe e redatta in forma di documento scritto che ha permesso una verifica costante delle diverse fasi di attuazione del progetto.
Fotografie realizzate dai ragazzi nel corso delle visite al Museo e del laboratorio di fotografia.
Fotografie realizzate dalla fotografa Anna Largaiolli la sera dell’inaugurazione.
I materiali grafici originali realizzati in laboratorio sono stati restituiti ai ragazzi, ma il museo dispone delle scansioni digitali.
La fotografa Anna Largaiolli ha realizzato un breve video clip della serata di inaugurazione.
È disponibile la scheda di valutazione finale condotta in classe dalle insegnanti e dai ragazzi (allegato doc.)

Altre risorse consultabili
Una scheda di presentazione del progetto è visibile sulla homepage del sito web del museo: www.palazzomadamatorino.it.

La documentazione fotografica della serata di presentazione è disponibile sul profilo facebook di Palazzo Madama (cui si può accedere dal sito web).

La verifica e la valutazione
La verifica e la valutazione è stata condotta in itinere dai membri dell’équipe di progettazione (educatori museali, insegnanti e fotografa) con incontri e scambi periodici, fino alla conclusione del progetto, che è stata oggetto di una valutazione finale.
Nell’ultima settimana di scuola, le insegnanti hanno realizzato con gli alunni una verifica dell’esperienza in forma di focus-group (allegato).

La presentazione e la pubblicizzazione
Il progetto è stato presentato a Palazzo Madama il 5 giugno in una serata speciale aperta a familiari, amici e insegnanti, nel corso della quale è stata inaugurata l’installazione. Alla serata hanno partecipato anche i ragazzi delle due classi che per diversi motivi (rientri obbligatori a scuola, motivi di studio, residenza fuori città) non avevano potuto prendere parte al progetto nel corso dell’anno.
La partecipazione alla serata da parte di alcuni studenti adulti del CTP che avevano partecipato a percorsi guidati in Museo nel corso dell’anno e che sono tornati in modo volontario per l’occasione, ha evidenziato il ruolo del museo come “zona di contatto”.
Per l’occasione i ragazzi hanno preparato diversi piatti tipici dei loro paesi: il buffet nella caffetteria del Museo, situato nella aulica veranda juvarriana, è stato il grande momento finale di condivisione.

Per la comunicazione della piccola mostra è stato redatto un comunicato stampa, inviato alle principali testate giornalistiche e recepito da alcuni siti web dedicati al dialogo interculturale.
La notizia è stata veicolata anche attraverso il sito web e il profilo di Palazzo Madama su Facebook, e attraverso la newsletter della Fondazione Torino Musei.

Le risorse finanziarie
- Materiali e realizzazione dell’installazione a carico del budget del Museo (Servizi Educativi).
- Consulenza della fotografa Anna Largaiolli e buffet finale della serata a carico della scuola.

I punti di forza
- Grande capacità e entusiasmo degli studenti nel raccontare se stessi e la propria vita attraverso le fotografie, dimostrando grande coraggio a mettersi in gioco anche di fronte a coetanei, insegnanti e adulti con cui non erano in confidenza.
- La narrazione scritta e orale: il momento orale è stato importante per acquisire consapevolezza del proprio percorso biografico e per la conoscenza tra i vari componenti del gruppo; nella forma scritta, ha permesso di misurarsi con un registro della lingua italiana diverso da quello consueto e formale richiesto a scuola, sperimentando una nuova familiarità.
- Festa finale: momento di grande impatto sui ragazzi che si sono sentiti responsabili e protagonisti del lavoro dall’inizio alla fine.
- Visibilità del progetto nel museo: la disponibilità della direzione del museo a inserire il lavoro dei ragazzi nel percorso museale per i mesi estivi (dal 6 giugno al 5 settembre 2010).

Le criticità emerse
- Il progetto è stato condotto nell’ultima parte dell’anno scolastico (aprile-giugno) quando i ragazzi si trovano nella fase di verifica: nonostante ci sia stata comunque un’alta adesione e partecipazione al progetto, l’équipe di progettazione ha evidenziato come per il prossimo anno sarà comunque opportuno sviluppare il progetto da ottobre a febbraio, anche per sfruttare il progetto come esperienza di conoscenza e coesione del gruppo.
- Documentazione: difficoltà ad avere una persona dello staff di progettazione interamente dedicato alla documentazione delle diverse fasi del progetto.

Recapiti dell’ente/i promotore/i
Palazzo Madama –Museo Civico d’Arte Antica Piazza Castello 10122 Torino
Tel. 011.4433501
e-mail: palazzomadama@fondazionetorinomusei.it

CTP Drovetti
Via Vigone 63 - Torino
tel. 011-4343293
e-mail: ctp.drovetti@virgilio.it

Referenti del progetto
Anna La Ferla
Responsabile Servizi Educativi
Tel. 011.4429931
E-mail anna.laferla@fondazionetorinomusei.it

Ornella Costan
Insegnante del CTP
Tel. 011-4343293

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