Istituzione proponente
GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea - Fondazione Torino Musei
http://www.gamtorino.it/
Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica - Fondazione Torino Musei
http://www.palazzomadamatorino.it/
Borgo e Rocca Medioevale - Fondazione Torino Musei
http://www.borgomedievaletorino.it/
Referente del progetto
Flavia Barbaro, Responsabile Servizi Educativi Fondazione Torino Musei
flavia.barbaro@fondazionetorinomusei.it
Destinatari
adulti stranieri e italiani e studenti delle scuole secondarie di secondo grado
Contesto istituzionale
La Fondazione Torino Musei raggruppa quattro musei civici in cui si conserva un patrimonio variegato che illustra l'arte antica dal Medioevo fino all'Ottocento (Palazzo Madama), l'arte moderna e contemporanea dall'Ottocento ai giorni nostri (GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporane), il mondo medievale e rinascimentale di Piemonte e Valle d'Aosta visto attraverso la ricostruzione fatta per l'Esposizione Generale del 1884 (Borgo e Rocca Medievale), e infine l'arte del grande continente asiatico (Museo d'Arte Orientale, recentemente aperto al pubblico). Nel 2007-2008 i Servizi Educativi di GAM e Palazzo Madama hanno organizzato un corso di formazione per insegnanti intitolato Dialoghi interculturali e collezioni civiche d’arte moderna e antica. Da quest’esperienza e dall’incontro con una serie di insegnanti dei CTP e della scuola dell’obbligo particolarmente sensibili al tema è nata l’idea di utilizzare il Museo per sperimentare percorsi interculturali destinati a coinvolgere soprattutto i cittadini stranieri residenti a Torino.
Fasi del progetto
Il progetto ha preso spunto dalle conchiglie della decorazione barocca di Palazzo Madama cui hanno fatto da contrappunto le nature morte con conchiglie del pittore Filippo de Pisis (1896-1956) in GAM, e lo stemma sulla facciata dell’Albergo dei Pellegrini al Borgo Medievale.
Le opere d’arte hanno permesso di avviare un confronto di punti di vista e di ricordi personali che hanno offerto lo spunto per attività di narrazione orale e scritta, giochi proiettivi, ascolti musicali, laboratori espressivi, fotografici e pittorici centrati sulla relazione tra arte e persone. Il tema delle conchiglie ha suscitato il ricordo di luoghi e di vicende lontane che è emerso attraverso racconti di forte impatto emotivo: il confronto autobiografico si è sviluppato nei focus group, nei momenti di scrittura creativa e nella realizzazione di composizioni fotografiche con oggetti d’affezione sul genere “still life”. Tutto il processo di stimolazione plurisensoriale, d’interazione tra persone e opere d’arte è stato documentato con circa 1500 fotografie e 10 ore di registrazioni video.
L’obiettivo principale era utilizzare il patrimonio come strumento di confronto tra individui appartenenti a nazionalità diverse e come stimolo per elaborazioni espressive individuali e collettive.
I partner sono stati i due Centri Territoriali Permanenti (scuole pubbliche per l’educazione degli adulti) “Drovetti” e “Braccini” di Torino, l’Istituto Superiore “Carlo Levi” di Torino e il Liceo “Amedeo Avogadro” di Vercelli. In percentuale la suddivisione tra le due tipologie di scuole è stato: CTP (adulti) 60%; scuole (studenti dai 16 ai 28 anni) 40%.
Il progetto ha coinvolto adulti stranieri e italiani e studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Si è trattato di 6 gruppi molto eterogenei composti di 123 persone provenienti da 20 paesi diversi. Si sono svolti 43 incontri nei musei per un totale di oltre 100 ore d’attività; 26 incontri sono stati organizzati per le attività alla GAM, 13 incontri per Palazzo Madama con 5 aperture serali, 4 incontri al Borgo Medievale con 2 aperture serali.
Ambiti di interesse
Risultati
Tra i risultati più importanti si evidenzia soprattutto la partecipazione, la scoperta del patrimonio, il coinvolgimento, l’elaborazione collettiva e personale e la cooperazione creativa tra i partecipanti.
Il progetto ha infatti permesso ai partecipanti di scoprire il patrimonio dei musei e di utilizzare il museo come luogo in cui vivere esperienze coinvolgenti ed arricchenti con persone provenienti da paesi diversi.
L’esperienza è stata molto utile per lo staff del museo che, grazie al confronto con un pubblico eterogeneo (spesso extra-europeo), ha potuto attribuire nuovi significati al patrimonio; è stata inoltre l’occasione per poter sperimentare nuove strategie di mediazione culturale.
Uno dei punti di forza è stato certamente il lavoro di condivisione con gli insegnanti per quanto riguarda le scelte, la gestione dei processi e le dinamiche avviate nel corso della sperimentazione.
Per dare visibilità al processo è stata organizzata una festa finale con la presentazione di una grande installazione collettiva; sono state realizzate locandine di promozione e materiali multimediali di documentazione.
Costo
€. 6.000,00 da Città di Torino - Settore Educazione al Patrimonio culturale.