Attori del progetto
- Ente promotore del progetto: Fondazione Museo Francesco Borgogna, Vercelli, conservatore responsabile dott.ssa Cinzia Lacchia
- Mediatrice culturale: Gioia Kidane
- Istituzioni partner: Istituto Superiore Lagrangia, prof.ssa Graziella Cannagallo, dirigente scolastico
- Associazione Valori Dimenticati
- Patrocinio dell’USP di Vercelli
Gli operatori – l’équipe di progetto
- Fondazione Museo Borgogna: Roberta Musso, responsabile sezione educativa Museo Borgogna
- Gioia Kidane, mediatrice culturale
- 10 studentesse volontarie dalle due classi V dell’indirizzo socio-psico-pedagogico dell’Istituto Superiore Lagrangia di Vercelli, già partecipanti al progetto MaTer (vedi azioni pregresse).
Le azioni pregresse
La sezione educativa del Museo Borgogna, fin dalla sua attivazione nel 2003, si è impegnata nel progettare e costruire strategie e modalità per avvicinare al museo non solo un pubblico sempre più vasto, ma soprattutto tanti tipi di pubblico diversi da quello costituito dagli amanti tradizionali della pittura, cercando di dare concreta soluzione alle indicazioni di ICOM (International Council of Museums) e agli atti d’indirizzo di definizione dell’istituzione museo in Italia, finchè il museo si configuri come un luogo di educazione al patrimonio.
Dal 2005 la sezione educativa collabora inoltre con l’Istituto Superiore Lagrangia sul progetto MaTer, che considera il ruolo della donna come madre in culture diverse e ne fa il perno di una riflessione e sensibilizzazione in senso interculturale.
Insieme ai percorsi rivolti alle scuole, al pubblico adulto, alle famiglie, ai disabili, “Guardare oltre” aggiunge una prima sperimentazione proponendo una lettura interculturale di dipinti del Museo rivolta al pubblico adulto.
Destinatari
- Pubblico adulto aderente alla rassegna domenicale di eventi “L’Arte si fa sentire”
- Pubblico scolastico: 10 studentesse volontarie dalle due classi V dell’indirizzo socio-psico-pedagogico dell’Istituto Superiore Lagrangia di Vercelli coinvolte attraverso un work-shop a scopo professionalizzante nella preparazione e nello svolgimento dell’evento.
Obiettivi
“Guardare oltre” è un’esperienza in cui il Museo intende configurarsi non solo come luogo di conoscenza del patrimonio artistico ma soprattutto come luogo d’incontro e scambio per i cittadini tutti.
La progettazione del percorso vuole promuovere il confronto diretto e l’intervento attivo da parte degli utenti al fine di stimolare l’acquisizione e la sensibilizzazione a diversi e nuovi punti di vista, rispetto a quelli già acquisiti e che costituitscono la base della formazione dell’adulto.
Dal punto di vista degli educatori museali la sfida è riuscire a gestire l’andamento di un percorso nel quale l’interattività e l’intervento del pubblico sono molto ampi proprio perché propedeutici ai contenuti e al significato dell’esperienza.
La sperimentazione può costituire un primo passo verso la ricerca di una realistica “interculturalizzazione” del pubblico del Museo, inteso come sensibilizzazione del pubblico abituale ma anche come aumento di presenze di nuovi cittadini.
Gli obiettivi del percorso, a breve e lungo termine, sono:
Promuovere una nuova concezione del Museo, come luogo della cultura appartenente al territorio in cui i cittadini vecchi e nuovi possano ritrovarsi e confrontarsi
Promuovere buone pratiche di scambio culturale fra vecchi e nuovi cittadini
Favorire l’incontro fisico fra vecchi e nuovi cittadini della città in un luogo che appartenga a entrambi
Creare nuove comunità di cittadini interessati a essere coinvolti e a diffondere buone pratiche di scambio interculturale
Da quando, per quanto
La sperimentazione del percorso è avvenuta domenica 30 novembre 2008, dopo una fase di studio, ricerca e workshop tra gli attori del progetto. La preparazione preliminare è durata circa tre mesi, durante i quali il gruppo di lavoro ha raccolto informazioni su altri progetti museali interculturali presentati in ambito sia nazionale che internazionale, soprattutto grazie all’ampia documentazione presente in rete. Nel mese di ottobre ha avuto inizio l’attività parallela con le alunne volontarie del Liceo Lagrangia.
L’evento domenicale di novembre ha rappresentato solo la prima tappa per individuare e progettare ulteriori occasioni di sensibilizzazione all’interculturalità da svolgere in museo.
La formazione
La preparazione del personale educativo del Museo si svolge attraverso letture specifiche e visite a mostre, esposizioni ed esperienze museali interculturali, soprattutto con la frequenza a corsi, convegni, workshop incentrati sulle tematiche dello scambio interculturale e dell’incontro di culture differenti. Alcuni esempi del 2008:
- G. Bevilacqua, Didattica interculturale dell’arte, quaderni dell’interculturalità n.22, 2001, Brescia
- Mostra “Il velo” a cura di Andrea Busto, Caraglio (CN), ottobre 2007- febbraio 2008
- Convegno “Musei e dialogo interculturale”, Bologna, 10 giugno 2008
- Seminario “Cosa centrano i musei con l’intercultura? Istruzioni per l’uso.” Milano, Palazzo delle Stelline, 11 novembre 2008
Le fasi di lavoro
La progettazione è partita nel settembre 2008 con l’individuazione delle opere delle collezioni museali che potevano essere utilizzate come punto di partenza o spunto per riflessioni interculturali.
L’educatrice museale e la mediatrice culturale hanno lavorato a stretto contatto per costruire un percorso da svolgere a due voci al fine di coinvolgere più direttamente ed efficacemente il visitatore, invitandolo a mettersi in gioco attraverso una formula laboratoriale che favorisse la narrazione del sé. La curatrici hanno inoltre coinvolto le 10 studentesse volontarie dell’Istituto Superiore Lagrangia in un workshop con finalità professionalizzante: al monitoraggio della progettazione e dell’evento si è aggiunta la stesura del questionario di valutazione da proporre ai partecipanti alla fine dell’esperienza.
La sperimentazione del percorso si è svolta il 30 novembre 2008, all’interno della rassegna autunnale di attività domenicali organizzate dal Museo Borgogna dal titolo “L’Arte si fa sentire”: si tratta di un contenitore di proposte diversificate come concerti, spettacoli, visite guidate a tema, conferenze e laboratori che ha lo scopo di allargare il concetto di cultura e dialogo tra le arti, anche sul piano dell’intrattenimento e dell’approfondimento, avvicinando un pubblico sempre più vasto e più sfaccettato di quello tradizionale di una pinacoteca.
Le azioni future
L’Ufficio Scolastico Provinciale, che era presente all’iniziativa nella figura di una collaboratrice del Direttore, ha sollecitato la presentazione di un percorso rivolto ai diversi gradi scolastici e incentrato sulla sensibilizzazione all’interculturalità, sfruttando l’interattività e la partecipazione dei ragazzi: si tratta di argomenti molto sentiti per i quali sono pochi i momenti di riflessione e di scambio educativo.
Gli ambiti – le aree disciplinari
Il coinvolgimento del Liceo Psico-Pedagogico Lagrangia di Vercelli, in parternariato per il progetto “IFS 2006-2007 CulTour” nel triennio 2007-2010, ha interessato insegnanti di diverse discipline tra cui le materie letterarie, storico-artistiche, di educazione fisica e di psicologia.
Le strategie e gli strumenti
Le curatrici del percorso hanno scelto tre dipinti esposti (del XIV e del XIX secolo) da cui partire per stimolare impressioni, temi e riflessioni: hanno condotto insieme il percorso, accompagnando i visitatori e favorendo il loro intervento diretto attraverso domande, cartine geografiche (cartina di Mercatore, di Peters), schede, letture e immagini di confronto.
La produzione
I materiali acquistati (cartine geografiche e testi) e prodotti (schede, immagini) rimangono ad uso interno a documentazione del percorso e come punti di partenza per le prossime esperienze.
La documentazione
La documentazione scritta (percorso, scheda di progetto, risultati lettura questionari) è raccolta dalle curatrici del percorso e disponibile, insieme alle immagini fotografiche del percorso, presso gli archivi del museo.
E’ in preparazione la pubblicazione on-line di brevi articoli riguardanti l’esperienza veicolati attraverso i siti web del Museo Borgogna, dell’Istituto Lagrangia, di Ismu e di museiscuola.
La verifica e la valutazione
La verifica dell’esperienza da parte delle curatrici del percorso è stata condotta a diversi livelli.
L’evento è stato anticipato da una simulazione prova nei giorni precedenti per verificare tempi e logistica, oltre che modalità di espressione
E’ stato svolto un incontro di tutto lo staff del Museo Borgogna e in particolare di coloro che hanno partecipato a vario titolo all’esperienza, tra i quali Caleb Merlo Ndong, presidente dell’Associazione Valori Dimenticati di Vercelli e Abdel Aberderrahman. Il carattere sperimentale dell’esperienza e le modalità innovative hanno impegnato la struttura su nuovi campi di confronto.
Le conduttrici del percorso hanno chiuso inoltre il workshop intrapreso con le 10 studentesse volontarie dell’Istituto Superiore Lagrangia, svolgendo un focus group nel quale si sono discusse e analizzate le esperienze reciproche e i risultati dei questionari rivolti ai partecipanti.
Questi ultimi sono stati concepiti per ricavare informazioni sulla comprensibilità del contenuto dell’evento, sull’interesse verso gli argomenti e le modalità con cui sono stati presentati, per ricavare suggerimenti e impressioni attraverso l’inserimento di risposte aperte.
Tra gli invitati al percorso anche l’Associazione vercellese Valori Dimenticati, composta da nuovi cittadini, il cui monitoraggio dall’esterno e la partecipazione all’evento hanno dato utili suggerimenti e indicazioni per l’interpretazione dei risultati e dei prossimi passi.
La presentazione e la pubblicizzazione
L’evento è stato presentato e pubblicizzato secondo i canali abitualmente utilizzati per promuovere tutti gli appuntamenti della rassegna “L’Arte si fa sentire”: conferenza stampa, giornali e radio locali, invio del programma e newsletter settimanale.
Il sito di ISMU ha segnalato l’evento specifico.
Le risorse finanziarie
Il Museo Borgogna ha finanziato e sostenuto con le proprie risorse la formazione e la preparazione delle due operatrici educative, il coordinamento del conservatore di tutte le fasi attuative e programmatiche.
Il Patrocinio dell’Usp e la collaborazione volontaria delle studentesse dell’Istituto Lagrangia, hanno permesso di coadiuvare lo svolgersi dell’iniziativa.
Il contributo del Comune di Vercelli, della Compagnia San Paolo di Torino hanno permesso di coprire le spese dell’intera rassegna domenicale entro la quale l’incontro “Guardare oltre” si inseriva, permettendo al Museo di avere la consulenza e l’apporto della mediatrice culturale come collaboratore esterno e di acquistare i materiali di laboratorio.
I punti di forza
Mettere a disposizione della cittadinanza con nuove modalità una risorsa come il Museo Borgogna rappresenta un’ottima opportunità per i cittadini vecchi e nuovi di riappropriarsi di un luogo quasi “sacro” come il Museo per fare in modo che la cultura veicolata in un luogo così ricco possa essere massimamente condivisa e scambiata fra un numero sempre più allargato di cittadini.
Dalla raccolta dei questionari e dalle considerazioni del gruppo di lavoro è emerso un grande interesse per l’iniziativa e una certa curiosità da parte del pubblico tradizionale ad affrontare queste modalità di lettura e di scambio, ritenute anche “Coraggiose”.
Le criticità emerse
Da questa prima esperienza è emerso chiaramente che andranno rafforzati i canali di diffusione all’interno della comunità migrante vercellese, per permettere un maggior coinvolgimento anche di questa parte della cittadinanza. Risulta essere un grave limite la mancanza di una struttura centrale organizzata che si occupi della diffusione delle iniziative interculturali sul territorio. Infatti risulta difficilmente raggiungibile anche il pubblico autoctono interessato a iniziative interculturali, ma che non si aspetta vi siano proposte da parte di un museo cittadino.
Da parte dei fruitori dell’esperienza sono emersi atteggiamenti e considerazioni a volte “forzati” dai condizionamenti del quotidiano e inviti a una maggior chiarezza nell’approccio ai contenuti specifici.
Recapiti dell’ente promotore
Indirizzo via Antonio Borgogna, 4
Tel. 0161 211338
e-mail: info@museoborgogna.it; referente Cinzia Lacchia – conservatore
Referente del progetto
Roberta Musso responsabile sezione educativa
tel. 0161 252764
e-mail: didattica@museoborgogna.it