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2005 - "I bambini e l'arte contemporanea. Percorsi formativi tra scuola e museo", Museo d' Arte Contemporanea Arte e Spiritualità di Brescia

Attori del Progetto
All'interno del corso universitario di Scienze della Formazione Primaria, istituito presso l'Università Cattolica di Brescia, è attivo uno specifico laboratorio di Disegno ed altre attività espressive che, nell'indirizzo "scuola materna", prevede, per gli studenti del quarto anno, un itinerario formativo di cinquanta ore, finalizzate all'apprendimento delle metodologie più idonee alla progettazione di percorsi didattici destinati ai bambini in età prescolare e, in una seconda fase, alla sperimentazione attiva - nella forma dello stage - di uno o più interventi didattici.

Dal  2003-04, grazie alla disponibilità offerta dalla scuola dell'infanzia comunale "Bettinzoli" - con il coordinamento di Cinzia Rovai - è stata avviata una proficua collaborazione che ha sollecitato da un lato l'interesse delle insegnanti della scuola, dall'altro il desiderio di "mettersi in gioco", dopo un'intensa preparazione propedeutica, da parte degli studenti universitari. Il museo di arte contemporanea "Arte e Spiritualità" di Brescia, che da anni promuove, con la supervisione di Cecilia De Carli e la collaborazione di Carmela Perucchetti, un intenso programma didattico rivolto alle scuole della provincia, è stato scelto quale luogo ideale dell'esperienza, contenitore altamente significativo per un incontro, quello con l'arte contemporanea, che mette in campo risorse, stimoli, messaggi capaci di far emergere, a più livelli, tentativi di comprensione e strategie di soluzione adatti al pubblico di giovanissimi fruitori coinvolti.

Destinatari
Scuole della provincia di Brescia.

Durata del Progetto
Anni scolastici 2003/2004 e 2004/2005.

Fasi del Lavoro
I due percorsi strutturati lo scorso anno, e proposti nuovamente in questi mesi, naturalmente con opere ed obiettivi diversi, si sono orientati su una scelta essenziale, ma ampiamente discussa e condivisa, di testimonianze figurative, preferendo l'alternanza pittura/scultura, composizione figurativa/composizione astratta, per lasciare ampie possibilità di lettura e interpretazione al bambino, sollecitato al superamento dello stereotipo, guidato ad "entrare in contatto" con il prodotto artistico, anche attraverso il confronto con i compagni.

Elemento qualificante della proposta, a nostro giudizio, è l'intenso lavoro preparatorio condotto con l'équipe pedagogica della scuola "Bettinzoli" che ha consentito non solo la condivisione dei presupposti del progetto, ma soprattutto la necessaria integrazione tra gli obiettivi specifici di apprendimento individuati nel piano formativo dell'anno in corso, con le finalità delle attività laboratoriali promosse all'interno del museo, elaborate - e poi condotte attivamente - dagli studenti dell'Università.

Ne sono nati due percorsi, simbolicamente denominati Percorso azzurro "Tra cielo e mare" e Percorso giallo "Il cavaliere del deserto", rispettivamente abbinati alle opere di Carlo Mattioli, Luna tra le nuvole (1973), Aldo Carpi, Marina (1965), Carlo Steiner, Pesci (1993) per il primo e di Angelo Biancini, S. Giorgio e il drago (1970), Agenore Fabbri, Cavallo (1960) e Jean Jacques Dournon, Duna (1977) per il secondo.

Dopo una prima lettura iconografica dell'opera, i bambini sono stati invitati ad osservarne i particolari di linea e colore, di forma e superficie, dialogando con l'educatore, suscitatore di domande e curiosità secondo una modalità dialogica di forte coinvolgimento emotivo.

Le attivazioni pratiche, poi, che hanno visto i bambini impegnati in varie attività disegnative, manipolative, di ritaglio e di ricomposizione, ha avuto il suo momento più qualificante, crediamo, nella possibilità del lavoro cooperativo in piccoli gruppi, non oltre cinque/sei bambini per operatore, che ha favorito davvero la produzione, in alcuni casi, di lavori collettivi, come la creazione di un cavallo tridimensionale, assemblato dai bambini stessi mediante l'apposizione di ritagli di giornale opportunamente schiacciati attorno ad una sagoma di filo metallico riproducente le linee anatomiche dell'animale.

L'esito, rifinito poi in classe con la colorazione a tempera, ha stupito gli stessi creatori che si sono trovati a dover condividere, insieme, soluzioni di volume, decorazione ed espressione, al termine di un lungo percorso di riflessione sul mondo animale che li aveva portati, dall'anno precedente, ad analizzare più esemplari rappresentati, dal San Giorgio e il drago della Pinacoteca Civica agli animali della savana.

Grazie alla positività dell'esperienza, che ha consentito ai bambini di fruire, a sezioni alterne, di ambedue i laboratori proposti, l'intento è di replicare l'iniziativa il prossimo anno con gli stessi alunni in una dimensione di continuità e approfondimento del progetto che prevede, oltre all'incontro con l'opera, anche quello con l'artista che l'ha prodotta.

a cura di Michela Vallotti

e-mail: michelavalotti@libero.it

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