Città di Torino

Musei Scuola

Home > Esperienze > Visitatori con difficoltà fisiche e sensoriali > 2009 - "L’Alfabeto Invisibile della Terra", PAV-Parco Arte Vivente, Torino

2009 - "L’Alfabeto Invisibile della Terra", PAV-Parco Arte Vivente, Torino

Attori del progetto
Nel mese di febbraio 2009 il PAV– Parco Arte Vivente è stato invitato a partecipare alla manifestazione Torino in Braille, progetto realizzato dall’Associazione A.P.R.I. Onlus, in occasione del bicentenario della nascita di Louis Braille. In qualità di mediatore ha partecipato agli incontri Francesco Fratta - consulente per l’accesso alla cultura e per la didattica speciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (sez. Provinciale di Torino).

Destinatari
Pubblico adulto, pubblico scolastico, famiglie, pubblico con difficoltà visive e percettive.

Obiettivi
Ricercare la multisensorialità in quanto strumento necessario per una completa fruizione dell’arte, fino alla sperimentazione della sua estensione nella pratica attiva di laboratorio.
Indagare le capacità sensoriali nella molteplicità dei loro aspetti.
perimentare la conoscenza di uno specialistico codice linguistico: il codice Braille.

Durata del Progetto
Febbraio 2009

Fasi di lavoro

Formazione
Lo staff del Parco Arte Vivente era già formato ad accogliere e condurre nelle visite guidate e nelle attività di laboratorio persone con disabilità visiva a seguito della precedente esperienza Per Molteplici Sensi. Tale progetto, facente parte del programma Contemporary Arts 2008, aveva visto la collaborazione con l’Associazione culturale Tactile Vision Onlus e Francesco Fratta - consulente per l’accesso alla cultura e per la didattica speciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (sez. Provinciale di Torino) - in qualità di mediatore.

La visita alla mostra Greenhouse (Winter)
Nel percorso multimediale Bioma, l’installazione interattiva di Piero Gilardi, si è dato particolare risalto alla molteplicità della conoscenza sensoriale soprattutto in Essenze odorose e Suoni mutevoli, dispositivi che vengono esperiti attraverso le percezioni olfattiva e uditiva.
A discrezione dei partecipanti si è data la possibilità di svolgere la visita e l’attività di laboratorio bendati per sollecitare maggiormente sensorialità diverse come quelle olfattive, uditive, tattili e alla capacità di creare immagini mentali.
Alla visita ha fatto seguito un’attenta riflessione relativa alla percezione che esula dal solo campo visivo.

Il Laboratorio L’Alfabeto invisibile della terra
L’azione di laboratorio consisteva nel manipolare e preparare il terriccio necessario alla messa a dimora di semplici semi d’erba in una porzione di spazio rettangolare, un vassoio di cartone. Ogni partecipante ha potuto scrivere un termine identificativo della propria concezione di vivente utilizzando il Codice Braille, disponendo sul terriccio lavorato, in luogo dei punti del codice, perle trasparenti di Hidrogel (1)
Dopo la semina, l’erba, crescendo, occuperà lo spazio intorno alle perle, lasciando leggibile il messaggio tracciato da ognuno.

- l’argomentazione delle proprie esperienze, cognitive ed espressive, e un’attenta riflessione relativa a una comunicazione libera dall’esclusività del solo campo visivo.

Ambiti - aree disciplinari
Percezione, arte Contemporanea, arte del vivente, conoscenza dei materiali, sperimentazione di un codice di comunicazione

Strategie e strumenti
Il percorso di visita, a cura delle Attività Educative e Formative, è stato condotto, secondo una modalità che ha privilegiato la tattilità e la pluralità della percezione, con la collaborazione di Francesco Fratta. In collaborazione con l’associazione Tactile Vision sono state realizzate mappe tattili di supporto alla fruizione degli spazi museali, messe a disposizione dei visitatori.
Le mascherine da indossare a discrezione dei partecipanti, sono state fornite dall’ Associazione A.P.R.I. Onlus.
Materiali tratti dal repertorio dell’Arte del Vivente riunivano insieme l’antico rito della semina e la linearità del codice Braille. Parole effimere, in Braille, adagiate sulla terra hanno determinato il disegno di impianti coltivati: unione di natura e cultura attenta alla fragilità di insolite modalità percettive.
Gli abbecedari in Braille sono stati forniti dall’Unione Italiana Ciechi – Sezione provinciale di Torino.

Esiti
È stato un momento di riflessione nuovo, rivolto a tutti, dove si sono indagate le capacità sensoriali nella molteplicità dei loro aspetti e si è sperimentata la conoscenza di un nuovo codice linguistico: il codice Braille

Documentazione
È stata prodotta una documentazione a uso interno del progetto corredata di fotografie.

Verifica/Valutazione
Al termine dell’esperienza è stato chiesto ai partecipanti di compilare un questionario sul gradimento.

Presentazione e divulgazione del Progetto
L’Associazione A.P.R.I. Onlus si è occupata di divulgare e pubblicizzare la manifestazione attraverso comunicati stampa e pieghevoli informativi dell’iniziativa.

Costi/Finanziamenti
L’attività è stata finanziata dal PAV.



(1) Hidrogel è un sostitutivo inodore e decorativo del terreno per le piante d’interno. Può immagazzinare e cedere acqua per due mesi e può essere utilizzato per le piante che non vengono bagnate e fertilizzate con regolarità. Le perle hidro o biogel (a seconda della marca) hanno una dimensione di pochi millimetri; messe a bagno nell’acqua per circa 8 h si rigenerano e acquistano volume. Si tratta di un materiale ricco di nutrimento per la pianta, atossico e biodegradabile al 100%.

Cerca nel sito

Ricerche avanzate