Servizio Centrale Consiglio Comunale

n. ord. 161   
2006 05033/002

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 10 LUGLIO 2006

Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale
Modifiche approvate con deliberazione Consiglio Comunale 18 giugno 2007 (mecc. 2007 01474/008)

 

OGGETTO: LINEE PROGRAMMATICHE RELATIVE ALLE AZIONI ED AI PROGETTI DA REALIZZARE NEL CORSO DEL MANDATO - APPROVAZIONE (ART. 42 C. 3 E ART. 46 C.3 D.LGS. 267/2000 - ART. 31 DELLO STATUTO DELLA CITTA').

   L'articolo 42 comma 3 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, dispone che "Il Consiglio, nei modi disciplinati dallo Statuto, partecipa altresì alla definizione, all'adeguamento e alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco o del Presidente della Provincia e dei singoli Assessori".

   Il successivo articolo 46 comma 3 detta la seguente norma "Entro il termine fissato dallo Statuto, il Sindaco o il Presidente della Provincia, sentita la Giunta, presenta al Consiglio le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato".

   In ottemperanza a quanto dispone la legge, il Consiglio Comunale di Torino, all'interno dello Statuto della Città, ha esercitato le funzioni ad esso delegate, normando all'art. 31 le modalità della definizione, dell'adeguamento e della verifica delle linee programmatiche.

   In particolare, al comma 1 di tale articolo si prevede che "Entro 20 giorni dalla prima seduta del Consiglio Comunale, il Sindaco, sentita la Giunta, presenta al Consiglio le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato. La presentazione deve avvenire almeno 10 giorni prima dell'approvazione".

   Il successivo comma 3 dispone invece che "Le linee programmatiche s'intendono approvate se ottengono il voto della maggioranza dei Consiglieri assegnati".

   Essendo state le suddette linee programmatiche presentate al Consiglio Comunale, mediante consegna effettuata a tutti i Consiglieri Comunali, si tratta ora di procedere all'approvazione delle medesime, allegate alla presente.

   Tutto ciò premesso,

IL SINDACO

 

   Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale, fra l'altro:
-   all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali; ed in particolare nel comma 3 del medesimo si dispone che "Il Consiglio, nei modi disciplinati dallo Statuto, partecipa altresì alla definizione, all'adeguamento e alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco o del Presidente della Provincia e dei singoli Assessori";
-   all'art. 46 comma 3 si dispone che "Entro il termine fissato dallo Statuto, il Sindaco o il Presidente della Provincia, sentita la Giunta, presenta al Consiglio le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato";

   Visto quanto disposto dall'art. 31 dello Statuto della Città;

   Dato atto che non sono stati richiesti i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico, poiché la presente deliberazione costituisce mero atto d'indirizzo;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

 

1)   di approvare le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato (all. 1 - n. );

2)   di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, quarto comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.


 

Linee Programmatiche

 

2006 - 2011

 

PORTARE AVANTI IL CAMBIAMENTO
 

Le Olimpiadi sono state un grande successo. Torino ha fatto bella figura ed ha fatto fare bella figura all'Italia. I Giochi sono stati una vetrina nazionale e internazionale di quanto la Città è cambiata e di quali risorse dispone per continuare a costruire il suo futuro.

Si può dire che le Olimpiadi hanno accelerato ed hanno fatto da traguardo parziale per l'opera di trasformazione che la nostra città sta conoscendo da anni.

Le Olimpiadi
Torino infatti è cambiata, giorno dopo giorno, davanti ai nostri occhi. Dalle ex aree industriali trasformate per ospitare nuove funzioni, alle piazze nel e fuori centro storico restituite ai cittadini, alle periferie che stanno conoscendo una nuova vitalità: spazi di diverse dimensioni sono stati sottoposti ad una vasta opera di riprogettazione, tale da modificare la percezione del territorio e del modo di utilizzare la città Le trasformazioni urbane
La realizzazione della prima tratta della metropolitana (un progetto che Torino inseguiva da lunghi decenni) ha rappresentato uno strumento insostituibile per costruire un sistema di trasporto efficiente e moderno. La Metropolitana
Anche la Fiat, dopo una crisi che peraltro ha investito tutto il settore industriale non solo del nostro paese, ha ritrovato nuova linfa e grazie anche all'accordo con gli Enti Locali, Mirafiori potrà tornare ad essere un luogo produttivo e di innovazione. Già ora sono presenti i primi insediamenti aziendali, sono stati fatti accordi per la collocazione del Centro per il Design e c'è l'ipotesi del Corso di Ingegneria dell'Autoveicolo del Politecnico. L'accordo per Mirafiori
Sono stati quindi anni di grandi sfide, ma anche di importanti soddisfazioni: si tratta ora di consolidare i risultati raggiunti e continuare con energia la realizzazione di questo processo di rinnovamento con la consapevolezza delle grandi potenzialità del territorio. Torino può guardare con fiducia al futuro puntando su già avviate vocazioni di sviluppo: dall'automotive alle telecomunicazioni, dall'aerospazio al design, dalle biotecnologie al turismo e alla cultura. Settori strategici nei quali continueremo ad investire vedendo nel centocinquantenario dell'Unità d'Italia del 2011 la prossima grande occasione per la nostra città. Una città moderna che guarda con fiducia al futuro
In questo processo di apertura e modernizzazione risultano indispensabili le infrastrutture di mobilità e di accesso alla città. Lavoreremo per l'ultimazione della prima linea della metropolitana e per l'avvio della seconda. Analogamente opereremo per il completamento del Passante Ferroviario e sosterremo la necessità della realizzazione del collegamento ad alta velocità e alta capacità con Milano, Genova e la Francia e il potenziamento della dimensione europea della città. Infrastrutture di accesso e mobilità interna
Sostenere e valorizzare la dimensione internazionale della città sarà un obiettivo prioritario da sviluppare anche attraverso l'attiva presenza nelle reti strategiche, l'organizzazione di eventi internazionali, il rafforzamento delle alleanze con altre città e le politiche di cooperazione decentrata. Posizionamento internazionale

Una città senza l'energia dei giovani è destinata a spegnersi. Per questo, anche grazie ai nuovi spazi resi disponibili dalla riconversione delle strutture olimpiche e agli accordi con l'Università e il Politecnico, investiremo affinché Torino sia competitiva per l'attrazione di nuove energie intellettuali che scelgano poi di rimanere nel territorio. E ancora, daremo spazio alle capacità delle ragazze e dei ragazzi favorendo la formazione, la qualificazione e il confronto in modo che tutti possano avere più opportunità nello studio, nel lavoro e nella realizzazione delle loro aspirazioni.

Pensiamo a una città che abbia molto da offrire nel lavoro, nello studio, ma anche in grado di assicurare un buona qualità di vita dal punto di vista ambientale, della salute e dell'offerta di servizi sociali.

Una città ricca di opportunità
Di qui l'impegno per combattere l'inquinamento atmosferico attraverso misure strutturali: nuovi mezzi ecologici, potenziamento del trasporto pubblico, estensione della rete del teleriscaldamento, aumento dei percorsi ciclabili e incentivi all'utilizzo di mezzi puliti per entrare in città, senza escludere limitazioni selezionate del traffico in situazioni di maggiore criticità. Una città dove si respira meglio
Sempre nel rispetto dell'ambiente, aumenteremo la raccolta differenziata e verrà realizzato l'impianto di termovalorizzazione dei rifiuti, che sarà utile per produrre nuova energia. Per quanto riguarda la pulizia e il decoro cittadino, lavoreremo per mantenere i buoni risultati ottenuti durante i Giochi Invernali. Una città più pulita

Continueremo a lavorare per rendere la nostra città sempre più bella, nella convinzione che la qualità dell'ambiente urbano non solo migliori la vita dei cittadini, ma anche costituisca un importante elemento di valorizzazione e promozione della città.

Si proseguirà l'opera di manutenzione e valorizzazione degli edifici storici, delle fontane e monumenti cittadini così come continuerà la riqualificazione dello spazio pubblico e l'inserimento di opere d'arte contemporanea nell'area cittadina.

Parallelamente continuerà l'attenzione all'arredo urbano garantendo un coordinamento nell'area cittadina.

Una città sempre più bella
Vogliamo che Torino continui ad essere una città in grado di promuovere politiche sociali moderne. Le azioni dell'Amministrazione saranno rivolte all'obiettivo di rispondere sempre di più ai bisogni di ciascuno, in ogni stagione e condizione della vita: dai bambini - con più asili nido e servizi per l'infanzia - agli anziani - sostenendo l'assistenza e la cura - ai disabili, ai poveri, alle esigenze dei nuovi cittadini, delle famiglie e delle nuove forme di convivenza. Politiche sociali moderne
Una città a misura di cittadino è ovviamente una città in cui ci si deve sentire sicuri. Continueremo quindi a mantenere saldo il controllo del territorio (anche grazie ad un potenziamento degli organici e dei mezzi delle Forze dell'Ordine richiesto al nuovo Governo) e contemporaneamente a lavorare per identificare e rimuovere le cause di degrado urbano e sociale che possono essere terreno fertile per la nascita di situazioni di illegalità. Una città sicura
Le risorse finanziarie e una macchina comunale efficiente e più vicina al cittadino sono condizioni necessarie per raggiungere i traguardi indicati. Ecco perché proseguiremo nel combattere l'evasione fiscale e gestiremo in modo ancora più innovativo il nostro patrimonio in modo da recuperare le risorse necessarie a finanziare i servizi e le manutenzioni ed a ridurre la pressione fiscale, in particolare sulla casa, come abbiamo fatto in questi 5 anni. Lavoreremo inoltre per aumentare la qualità e l'accessibilità dei servizi resi ai cittadini. Una città efficiente e organizzata
Ragionare su scala metropolitana sarà sempre più necessario sia per migliorare i servizi sia per promuovere la crescita del nostro territorio. La strada per raggiungere questo obiettivo è quella già perseguita in questi anni, tesa ad organizzare agenzie di area metropolitana per la programmazione, l'organizzazione, il controllo ed in alcuni casi anche la gestione dei principali servizi per la nostra comunità. Si tratta ora di costruire una sede di governo del Piano Strategico di area metropolitana, che permetta di gestire a questo livello le politiche per la competitività, lo sviluppo economico, la pianificazione territoriale, strategiche per la crescita del nostro territorio. Ragionare su scala metropolitana

SVILUPPO E TRASFORMAZIONI URBANE
 
Nelle economie più avanzate, la frontiera dello sviluppo economico e sociale si basa sulla conoscenza, incorporata nei processi di produzione, e il vantaggio competitivo, che è sempre più legato a idee, innovazione, capacità di applicare nuovi saperi. Torino possiede grandi competenze da giocare in questo scenario, grazie alla sua radice industriale e alla presenza di centri di ricerca, industrie e servizi di eccellenza. Perché Torino diventi una città della conoscenza bisogna investire per innalzare il sapere diffuso nella società locale, allo scopo di arricchire la posizione professionale degli abitanti e migliorare la gamma delle opportunità a loro disposizione. E' necessario ripensare il rapporto tra conoscenza, innovazione e sviluppo industriale. Il sistema industriale e politico si cimenta oggi nel difficile esercizio di dover realizzare congiuntamente e conciliare politiche di sopravvivenza e politiche di sviluppo, orizzonti di breve termine e nuove prospettive. Ciò è possibile solo attraverso un'alleanza salda tra sistema della ricerca e della formazione, istituzioni, industria e società. Torino città della conoscenza
Si tratta di intervenire per potenziare i fattori competitivi del territorio e la dinamicità della città, che è assicurata da diversi fattori in connessione tra loro: le connessioni infrastrutturali, la qualità ambientale, il sistema della formazione e della ricerca, il patrimonio e le attività culturali, la qualità dello spazio urbano. Una città bella, da vivere e da visitare, è una città più attraente per le persone e le imprese, capace di proporsi sulla scena internazionale per i suoi molteplici aspetti, turistici, economici, culturali, di qualità della vita. Potenziare i fattori competitivi del territorio
Grazie alle sue competenze, il Comune di Torino può fare molto per migliorare i fattori localizzativi: innanzitutto può utilizzare la leva della trasformazione urbana e investire per massimizzare la qualità, architettonica, sociale e urbana degli interventi; inoltre, può utilizzare la leva patrimoniale e la leva fiscale e parafiscale per attrarre nuovi investimenti italiani ed esteri. Questo è uno dei compiti che attendono Torino Nuova Economia, la nuova società formata per gestire le aree di Mirafiori insieme a Provincia e Regione, così come la Finanziaria della Città di Torino, destinata a divenire sempre più la società per lo sviluppo del territorio. TNE e FCT
Il Comune, insieme agli altri Enti Locali ed al mondo della ricerca pubblica e privata, può inoltre accompagnare, in un mercato complesso ed altamente competitivo, i processi di innovazione del sistema produttivo, sostenendo i parchi tecnologici ed i distretti.  Sostenere parchi tecnologici e distretti
La Città di Torino crede con forza che per realizzare politiche socio-economiche di successo occorra creare interazioni forti con gli attori coinvolti nel processo di sviluppo, per promuovere le strutture economiche locali, attirare investimenti e creare nuove occasioni produttive. Si tratta in primo luogo di lavorare insieme alla Regione per la riorganizzazione del sistema delle Agenzie Regionali e la revisione degli strumenti finanziari, che devono essere maggiormente finalizzati al sostegno dello sviluppo. Il Comune, attraverso la Finanziaria della Città di Torino, può avere un ruolo sinergico al potenziamento di Finpiemonte in questa direzione, così come contribuire attivamente al progetto regionale di razionalizzazione degli strumenti per l'internazionalizzazione. Sviluppare interazioni forti
Per quanto riguarda i settori di investimento, la scelta dell'Amministrazione è di sostenere la crescita di attività con forti contenuti di ricerca e servizi avanzati - come l'automotive, l'ICT, il design, l'aerospazio, il multimediale e virtuale, le biotecnologie, le tecnologie per l'ambiente, la meccanica strumentale - in grado di rendere concreto il passaggio verso un'economia basata sulla conoscenza. Non si tratta di mantenere il livello di competitività raggiunto, ma di incrementarlo significativamente, per affrontare la sfida della competizione internazionale. I settori di investimento
Nel campo dell'automotive, l'operazione realizzata sulle aree di Mirafiori ben testimonia questa logica: da una parte l'implementazione della linea di produzione della Grande Punto può consentire il rilancio dello stabilimento torinese nel quadro del piano industriale di Fiat, con particolare attenzione allo sviluppo delle produzioni meccaniche ed alla progettazione e produzione di un nuovo motore, dall'altra, le aree acquisite insieme a Provincia e Regione potranno essere riconvertite per destinarle all'insediamento integrato di imprese e di attività di ricerca e formazione nel campo dell'automotive e del design; infine, la nuova società, TNE, si configura come un soggetto in grado di intervenire per supportare il percorso di crescita e innovazione delle PMI del settore. L' operazione Mirafiori
Il recente accordo con il Politecnico ha già individuato l'area di Mirafiori come destinataria del Centro per il Design, sostenuto con finanziamenti europei e per l'ipotesi del Corso di Ingegneria dell'Autoveicolo. Questa è la strada su cui proseguire, in modo da rendere Mirafiori uno dei luoghi della trasformazione innovativa dell'area metropolitana. L'accordo con il Politecnico
Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) rappresentano un altro campo in cui Torino ha carte di eccellenza da giocare, grazie alla presenza di centri di ricerca e formazione tra i più avanzati in Italia. Oltre a partecipare alla Fondazione Torino Wireless, la Pubblica Amministrazione può sostenere la domanda di prodotti e servizi evoluti e l'applicazione delle tecnologie, attraverso l'individuazione di "piattaforme tecnologiche" - che riguardino ad esempio l'infomobilità (persone e merci), la sicurezza, l'assistenza, la sanità e la logistica - attorno alle quali far convergere investimenti pubblici e privati. L' ICT
La Rai, con la sua presenza produttiva, artistica, amministrativa e di ricerca può tornare ad essere un motore trainante nel campo delle telecomunicazioni. Continuiamo ad essere interessati e disponibili a discutere e definire un accordo che, sulla base di un piano industriale compiuto e fatto proprio dagli organi aziendali, preveda il rafforzamento del centro di produzione, la valorizzazione dell'Orchestra Sinfonica e lo sviluppo del centro di ricerca anche in relazione al progetto della 'Cittadella Politecnica' e metta in conto la riorganizzazione dell'attuale assetto immobiliare dell'azienda nella nostra città. La Rai
Il processo di liberalizzazione di mercati ad assetto tradizionalmente monopolistico si riflette in un aumento della concorrenza, a livello nazionale ed europeo, che a sua volta determina una riduzione del livello delle tariffe/prezzi e una contrazione delle quote di mercato detenute dalla singola impresa. Questo nuovo quadro competitivo richiede sostanziali modifiche nella strategia perseguita dalle imprese dei servizi pubblici ed in particolare da quelle possedute dal Comune per le quali si ritiene strategicamente necessario mantenere il controllo pubblico. Per definire tale nuova strategia è pertanto necessaria un'intensa attività di consolidamento, inteso come insieme di misure volte a promuovere la crescita, in termini quantitativi e qualitativi, della solidità strutturale, dell'efficacia dell'azione commerciale, del grado di influenza sul mercato e dunque sul livello dei prezzi. In questo contesto si delinea l'accordo AEM-AMGA come primo tassello di un'operazione che dovrà proseguire mediante l'integrazione con le altre utilities locali. Nell'arco del quinquennio si dovrà affrontare un ulteriore incremento dimensionale attraverso accordi od operazioni di integrazione.  Nuove strategie di sviluppo per le partecipate
Trasformazioni urbane e grandi progetti territoriali  
Torino ha attraversato una fase di grandi trasformazioni urbane, i cui risultati sono in molti casi già evidenti. Grazie ad un complesso lavoro di progettazione e di coordinamento tra gli enti locali e nazionali, gli interventi infrastrutturali sono stati realizzati insieme a operazioni di trasformazione e riqualificazione urbana (è il caso della Spina Centrale e della Metropolitana). Gli interventi olimpici hanno consentito il rinnovamento e il recupero di aree industriali, sportive e commerciali di grande rilevanza (dall'area del Palasport Olimpico e di Piazza d'Armi, all'Oval o al Villaggio Olimpico nell'area degli ex Mercati Generali, solo per fare alcuni esempi) e i progetti di rigenerazione urbana sono stati accompagnati da azioni sul versante sociale e economico (come nelle aree interessate dalle iniziative del Settore Periferie).  
Investiremo per completare questo disegno di rinnovamento urbano, ultimando gli interventi in corso e valorizzandoli in termini di servizi, dotazione di verde, condizioni di sostegno all'abitabilità e all'imprenditorialità, sul modello di quanto sta avvenendo attraverso specifici progetti in Spina 3, mediante la costituzione di appositi comitati con la finalità di accompagnare l'insediamento dei nuovi abitanti curando il tema dei servizi e della qualità della vita nel quartiere, e di Spina 4 con la definizione di un Programma Integrato per lo Sviluppo Locale. Completare il disegno di rinnovamento urbano

La dimensione territoriale di riferimento è quella metropolitana, all'interno della quale, appoggiandosi a un ragionamento strategico complessivo, si possono individuare le aree per nuovi insediamenti produttivi, economici, ma anche formativi, di ricerca e trasferimento tecnologico. Mirafiori, nella prospettiva di valorizzazione della sua vocazione produttiva integrata con la ricerca, è certamente la prima di queste. Altrettanto significativa è l'area della Cittadella Politecnica nella Spina 2, che sarà insieme luogo di apprendimento e di ricerca accademica, di attrazione di investimenti, di trasferimento tecnologico e di valorizzazione del patrimonio culturale e scientifico - attraverso la costruzione della nuova Biblioteca Centrale, il recupero delle OGR e il completamento del Palazzo di Giustizia nell'ex carcere delle "Nuove"-. Da segnalare anche aree più periferiche, come Basse di Stura, in cui la bonifica dei depositi industriali in sponda destra e la chiusura della discarica apriranno possibilità di riqualificazione e valorizzazione e il grande polo logistico nell'area sud ovest di Torino (SITO e Centro Smistamento di Orbassano), in cui favorire l'insediamento di imprese e lo sviluppo di attività e servizi connessi. Vi sono inoltre le aree sottoutilizzate o dismesse tra Torino e Settimo, l'Area Borsetto e le Aree Ex Michelin a Settimo; l'Area del Campo Volo a Collegno, l'Ambito territoriale di trasformazione dell'Aeroporto, l'Area FIAT a Rivalta, solo per citarne alcune.

Si tratta di aree che vanno al di là dei confini di Torino, ma documenti quali il nuovo Piano Strategico e strumenti quali l'Urban Center Metropolitano, recentemente costituito, possono favorire la cooperazione tra i comuni, sostenendo quel approccio integrato che è la condizione per migliorare la competitività e la capacità attrattiva dell'area torinese nel suo complesso.

Le aree di trasformazione nell'area metropolitana

Sempre in questo quadro si inserisce la revisione del Piano Regolatore Generale di Torino, in particolare per quanto riguarda la disciplina delle aree produttive, che deve aprirsi all'insediamento di nuove attività economiche, produttive e di servizi integrati e quella delle aree urbane dense e compatte (le barriere), in cui promuovere, a partire dalla valorizzazione delle risorse locali, i necessari adeguamenti agli standard di vita contemporanei.

La revisione del PRG

Nella stessa ottica si collocano i Programmi Integrati di Sviluppo Locale (PISL) che, proposti e progettati dalla Città coinvolgeranno le Circoscrizioni interessate, le Agenzie di Sviluppo Locale e le associazioni e i comitati-progetto in esse presenti e finanziati con risorse nazionali e regionali, verranno attivati in 4 aree della città: S. Salvario, Falchera, Barriera di Milano-Madonna di Campagna e Regio Parco-Manifattura Tabacchi, intervento, quest'ultimo, specificamente rivolto a trasformare - d'intesa con l'Università - l'area della Manifattura Tabacchi in uno dei poli della formazione d'eccellenza della città.

Essi costituiscono una forma di politica di sviluppo locale orientata alle peculiarità del territorio e finalizzata a promuovere ed implementare sviluppo economico, partecipazione, coesione sociale, innovazione e competitività.

PISL

Ulteriori, complesse operazioni di riuso e riqualificazione urbana sono da considerare prioritarie per aumentare il potenziale della Città: la principale riguarda il completamento del disegno strategico del Passante e della Spina Centrale attraverso la sua estensione all'asse Porta Nuova - Lingotto. Si prevede di ridurre le funzioni ferroviarie, pur mantenendo il ruolo di attestamento nel centro cittadino della stazione di Porta Nuova, per consentire una adeguata valorizzazione urbana in termini di nuove funzioni centrali e di spazi pubblici qualificati.

Il progetto è completato dal trasferimento delle funzioni di servizio dello Scalo Lingotto, dalla ricollocazione della stazione in asse al centro fieristico-congressuale e dall'interramento del tracciato ferroviario fino all'uscita a sud della città, in modo da completare il Viale della Spina e offrire un affaccio qualificato per gli insediamenti del Villaggio Olimpico, delle Dogane e dell'ex Fiat Avio.

L'asse Porta Nuova-Lingotto

Occorre poi valorizzare la vocazione residenziale del centro storico dal punto di vista della residenzialità, sia per aumentare la vitalità di un'area caratterizzata da una qualificata offerta di servizi culturali e di intrattenimento, sia per ridurne la mobilità in ingresso e uscita. Le nuove residenze e i servizi urbani potranno essere ricavati riconvertendo immobili (anche aulici quali la Cavallerizza Reale) occupati prevalentemente da attività terziarie, quest'ultime da ricollocare su aree ad elevata accessibilità col mezzo pubblico, lungo la Spina Centrale e le dorsali della metropolitana.

Valorizzare il centro storico come area residenziale, commerciale e turistica
La sfida del turismo  
In base ai recenti dati sull'affluenza turistica degli ultimi due anni a Torino, possiamo darci un ambizioso obiettivo. Raggiungere i 5 milioni di visitatori annui entro il 2011 (con un forte ulteriore incremento durante il 150° dell'Unità d'Italia) attraverso l'attività di promozione rivolta ai mercati di prossimità e ai nuovi mercati come i Paesi dell'Est e gli Stati Uniti e la disponibilità di collegamenti aerei low cost con le più importanti città europee. Parallelamente Torino dovrà definire la propria identità fieristica valorizzando in primo luogo le aziende del territorio (enogastronomia, design, automotive). 5 milioni di visitatori entro il 2011

Sul fronte congressuale, continueranno le candidature di Torino come sede di incontri internazionali che rappresentano una formidabile risorsa per il riutilizzo degli impianti olimpici e per l'attuale dotazione alberghiera. Per sviluppare ulteriormente il sistema congressuale torinese è fondamentale il nuovo ruolo che gli Enti Locali e la Regione potranno svolgere con l'acquisizione del Centro Congressi Lingotto. Questo anche tenendo conto della possibilità di stringere un'intesa a cui si sta lavorando con Lingotto Fiere per dare vita, attraverso la necessaria collaborazione con i privati, ad un forte centro fieristico congressuale che operi in modo integrato nel mercato internazionale.

Sviluppare il sistema congressuale
Il commercio  
Il mondo del commercio è composto da due anime: i mercati e le attività in sede mobile e i negozi e gli esercizi in sede fissa. Torino ha grandi potenzialità da entrambi i punti di vista.  
L'Amministrazione ha già realizzato nel quinquennio passato molti interventi a sostegno del commercio, settore che ritiene di grande rilevanza economica e sociale. Si tratta ora, di dare completa attuazione al Piano dei Mercati, proseguendo con gli interventi di riqualificazione e di modernizzandone della gestione, attraverso la creazione di una società di gestione in grado di assicurare maggiore efficienza e svolgere azioni di marketing del sistema dei mercati. Piena attuazione del Piano dei Mercati

Ugualmente è necessario predisporre un nuovo Piano del Commercio di area metropolitana, attraverso il coordinamento con i comuni della prima cintura e la concertazione con le associazioni di categoria e le associazioni sindacali.

Tale Piano dovrà assicurare un equilibrio tra gli insediamenti delle grandi strutture commerciali ed il servizio, per un verso diffuso e per altro qualificato, garantito dalla piccola e media distribuzione.

Nuovo Piano del Commercio di area metropolitana
La città di Torino, con Barcellona, Lione, Londra e Budapest, ha fondato l'associazione "Emporion - rete dei mercati europei" al fine di promuovere e valorizzare il ruolo sociale del commercio ambulante. Nel quinquennio si investirà nella sensibilizzazione del ruolo dei mercati e nella costruzione di relazioni con le altre città europee e mediterranee, ampliando l'azione dell'associazione. Valorizzazione del ruolo sociale dei mercati e relazioni internazionali.
Il commercio diffuso innesca importanti relazioni sul territorio, che vanno potenziate, attraverso lo sviluppo del modello dei Centri Commerciali Naturali, la sperimentazione di azioni di coordinamento, ad esempio degli orari dei negozi, e il ruolo delle Associazioni di via. Centri commerciali naturali
In parallelo, si intende investire per sostenere il miglioramento del livello qualitativo dell'inserimento degli esercizi commerciali nello spazio pubblico e per avviare progetti di formazione per i commercianti per sviluppare cultura dell'accoglienza. Tutto questo potrà consentire di proporre il commercio di Torino come elemento di attrazione turistica, attraverso un programma di promozione all'estero dei luoghi del commercio della Città (negozi, mercati, botteghe storiche) e dei prodotti tipici locali. Valorizzare qualità e accoglienza
Si intende proseguire l'opera di razionalizzazione e di miglioramento dell'efficienza della divisione commercio investendo sulle professionalità interne ed incrementando gli organici e le sinergie tra gli uffici. Razionalizzazione della divisione commercio
Torino, tra le prime città in Italia, ha utilizzato il supporto informatico quale strumento per mettere in contatto diretto e rapido il cittadino con la Pubblica Amministrazione. In questo quinquennio si estenderà anche al settore commercio lo strumento dell'e-government, già fruibile su piattaforma Torino Facile e sul sito web della città. E-government nel settore commercio

LAVORO E CAPITALE UMANO
 

Oggi il legame tra lavoro e beni di cittadinanza - tipico della società fordista - si è fortemente indebolito. Situazione che mette alcune categorie di cittadini in una condizione di maggiore rischio di esclusione dall'ambito produttivo e conseguentemente sociale.

E' innanzitutto attraverso la formazione che è possibile coniugare lo sviluppo economico all'inclusione sociale, offrendo ai cittadini più sicurezza e opportunità nel mercato del lavoro. Le politiche della formazione e del lavoro sono state in questi anni parte integrante delle azioni mirate allo sviluppo della città. Dobbiamo tuttavia fare ancora di più promuovendo una cultura di disponibilità al cambiamento nel rapporto tra imprese, istituzioni formative, territorio.

 
Si tratta in primo luogo di completare il piano già avviato con la creazione della Cittadella Politecnica e il decentramento delle Facoltà universitarie e la loro riorganizzazione in poli contraddistinti da omogeneità scientifico-disciplinare: l'area Ex Italgas per le Facoltà di Scienze politiche e sociali, il campus di Grugliasco per le Facoltà scientifiche, il complesso dell'ex IRVE per le Facoltà economiche e l'area della Manifattura Tabacchi in cui è tuttavia ancora necessario definire strumenti di valorizzazione che prevedano il sostegno economico dello Stato. Riorganizzazione in poli universitari omogenei
Grazie anche alla disponibilità di questi nuovi spazi per la formazione accademica, è possibile avviare un progetto concreto per sostenere l'alta formazione, ovvero l'attrazione e formazione di risorse umane qualificate a livello universitario e post-laurea attraverso il rafforzamento delle scuole di dottorato e della formazione post-universitaria e la riconversione dei Villaggi Media olimpici in nuove residenze universitarie. I percorsi formativi di alto livello sono in grado di attivare quei circoli virtuosi di produzione di nuovi saperi e competenze che sono alla base dei differenziali di competitività tra sistemi locali. Sostenere l'alta formazione
Non bisogna guardare solo al segmento alto della filiera formativa: per generare equità sociale e inclusione culturale è necessario potenziare i percorsi formativi di base per tutti i giovani in termini di strutture, servizi e percorsi di formazione in modo da innalzare il livello medio di istruzione della popolazione giovanile. Innalzamento del livello medio di istruzione

In parallelo occorre investire nella formazione lungo il corso della vita per ridurre i rischi della discontinuità professionale e della disoccupazione legata al deterioramento delle competenze. La formazione professionale deve essere considerata uno dei componenti principali dei servizi per l'impiego, in modo da adeguare fabbisogni professionali dei lavoratori e dell'impresa e offerta formativa.

Un interessamento specifico andrà rivolto al settore dell'educazione per gli adulti con l'individuazione di un apposito piano che coordini le competenze attualmente affidate a vari soggetti attuativi e le gestioni pubbliche e private; agendo sulle diverse tipologie (formazione continua e formazione permanente, corsi serali statali degli istituti scolastici, centri territoriali permanenti, corsi professionali delle agenzie regionali, iniziative private di valenza pubblica).

Formazione professionale

Questo significa non solo consolidare i servizi avviati e le esperienze fatte in termini di politiche attive del lavoro (come ad esempio i tirocini di inserimento lavorativo, i servizi di supporto alla ricollocazione, l'accompagnamento al lavoro autonomo e alla creazione di impresa attraverso il microcredito e la clausola di inserimento lavorativo negli appalti comunali), ma soprattutto sviluppare e definire per l'area cittadina un nuovo modello e un sistema flessibile di servizi per il lavoro come i servizi specifici di consulenza professionale e formativa rivolti in particolare, ma non solo, ai lavoratori precari - con attenzione ai giovani, e alle donne - che aiutino a mettere in rete le proprie competenze, facilitino il contatto tra domanda e offerta di lavoro, creino opportunità di transito da un lavoro all'altro. Significa inoltre collaborare con i centri per l'impiego, con il sistema delle imprese e con le parti sociali per valorizzare la cooperazione con le strutture pubbliche al fine di controllare costantemente il mercato del lavoro e le figure professionali utilizzate, in una logica di valorizzazione di forme di lavoro stabile e non precario.

Si lavorerà inoltre per integrare in un circuito virtuoso gli interventi di sostegno al reddito con i programmi del lavoro per le categorie sociali più deboli.

I servizi per il lavoro
Anche attraverso questi modelli di servizi, si opererà per sviluppare la qualificazione dell'immigrazione sia dal punto di vista delle possibilità di crescita culturale e professionale, sia per quanto riguarda l'attenzione alle condizioni materiali di vita. Qualificazione dell'immigrazione

PARI OPPORTUNITÀ

Gli indirizzi comunitari in materia di Pari Opportunità saranno parte integrante delle politiche di questa Amministrazione.

A partire anche da una solida analisi statistica della situazione delle donne e degli uomini nei vari settori della vita, si opererà per poter attuare le azioni rivolte alla realizzazione delle pari opportunità e per favorire il superamento di ogni forma di discriminazione nell'esercizio dei diritti, a partire dalla promozione della salute della donna e dalla definizione di percorsi formativi, di accesso al lavoro, di sviluppo professionale e di imprenditorialità femminili.

A questo scopo sarà importante continuare a sostenere e potenziare progetti specifici come il Coordinamento Cittadino contro la violenza alle donne, l'Osservatorio sulla Salute delle donne ed il Servizio per il superamento delle discriminazioni legate all'orientamento sessuale.

Accanto a questi progetti, saranno sviluppate azioni e collaborazioni intersettoriali e interassessorili, nell'ottica del mainstreaming, cioè della trasversalità delle politiche di genere, ponendosi come obiettivo generale quello di integrare nelle scelte amministrative la consapevolezza di genere. Questa attività ha la possibilità di essere tradotta concretamente nella stesura progressiva del bilancio di genere, sul quale, congiuntamente al bilancio sociale, l'Amministrazione ha iniziato a lavorare, evidenziando le specificità che non emergono dal bilancio tradizionale.

 Pari opportunità

ACCESSIBILITÀ, MOBILITÀ, TRASPORTI
 
La disponibilità di un sistema infrastrutturale efficiente e di politiche per la mobilità strutturate e coerenti è una delle condizioni irrinunciabili per lo sviluppo di ogni sistema urbano.  

Per completare la modernizzazione infrastrutturale del nostro sistema urbano è necessario aumentare l'accessibilità della città e dell'intero sistema Piemonte, migliorando in primo luogo i collegamenti con la Francia, Genova e Milano.

La realizzazione della linea ferroviaria ad alta capacità/alta velocità, risulta pertanto tassello strategico per lo sviluppo del territorio regionale e nazionale.

Sulla base di uno specifico accordo avvenuto a Palazzo Chigi nel dicembre 2005 e firmato anche dalla Città di Torino, è affidato ad un apposito Osservatorio - nel quale sono rappresentate anche le Istituzioni locali (compresi i Comuni e le Comunità Montane della Val di Susa) - il compito di valutare le compatibilità ambientali ed economiche dell'opera. I risultati del lavoro dell'Osservatorio medesimo permetteranno di definire, in rapporto e con il pieno coinvolgimento della popolazione locale, se vi sono ragioni ambientali, trasportistiche o economiche che consiglino una revisione dell'attuale progetto, ovvero il suo superamento, oppure se vi sono le condizioni per avviarne i lavori con le eventuali modifiche suggerite, coniugando in tal modo i diritti locali con gli interessi generali.

La linea ad alta velocità/alta capacità
Alla realizzazione del collegamento Torino-Lione sono collegate importanti progettualità strategiche dell'area torinese. È il caso dell'intervento plurimodale (a tre livelli, ferrovia passeggeri e merci, collegamento autostradale, boulevard urbano) di corso Marche, in grado di garantire il collegamento dell'area logistica a sud di Torino con la Gronda ferroviaria e quindi favorire il trasporto delle merci su ferrovia, l'arrivo dei treni ad Alta velocità nella stazione di Porta Susa, la diminuzione del traffico della tangenziale e la riqualificazione dell'area ovest della città. Senza la realizzazione della linea Torino - Lione e dell'intervento di corso Marche, l'area logistica verrebbe ridotta a pura destinazione di tipo stradale e non sarebbe possibile attuare il Servizio Ferroviario Metropolitano, in grado di divenire una valida alternativa al trasporto su auto nell'area metropolitana. Intervento plurimodale di Corso Marche
Nel contesto della viabilità metropolitana, ribadendo il carattere prioritario dell'asse di corso Marche, siamo interessati a valutare con la Provincia, la Regione e i comuni interessati, i diversi progetti relativi alla realizzazione della tangenziale est sia nell'ipotesi di attraversamento collinare sia come tangenziale urbana lungo l'asse del Po. La tangenziale est
La rete della Metropolitana deve essere completata attraverso l'ultimazione della prima linea nella tratta Porta Nuova - Lingotto (4 km di gallerie e sei stazioni), i prolungamenti della linea a Cascine Vica (Rivoli) e a piazza Bengasi, e la progettazione della seconda, per servire i quadranti sud-ovest e nord della Città (verso Orbassano e verso Nord). La Metropolitana
Entro il 2010 saranno completati i lavori di realizzazione del Passante Ferroviario, nel tratto tra corso Regina Margherita e corso Grosseto, il passaggio sotto la Dora e la realizzazione della Stazione ferroviaria Rebaudengo. Questo permetterà di mettere in funzione il Servizio Ferroviario Metropolitano, utilizzando il Passante anche per gli spostamenti in città e soprattutto per configurare una vera e propria dorsale di trasporto collettivo dell'area vasta. La stazione Rebaudengo sarà anche il luogo di arrivo del collegamento ferroviario tra l'aeroporto e il centro città, la Torino-Ceres: individuato il nuovo tracciato, si svilupperà la progettazione e la realizzazione dell'opera. Passante e
Servizio Ferroviario Metropolitano
La disponibilità di un collegamento rapido con il centro città potrà contribuire allo sviluppo e al potenziamento dell'aeroporto di Caselle, già impegnato in un vasto programma di implementazione del traffico merci e passeggeri e di realizzazione di accordi con altri scali che dovranno essere precisati in un piano industriale di sviluppo da porre alla base del nuovo patto con l'attuale partner privato su ci auguriamo ci possa essere una crescente convergenza di sforzi economici e finanziari da parte dell'intero sistema Piemonte.

 

Potenziare l'aeroporto di Caselle

Per aumentare l'accessibilità dell'area torinese è tuttavia necessario potenziare anche il collegamento con Malpensa in particolare attraverso il ripristino del collegamento ferroviario diretto Torino - Malpensa. Collegamento con Malpensa
Per quanto riguarda la mobilità, il Piano Urbano del Traffico prevede interventi con lo scopo di combattere congestione e inquinamento migliorando così le condizioni di accessibilità nell'area cittadina. Si tratta di realizzare una mobilità sostenibile intervenendo coerentemente sulle diverse componenti della mobilità:

 

Mobilità sostenibile

    -   sulla fluidificazione del traffico con interventi sui nodi di principale criticità (ad esempio piazza Rebaudengo, piazza Derna, l'asse viabile lungo il Po, il completamento del sottopasso di corso Spezia fino a corso Unione Sovietica) con l'obiettivo anche di rispondere alle esigenze e direttive in materia di sicurezza e moderazione della velocità;

 

Viabilità

    -   sul potenziamento e sulla ristrutturazione della rete del trasporto pubblico, per facilitare l'interscambio tra i diversi mezzi di trasporto con l'estensione della rete delle corsie riservate e sulla costruzione di parcheggi, in struttura e pertinenziali, nei principali nodi del traffico.
Trasporto pubblico

L'entrata in funzione della prima tratta della metropolitana e l'ultimazione della Linea 4 e dei parcheggi di interscambio Stura e Caio Mario, a cui dovranno aggiungersi quelli di piazza Bengasi e corso Marche, contribuiscono a diminuire il traffico privato che gravita verso il centro cittadino. Si prevede di sviluppare il servizio delle navette elettriche Star.

Per quanto riguarda l'area centrale, la realizzazione di nuovi parcheggi in struttura ha l'obiettivo di liberare porzioni di spazio pubblico dalla sosta in superficie consentendone la riqualificazione e la pedonalizzazione. Il programma andrà portato avanti sulla base di una sistematica verifica sugli effetti dei parcheggi destinati ad entrare in funzione nei prossimi mesi. Riteniamo oggi prioritari gli interventi sulle aree Solferino - Galileo Ferraris e piazza Arbarello, per restituire ai grandi corsi attualmente occupati dai parcheggi la loro funzione di assi di accessibilità, e l'area del piazzale Aldo Moro a servizio dell'Università e dei luoghi di fruizione culturale e di intrattenimento di quella porzione del centro storico.

 

Parcheggi

Coerentemente con il piano del traffico vigente, continuerà la progressiva pedonalizzazione di aree centrali a vocazione storico-ambientale. Pedonalizzazione di alcune aree centrali
Gli interventi sulla mobilità saranno anche l'occasione per realizzare progetti di riqualificazione ambientale. Alcuni esempi: l'Area Archeologica da poco completata, la piazzetta IV Marzo, l'asse di corso Francia e le tre piazze (Bernini, Rivoli, Massaua), via Lagrange, via Carlo Alberto, via Rossini, via San Secondo, corso Regio Parco, via Vanchiglia, Piazza Statuto, via Borgaro, via Artom, l'asta di via Nizza, di piazza Bengasi, oltre al viale della Spina e in particolare l'area conosciuta come "Clessidra" con il progetto di realizzazione di un nuovo parco urbano.

 

Progetti di riqualificazione ambientale

Proseguirà inoltre l'attuazione del Piano degli Itinerari Ciclabili: per il prossimo quinquennio è previsto lo sviluppo di ulteriori 20-30 km di piste ciclabili rispetto a quelle attualmente esistenti. Tutti i nuovi progetti di riqualificazione (corso Francia, Passante, corso Vittorio) prevedono la realizzazione di piste ciclabili.

Il Piano Urbano del Traffico riconosce la mobilità ciclabile come parte del sistema della mobilità privata in città. A tale proposito prevede di sperimentare forme di intermodalità che consentano anche l'uso di biciclette.

 

Itinerari ciclabili

Tutti i cittadini hanno diritto a poter vivere autonomamente la città: per questo l'Amministrazione assieme alla messa a disposizione di mezzi per la mobilità dei disabili continuerà nel lavoro di realizzazione di percorsi per non vedenti e in quello dell'abbattimento delle barriere architettoniche sul suolo pubblico.

 

Servizi per i disabili

Nell'arco del quinquennio sarà necessario inoltre mettere il GTT in condizioni di affrontare la liberalizzazione del mercato con l'obiettivo da un lato di migliorare e potenziare il servizio di trasporto pubblico della città e dall'altro di valorizzare e non disperdere il patrimonio pubblico di investimenti, garantendo altresì i livelli occupazionali. Per fare questo GTT potrebbe articolare diversamente la gestione delle attività aziendali, con gestioni separate tra l'esercizio del Trasporto Pubblico Locale (TPL, Metrò e ferrovie) e la rete, dentro la quale far confluire le infrastrutture, l'engineering e i parcheggi. Riorganizzazione attività aziendali GTT

LA CULTURA, LA VALORIZZAZIONE DELLA CITTÀ E I GRANDI EVENTI  

Le Olimpiadi hanno rappresentato una straordinaria occasione di rinnovamento del ruolo e dell'immagine di Torino. La conquistata notorietà internazionale di città organizzata, efficiente, ricca di risorse deve essere ora mantenuta in modo da vincere la competizione con altri territori per attrarre grandi eventi, congressi, fiere e per aumentare il numero dei turisti e dei visitatori. L'impegno pertanto è quello di sfruttare pienamente l'eredità olimpica immateriale - il saper fare organizzativo, ma anche la qualità nell'accoglienza - e materiale, attraverso il riutilizzo degli impianti come il Palasport Olimpico destinato a diventare un polo dell'intrattenimento e come l'Oval, che andrà ad integrare l'attività fieristica del Lingotto, oltre al pieno utilizzo dell'aumentata ricettività alberghiera.

In questo senso si orienterà anche l'attività della neo-costituita Fondazione 20 marzo 2006, che vede la partecipazione diretta di questa Amministrazione

 

Valorizzazione dell'eredità olimpica

Abbiamo già definito alcune direttrici principali del costante rinnovo dell'attrattività culturale torinese. Una di queste sarà la creazione dell'asse della cultura in direzione sud che vede il Palazzo a Vela trasformato nel palazzo delle mostre, con particolare attenzione al tema della civiltà egizia, il raddoppio del Museo dell'Automobile, la nuova GAM nell'ex Torino Esposizioni, il riqualificato Borgo Medioevale, l'inserimento del Castello del Valentino nel circuito delle residenze sabaude e il polo museale universitario delle scienze positive. Questo fortissimo asse della cultura dialogherà con il sistema museale centrale - in cui si dovrà lavorare per mettere in rete le diverse componenti - e con il sempre più valorizzato Museo Egizio.

 

Creazione dell'asse della cultura

Grande attenzione verrà data al 'sistema cinema' con l'ampliamento del Museo del Cinema, negli spazi limitrofi sottratti al degrado post-bellico, l'entrata in funzione del Cineporto e la definizione delle condizioni per lo sviluppo del Cineborgo. Sistema Cinema
Sempre per quanto riguarda le arti e lo spettacolo, verrà avviato l'iter necessario per costruire a Torino il primo esperimento in Italia di teatro pubblico 'totale' che gestisca in modo interconnesso la lirica, la musica, la prosa, la danza. In quest'ottica, la nuova biblioteca pubblica sarà realizzata senza gli spazi teatrali originariamente previsti che verranno ritrovati nel complesso del Teatro Nuovo. Teatro pubblico 'totale'
Andrà mantenuto e rafforzato il rapporto con il territorio metropolitano e con le altre Fondazioni Culturali operanti in Città e in Piemonte, sempre mantenendo una particolare attenzione ai livelli di spesa in rapporto alle iniziative che, complessivamente, si intendono finanziare. Si studieranno infine politiche di incentivazione e sviluppo delle iniziative diffuse e operanti nel territorio, con la valorizzazione delle capacità propositive che emergono da più parti e soggetti operanti nel settore della cultura e dello spettacolo. Rafforzamento del rapporto con i soggetti operanti nel settore cultura

Per tutte le città investire sulla cultura e sui grandi eventi diventa un fattore competitivo determinante e quindi condizione per lo sviluppo. Ecco perché ci si adopererà per reperire nuove risorse a favore di questi settori e a lanciare operazioni strutturali a fianco di una programmazione costantemente in crescita per numero di appuntamenti e di partecipanti.

La vitalità mostrata durante i Giochi servirà a sostenere anche la realizzazione di nuovi grandi eventi: dalle tappe più vicine e già acquisite di Torino Capitale Mondiale del Libro e Torino World Design Capital fino al Centocinquantenario dell'Unità d'Italia e alla possibile candidatura ad ospitare l'Expo del 2015.

Cultura e grandi eventi come fattore di attrazione
Vogliamo in un certo senso restare sempre 'città olimpica', l'impegno sarà quello di rendere permanenti le qualità di organizzazione, accoglienza, comunicazione e vivacità che la città ha mostrato al mondo insieme all'impegno e all'entusiasmo dei cittadini. Intendiamo continuare ad ospitare o inventare grandi appuntamenti per un vasto pubblico, rafforzando in questo modo l'identità turistica della città e accelerando il percorso di rinnovamento e di crescita insieme a quello di diversificazione economica dedicando un'attenzione particolare alle aree urbane che non sono state toccate dall'evento olimpico. Obiettivo che deve essere condiviso dagli operatori del settore turistico e culturale e da tutti coloro che sono chiamati a promuovere l'immagine di Torino nel mondo (altre istituzioni, aziende, operatori commerciali) per far avanzare Torino in un quadro internazionale come città in grado di attirare persone, intelligenze, risorse. Rimanere città olimpica

Il centocinquantenario dell'Unità d'Italia può essere visto come una nuova occasione per accelerare e finalizzare processi di trasformazione in atto, per porre la nostra Città all'attenzione nazionale e internazionale per un lungo periodo, per ridare ai torinesi la gioia e l'orgoglio di saper organizzare un grande appuntamento. Vogliamo organizzare una manifestazione che inizi nel giorno in cui l'Italia unita compirà 150 anni e cioè il 17 marzo 2011 e si concluda il 31 gennaio 2012. L'obiettivo è di ospitare durante quel periodo dai sette agli otto milioni di visitatori. Dato il poco tempo a disposizione bisognerà essere capaci di interconnettere realtà già esistenti con realizzazioni nuove che siano però al momento attuale già programmate e, per quanto possibile, già progettate.

L'offerta consisterà in un'ampia rete di luoghi e di appuntamenti - che coinvolgeranno tutta la città - capaci di raccontare la storia dei nostri territori nei secoli precedenti al progetto di unificazione nazionale, durante l'epopea risorgimentale e dopo l'unificazione fino a oggi, guardando infine alle grandi sfide della modernità.

Nel più breve tempo possibile, d'intesa con le altre Istituzioni, definiremo il progetto specifico e le modalità di realizzazione e gestione del medesimo.

I 150 anni dell'Unità d'Italia

AMBIENTE
 
Vogliamo fare di Torino una città di eccellenza non solo nelle infrastrutture e nel modello di sviluppo economico, ma anche nell'attenzione verso i cittadini, la loro salute e la loro qualità di vita. Intendiamo cioè utilizzare le conquiste della modernità per trovare le soluzioni più adatte per migliorare la qualità dell'ambiente in cui viviamo e potenziare le azioni di coinvolgimento e sensibilizzazione della cittadinanza, attraverso iniziative di educazione ambientale, legate in particolare alle politiche energetiche e alla risorsa acqua.  
Per quanto riguarda la tutela degli animali che vivono nella nostra città, sarà data attuazione al Regolamento recentemente approvato; si proseguirà inoltre il programma di controllo della proliferazione delle colonie feline e si avvierà la progettazione di un nuovo Canile Sanitario. Animali in città
Ridurre l'inquinamento  

Il nostro territorio e le città in generale devono affrontare oggi, e sempre di più in futuro, le sfide poste dalla crescente mobilità di persone e merci e dalle esigenze di servizi non solo della popolazione residente ma anche dei cosiddetti city users. Se da una parte ciò è indice di vitalità del territorio e della sua capacità di attrarre, dall'altra porta alcuni svantaggi - fra i quali appunto la maggiore presenza di inquinamento atmosferico ed acustico - a cui bisogna trovare soluzioni.

Il modo migliore - e l'unico possibile al fine di conseguire risultati effettivi e duraturi - è intervenire a livello strutturale, compatibilmente con le risorse disponibili e le sfere di competenza, ragionando in un'ottica di area vasta nella definizione delle misure da attuare, pena la vanificazione degli sforzi.

Intervenire a livello strutturale
Un grande contributo alla riduzione dell'inquinamento atmosferico verrà dall'ampliamento della rete di teleriscaldamento, che raggiungerà entro il 2007, come previsto dai nostri piani di attuazione della rete distributiva, 420.000 cittadini, facendo così di Torino la città più teleriscaldata d'Italia. La stessa rete sarà oggetto di un'iniziativa sperimentale per lo sviluppo del teleraffrescamento, come alternativa all'uso dei condizionatori, fortemente energivori. Un ulteriore sviluppo per completare la rete su tutta la città è previsto negli anni successivi con la costruzione di una nuova centrale in zona nord, che permetta la chiusura di quella ormai obsoleta di Vallette. Ampliamento della rete del
Teleriscaldamento e sviluppo del Teleraffrescamento
Inoltre, sempre sul fronte dell'edilizia privata, ulteriori benefici potranno essere generati dalle nuove norme in materia energetica, introdotte con l'allegato energetico al regolamento edilizio della città, volte all'adozione di azioni di risparmio energetico, quali il maggiore isolamento degli edifici e l'adozione di impianti di riscaldamento più efficienti, e alla conseguente riduzione di emissioni di co2 e di inquinanti. Favorire il risparmio energetico
Per quanto riguarda l'inquinamento da traffico, dato costante dell'inquinamento complessivo, occorrerà potenziare e accelerare i provvedimenti di riduzione delle emissioni del trasporto pubblico e di limitazione e disincentivo dell'uso del mezzo privato, in particolare dei veicoli più inquinanti, oltre agli interventi sulla viabilità rivolti a fluidificare il traffico. In questo senso la metropolitana costituisce una risposta molto importante, la cui efficacia migliorerà con il completamento della prima linea e, in futuro, con la realizzazione della seconda.  
Relativamente al parco mezzi esistente, esso conta oggi 220 tram di cui 55 cityway impiegati sulla linea 4. Per quanto riguarda gli autobus, dei 900 mezzi a disposizione, 300 sono alimentati a gecam (gasolio bianco) e 222 a metano. Ultimato il terzo deposito e trasferiti i fondi promessi da parte del Governo per l'acquisto di altri bus, si potrà arrivare a ben 430 bus a metano, essenziali per percorrere 15 dei 18 milioni di km annui coperti dal servizio. Torino sarà così la città italiana con la più alta percentuale di mezzi pubblici di trasporto ecologici. Più mezzi pubblici 'puliti'
Un'altra grande sfida sarà quella di far incontrare l'esigenza e il diritto della mobilità privata con la volontà condivisa di un ambiente più sano e tranquillo per tutti. Sulla base dell'esperienza maturata, vista la scarsa efficacia - se non dal punto di vista di sensibilizzazione della popolazione a un problema presente e reale - di misure tampone (quali ad esempio le targhe alterne) occorrerà studiare e sperimentare misure alternative, come ad esempio la definizione in via permanente di aree diversificate di utilizzo della città in relazione ai livelli di inquinanti emessi dalle vetture e dai veicoli commerciali e la definizione, con tutti gli attori coinvolti, di un piano di distribuzione delle merci con mezzi ecologici. Verranno mantenute comunque, a scopo educativo e di sensibilizzazione, le domeniche ecologiche così come, in situazioni di effettiva emergenza, il blocco festivo del traffico su tutto il territorio cittadino. Anche per prevenire tali situazioni, valuteremo la possibilità di introdurre agevolazioni tariffarie per favorire l'utilizzo del mezzo pubblico. Nel frattempo si procederà con il potenziamento del controllo elettronico nell'area ZTL attualmente in vigore. La mobilità privata
Per quanto riguarda l'inquinamento elettromagnetico, la Città di Torino approverà il regolamento previsto dalle linee guida della Regione al fine di minimizzare l'esposizione della popolazione e normare l'insediamento urbanistico degli impianti di teleradiocomunicazione. Ridurre
l'inquinamento elettromagnetico
Rifiuti  
Si darà un ulteriore impulso al potenziamento della raccolta differenziata incrementando il numero delle stazioni di conferimento (oggi presenti su quattro circoscrizioni) e proseguendo il piano di estensione della raccolta differenziata porta a porta, secondo le attuali modalità od altri possibili sistemi innovativi che si possano rendere disponibili, valutando la possibilità di utilizzare incentivi e sgravi, in un'ottica premiante per i comportamenti virtuosi del cittadino-utente, con il fine di raggiungere l'obiettivo del 40% almeno. Aumentare la raccolta differenziata
Il termovalorizzatore consentirà, tramite l'incenerimento della frazione di rifiuti non riciclabile, la produzione di energia elettrica e di calore utilizzabili per il teleriscaldamento contribuendo così alla riduzione di inquinamento atmosferico. Inoltre, con il progetto per il trasporto ferroviario al termovalorizzatore - la cui localizzazione è stata individuata nell'area del Gerbido - si potrà ottenere una notevole diminuzione dell'attuale movimentazione dei rifiuti su gomma riducendo ulteriormente l'inquinamento derivante dai mezzi di trasporto. La Città di Torino sarà membro attivo del "Comitato Locale di Controllo", organo permanente istituito per accompagnare l'attività di progettazione, realizzazione e gestione dell'impianto di termovalorizzazione, con particolare riferimento alla ottimale impostazione degli aspetti legati all'ambiente ed alla salute pubblica. Il Termovalorizzatore
Per quanto riguarda la pulizia e il decoro cittadino, dopo l'ottima prova che la città ha saputo dare durante i Giochi Olimpici, continueremo a lavorare per mantenere gli elevati standard raggiunti e se necessario si valuteranno le azioni più opportune per reperire le risorse finanziare per un più intenso impegno in questo senso. In ogni modo, per ottenere risultati sempre migliori, sarà necessaria l'attiva partecipazione dei cittadini e per questo continueremo con le campagne di informazione e sensibilizzazione in particolare nelle scuole. Particolare attenzione verrà posta nella predisposizione di campagne di informazione ai cittadini sulla riduzione, il riuso e il riciclaggio dei rifiuti. Parallelamente continuerà l'attività di controllo e sanzione verso i trasgressori anche attraverso funzionari pubblici addetti a questo compito.  Pulizia e decoro cittadino
Il verde in città  

Proseguirà il progetto "Torino Città d'Acque", che prevede il recupero ambientale di tutte le sponde dei fiumi e la creazione di un percorso che unirà tutti i grandi parchi urbani, formando un complesso di altri 8 milioni di metri quadrati di aree verdi nei prossimi 10 anni. A questo proposito sono in corso di realizzazione i parchi di Spina 3 sulla Dora, del Sangone, di Stura Nord e dell'Arrivore sulla Stura, progetti che dovranno porre fine, con interventi specifici, ad ogni situazione di degrado e di emarginazione che tragga origine dagli insediamenti abusivi lungo gli argini dei fiumi.

Il parco del Valentino sarà oggetto di un progetto specifico di intervento per valorizzarne ulteriormente la bellezza e la fruibilità, anche in occasione delle celebrazioni del centocinquantenario dell'Unità d'Italia.

Verranno inoltre completati i lavori di trasformazione a parco pubblico dell'area della Marmorina, realizzata sul sito della vecchia discarica AMIAT e sarà riattivata la trattativa con il Demanio militare per il completamento del parco di Piazza d'Armi. Per il futuro è prevista la realizzazione del parco fluviale del Fioccardo lungo il Po, la continuazione verso ovest del parco del Sangone e del parco delle Basse di Stura, dopo la conclusione delle bonifiche ambientali già avviate.

Torino Città d'Acque
Si proseguirà con il progetto denominato "Corona Verde" che prevede la realizzazione di una 'corsia verde' attrezzata di collegamento fra le residenze sabaude collocate nella cintura metropolitana e le aree verde regionali ad esse connesse (la Mandria, Avigliana, Rivoli, Stupinigi, Superga). Il progetto 'Corona Verde'
Il patrimonio verde della città verrà ulteriormente arricchito grazie anche ai progetti previsti nelle nuove aree di trasformazione urbana, in primo luogo quelli riguardanti il sistema delle Spine e del Passante Ferroviario. Sarà importante predisporre quindi un Piano del Verde che integri il PRG vigente e definisca le linee guida della futura progettazione di spazi verdi in coordinamento con quanto disposto dal Nuovo Regolamento del Verde Pubblico e Privato. In particolare si procederà ad una classificazione dei parchi e dei giardini individuando preferibilmente per ciascuna di queste aree verdi un unico soggetto a cui attribuire i compiti di cura e gestione. Un Piano del Verde per le nuove aree
Infine si valorizzerà il sistema delle fioriture urbane, ampliato in occasione dell'evento olimpico, che potrà costituire un ulteriore elemento di pregio e di qualità a supporto del nuovo ruolo turistico della città anche in vista dei prossime manifestazioni per il 150° anniversario dell'Unita' d'Italia. Fioriture urbane

UNA CITTÀ APERTA E ACCOGLIENTE
 

Il fenomeno migratorio in Piemonte e a Torino nell'ultimo decennio si è ormai delineato come fenomeno stabile, di lunga durata e prevalentemente urbano. La popolazione immigrata è in maggior parte giovane, ha livelli di scolarità medio-alti (la fascia di età più rappresentata è quella dai 26 a 40 anni) ed è diffusa in tutto il territorio cittadino, inserita prevalentemente nell'industria manifatturiera, nell'edilizia o nei servizi alle persone. Gli immigrati dunque partecipano e contribuiscono all'economia formale ed informale della città.

Certo sono presenti fenomeni di emarginazione sociale, sacche di esclusione, di povertà e devianza criminale che naturalmente devono essere affrontate con tutti gli strumenti a disposizione delle istituzioni locali, ma appaiono sempre con maggior forza cittadini che chiedono cittadinanza e processi di inclusione, persone che si sentono risorsa, gruppi che vogliono affermare diritti e opportunità.

Verrà curato il ruolo del sistema educativo e di istruzione comunale in relazione alle varie competenze per interventi di orientamento, inserimento e qualificazione dei giovani immigrati, con la definizione concertata con gli ambiti scolastici e le loro diverse iniziative.

Il fenomeno immigratorio a Torino

Il fenomeno migratorio a Torino dunque ha perso da tempo i caratteri dell'estemporaneità o di una provvisoria criticità: è necessario perciò uscire da una fase "emergenziale" e lavorare affinché i servizi e le politiche ordinarie si attrezzino per rispondere ai bisogni e alle domande di un'utenza che è già cambiata e cambierà sempre di più e che ha visto un rapido depauperamento del patrimonio di salute tra le popolazioni dei migranti.

L'Amministrazione quindi ha deciso di costituire un assessorato con specifica delega al coordinamento delle politiche di integrazione dei nuovi cittadini, considerando essenziale contribuire a rendere sistematico, complementare ed integrato l'insieme delle iniziative, dei servizi e dei progetti già in atto o da promuovere, che rispondono a politiche specifiche ma che saranno messe in rete e potenziate.

Questo significa rispondere ai bisogni, alle esigenze e alle domande di servizi che i cittadini stranieri pongono nel momento in cui il loro progetto di vita, e quello dei loro nuclei di riferimento, diventa un progetto di appartenenza ad un territorio, ad una comunità, ad un contesto sociale come quello della città di Torino. Nel contempo il coordinamento con altre competenze e specificità parte dal presupposto che gli immigrati sono innanzitutto cittadini, che vivono, fruiscono, abitano Torino, per i quali la città investe con politiche di promozione di cittadinanza ed inclusione, senza segmentarli e circoscrivere l'azione in un ambito specifico e stigmatizzante.

Alle politiche di prima accoglienza dei decenni passati quindi, si devono affiancare e consolidare politiche che affrontino con forza la necessità di articolare, differenziare, sostenere e promuovere processi di inclusione sociale, di lotta alla discriminazione e di accesso ai servizi, di superamento delle barriere culturali, sociali ed economiche che ancora oggi limitano, emarginano e ghettizzano la maggior parte della popolazione straniera. La sfida dell'integrazione, nello stesso prioritario interesse degli immigrati che vogliono lavorare e migliorare la propria vita qui a Torino, richiede dunque più che mai che crescenti diritti di cittadinanza, compreso il diritto di voto amministrativo e pieno rispetto di regole, consuetudini e comportamenti della nostra comunità marcino di pari passo.

Questo anche riconoscendo fino in fondo il principio di sussidiarietà nelle competenze e negli approcci e favorendo politiche di welfare di comunità che vedono altre istituzioni e il terzo settore come interlocutori privilegiati.

Dalla fase emergenziale alle politiche di integrazione
Una politica per l'immigrazione deve inoltre comprendere anche norme, quali quelle sull'espulsione, che dovranno essere riviste e definite a livello nazionale. Per parte nostra riteniamo interessante lavorare alla costruzione di centri di servizi per l'immigrazione che comprendano al loro interno sia funzioni di accoglienza e di accesso ai diritti di cittadinanza sia funzioni di controllo e allontanamento, superando così i Centri di Permanenza Temporanea nella loro attuale configurazione. Centri di servizi per l'immigrazione

LA QUALITÀ DELLA VITA
 
Pensare ad una città sana significa pensare non solo ad una realtà in cui si è in grado di curare le patologie, ma anche ad una comunità in cui sono presenti le condizioni per soddisfare tutte le esigenze che ne determinano lo stato di salute fisica e psicologica. Significa superare - nella definizione di azioni e ambiti di intervento - l'approccio meramente assistenziale per assumere una prospettiva che metta in primo piano la prevenzione e la promozione della salute, in coerenza con le indicazioni e le metodologie dell'OMS e delle relative reti.

 

Vivere in una città sana

Per dare risposte adeguate alla complessità del contesto urbano è indispensabile puntare su un modello di welfare di sistema, cioè far lavorare in rete i vari attori locali ricercando una sintesi tra sussidiarietà verticale e sussidiarietà orizzontale attraverso strumenti di programmazione partecipata. A tale proposito proponiamo il Piano Regolatore Sociale come strumento di regolazione dei servizi alla persona e delle strategie mirate a ridurre le condizioni di svantaggio e deprivazione sociale e le disuguaglianze nell'ambito della salute. Tale percorso di programmazione partecipata interassessorile ed intersettoriale, il coordinamento delle relazioni con aziende sanitarie, il riconoscimento dell'apporto dei singoli e delle reti solidaristiche, la valorizzazione del volontariato, la facilitazione delle iniziative delle organizzazioni del terzo settore e private, le sinergie tra enti, costituiscono l'ambito entro il quale vogliamo costruire lo sviluppo della specifica rete dei servizi socio-assistenziali e socio sanitari affinché possano essere garantiti veri e propri diritti di cittadinanza. Il Piano Regolatore Sociale
In questo processo sempre maggiore sarà l'attenzione al coinvolgimento dei cittadini, incentivando la loro partecipazione nella gestione del disagio e favorendo la loro conoscenza - attraverso opportuna attività di informazione - dei metodi e possibilità di prevenzione e cura messi a disposizione. Coinvolgere i cittadini
Per quanto riguarda le politiche socio-assistenziali, l'attenzione sarà ancora posta all'applicazione dei nuovi criteri di accesso ai servizi sociali, pensando ad una compartecipazione dei cittadini nell'erogazione di questi anche attraverso il coinvolgimento di organismi senza scopo di lucro e delle diverse forme di terzo settore così da migliorare la rete della solidarietà, il lavoro di comunità e gli interventi istituzionali. Nuovi criteri di accesso ai servizi sociali
Questa Amministrazione opererà anche negli anni futuri per rendere Torino sempre di più una città-comunità solidale e attenta ai più deboli. Proseguiremo nel lavoro per contrastare le situazioni di povertà, sia quella estrema sia quella legata a concittadini che vivono al limite della miseria e che vengono definiti i "nuovi poveri", cosi' come continueremo il lavoro di sostegno per le famiglie che si trovano in situazioni di disagio attraverso gli affidamenti familiari e il prezioso lavoro di prevenzione, tutela e difesa dei minori e delle donne maltrattati o vittime di abusi e violenze anche attraverso centri di riferimento socio-sanitari e sostegno ai progetti di autonomia. Attenzione si soggetti più deboli

Continueranno inoltre i programmi rivolti al sostegno e all'assistenza degli anziani dove specifico rilievo assumerà il supporto alle responsabilità familiari e il riconoscimento del lavoro di cura svolto.

Non dobbiamo dimenticare comunque che l'anziano bisognoso di cure rappresenta solamente una parte della realtà della nostra società. Gli anziani infatti sono anche soggetti attivi in grado di dare il loro contributo tanto dal punto di vista sociale (volontariato, aiuto alle famiglie dei figli), quanto da quello delle iniziative culturali, ludiche e di cittadinanza che promuovono e a cui partecipano. Siamo di fronte ad una risorsa che dobbiamo ulteriormente valorizzare e a cui vogliamo dare maggiore possibilità di espressione per portare positivi stimoli alla nostra comunità.

Curare e valorizzare gli anziani
Questo vale anche per i disabili. Ecco perché oltre a confermare i servizi di assistenza e di cura, gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, le attività e i servizi per promuovere il loro diritto alla mobilità (percorsi specifici, servizi di bus e taxi) e il sostegno alle loro famiglie, continueremo a lavorare affinché sia possibile un loro inserimento attivo nella nostra comunità attraverso la scuola, le iniziative sul territorio e il coordinamento con i soggetti del terzo settore. Servizi e opportunità per i disabili
Non potrà mancare, nella definizione di una società che vuole crescere grazie all'apporto di nuove energie, un intenso supporto alla famiglia, valorizzandone le responsabilità con attività di sostegno genitoriale a partire dal primo anno di vita del bambino, incentivando i percorsi volti al riconoscimento del costo economico dei figli e facilitando la conciliazione della cura dei figli con le esigenze lavorative. Valorizzare e sostenere la famiglia
Grande attenzione sarà data inoltre alle nuove forme di convivenza sempre più presenti nella società contemporanea. E' nostra intenzione impegnarci per garantire loro l'accesso ai diritti di cittadinanza fondamentali. Attenzione alle nuove forme di convivenza
Relativamente alle nuove famiglie di origine straniera, proseguiremo il lavoro per favorire una coesione sociale che preveda una giusta e proficua integrazione con particolare riguardo alla situazione dei minori stranieri che giungono a Torino non accompagnati, assicurando loro accoglienza e protezione e valutando la possibilità di ricongiungimento con le famiglie d'origine mediante progetti di rimpatrio assistito. Minori stranieri

Si intende portare avanti il progetto del Parco Torinese della Salute e della Scienza all'interno del quale collocare un nuovo presidio ospedaliero, che potrebbe assorbire in tutto o in parte le attività dell'Ospedale Molinette, a seconda di quanto previsto dal Piano Socio Sanitario Regionale e accogliere attività legate alla ricerca, alla formazione e all'innovazione in campo sanitario. Si tratta di una prospettiva da considerare strategica a livello metropolitano, per le connessioni con le scelte di natura territoriale, insediativa e infrastrutturale e per le potenzialità che un progetto complesso come questo può dimostrare sia per quanto riguarda la riorganizzazione della rete dei servizi sanitari dell'area metropolitana sia - e soprattutto - perché risponde all'esigenza di collegare l'attività sanitaria con la ricerca di base e applicata e di favorire l'attrazione di investimenti e la creazione di impresa nel campo dell'innovazione e in quello sanitario.

Le politiche di integrazione socio-sanitaria e di promozione della salute nonché il rilancio della Conferenza Sanitaria Cittadina e dell'organismo di coordinamento rafforzeranno il ruolo di programmazione, indirizzo e valutazione sull'offerta dei servizi e sulla loro rispondenza ai bisogni di salute dei cittadini.

Parco Torinese della Salute e della Scienza
Puntare alla qualità della vita urbana  
Affrontare il problema della qualità della vita urbana significa - come abbiamo fatto finora - integrare interventi di tipo fisico (urbanistico ed edilizio), sociale ed economico, partendo dalle potenzialità e risorse già presenti negli ambiti territoriali coinvolti, rafforzando elementi di centralità in ambiti periferici nell'ottica di una città policentrica. Significa inoltre investire nella qualità degli spazi e delle attrezzature pubbliche e collettive e nella loro fruibilità da parte di tutti i cittadini. Il lavoro sulle periferie ad esempio ha portato a significativi risultati: ha permesso infatti di arrestare il degrado fisico e sociale invertendo una tendenza anche demografica verso l'abbandono e l'isolamento. Esempi significativi sono la riqualificazione delle piazze Livio Bianco a Mirafiori Nord e Montale nel quartiere Vallette o l'abbattimento delle Torri di via Artom. Ora si tratta di proseguire la strada intrapresa, rafforzando le potenzialità e gli elementi di sviluppo propri delle diverse aree della città.  
Nei prossimi cinque anni le politiche per la casa punteranno a divenire politiche dell'abitare, con al centro la qualità dell'abitazione, del sistema di relazioni sociali, dei servizi di prossimità, dei legami con il quartiere, con il territorio e con le istituzioni. Verso una 'politica dell'abitare'
La cura verso la dimensione sociale dell'abitare sarà evidenziata anche nelle politiche dell'assegnazione degli alloggi E.R.P. - aumentati di altre 550 unità grazie all'eredità olimpica - con le quali si cercherà di favorire il necessario mix sociale. Particolare attenzione sarà riservata ai giovani e alle giovani coppie favorendo così l'equilibrio tra generazioni nei quartieri sempre più popolati da ultrasessantacinquenni. Favorire il mix sociale
La necessaria programmazione regionale, per dare una risposta al fabbisogno, porterà all'approvazione di un "Piano comunale per la casa", volto, anche in concorso con l'ATC, ad incrementare il patrimonio abitativo pubblico ed offrire alloggi a canone calmierato. Il Piano comunale per la casa
L'attuazione dei programmi per la casa richiederà il concorso anche di risorse private, che potranno partecipare alle iniziative di rigenerazione urbana e di incremento del patrimonio in locazione, anche attraverso la riqualificazione di stabili da destinare all'affitto. Dall'attuazione del piano vendite si ricaveranno le maggiori risorse per il potenziamento delle attività di manutenzione straordinaria e recupero di edilizia pubblica. Riqualificazione degli stabili
L'aumento di chi ha visto peggiorare sensibilmente la sua condizione di vita richiede un potenziamento delle iniziative per quelle fasce di persone in condizioni di avere troppo reddito per la casa popolare, ma poco per un affitto di mercato; in tale senso affitti convenzionati e sostegno al pagamento del canone dei ceti deboli saranno le politiche prioritarie che continueremo a seguire. Aiuto alle fasce deboli
Lo sport e il tempo libero  
La possibilità di praticare sport assume una grande importanza come fattore di aggregazione, crescita e benessere per i tutti i cittadini. Anche grazie alle Olimpiadi, molto è stato fatto nell'ultimo quinquennio per ampliare e valorizzare l'offerta sportiva: oggi i torinesi possono disporre di 28 grandi impianti cittadini (dai Palazzi dello Sport alle piscine, alle palestre polivalenti, agli impianti di base) e di 191 impianti di circoscrizione. I diversi programmi attivati con la collaborazione di 22 federazioni sportive coinvolgono ogni anno circa 40.000 studenti delle scuole cittadine. L'obiettivo per il futuro è aumentare la pratica sportiva a partire dall'età scolare - con una continua collaborazione fra la Città, le istituzioni scolastiche, gli enti di promozione sportiva, le società che operano in campo agonistico - proseguendo con progetti di avvicinamento alle varie discipline sportive e attivando lo sport per tutti con particolare attenzione alle fasce degli under 15 e over 60. Promuovere la pratica sportiva
Come hanno dimostrato i Giochi Olimpici Invernali, lo sport può essere il volano per una forte attrazione per il turismo. L'Amministrazione intende così, sfruttando l'entusiasmo e l'interesse ancora vivo nel tessuto cittadino, proporre vari importanti eventi di richiamo anche internazionale. Sono già in programma numerosi appuntamenti - i campionati mondiali di Scherma, di Nuoto Pinnato, le Universiadi, i campionati europei di Ginnastica Ritmica e i campionati europei di Atletica Indoor - e ne verranno aggiunti altri in futuro. Sport e grandi eventi sportivi come fattore di attrazione turistica
Si attueranno le iniziative più idonee affinché i grandi eventi cittadini - fra cui il Carnevale e la Festa patronale di San Giovanni - superino i confini cittadini, assumendo portata e importanza a carattere nazionale, senza dimenticare la realtà multietnica presente sul territorio cittadino. Iniziative per il tempo libero
Proseguiranno iniziative a favore dei cittadini "over 60", categoria sempre più in grado e desiderosa di mantenersi attiva ed in buona salute, dando anche ampia attuazione al nuovo progetto "Pass 60" che offre opportunità varie, sportive e culturali, ai torinesi che compiono 60 anni a partire dal 2006. Proposte al mondo degli "over 60"
Nella gestione delle attività di spettacolo viaggiante, dopo avere attuato la risistemazione degli operatori presenti su piazza d'Armi in altri siti idonei, si proseguirà nel continuo adeguamento alle varie norme dettate sia dalle leggi che dai regolamenti

 

Attività di spettacolo viaggiante

Terminati gli sforzi olimpici, sono previsti in ambito sportivo molti ed importanti interventi di investimento fra cui in particolare:
-   la ristrutturazione dello Stadio Comunale, per adeguarlo a tutta le recente normativa UEFA;
-   la ricostruzione dello Stadio Filadelfia, ritornato nella disponibilità della Città;
-   la realizzazione, una per ogni Circoscrizione, di grandi palestre polifunzionali;
-   la ristrutturazione e messa a norma, predisponendo un accurato piano per la chiusura, delle piscine cittadine, per renderle tecnologicamente all'avanguardia, così come la rinata Piscina "Monumentale";
-   la realizzazione di un nuovo impianto sportivo nell'area dell'ex Bacigalupo, dedicato alle attività sportive per disabili e per il recupero funzionale dei dimessi dal limitrofo Ospedale Cto;
-   la prosecuzione della manutenzione straordinaria dell'impiantistica sportiva cittadina.
Gli Investimenti in ambito sportivo

I CITTADINI DI DOMANI
 

Bambini e ragazzi sono il futuro della città, l'energia nuova che concorre al cambiamento della nostra società.

Non esiste una città che si migliora senza giovani cittadini che crescono istruiti e sicuri, liberi di sviluppare idee che diventano progetti.

I giovani devono avere accesso alla conoscenza e all'applicazione di nuovi saperi per essere cittadini consapevoli e partecipi.

Questa Amministrazione vuole fornire un aiuto a chi, per condizioni personali e familiari, si trova in situazioni di disagio e allo stesso tempo anche incoraggiare l'iniziativa e la creatività proprie di queste fasce di età, la presa di responsabilità nella vita comune e la partecipazione attiva nelle istituzioni.

La Città si doterà di strumenti che consentano di razionalizzare e finalizzare gli interventi a favore dell'infanzia, anche attraverso l'adozione di un vero e proprio Piano regolatore per l'Infanzia e dell'Adolescenza che riunisca in un'unica cornice d'indirizzo ed in una comune cabina di regia le azioni dei vari settori dell'Amministrazione che a diverso titolo intervengono su tali ambiti.

La sfida è quindi quella di un investimento sul sapere e sulla conoscenza su un percorso di educazione lungo tutto l'arco della vita connotato quale primo ed essenziale diritto di cittadinanza.

Un percorso educativo che inizia con e nell'asilo nido, di cui deve essere potenziata e incentivata l'offerta pubblica, valorizzata la prevalente funzione educativa, attraverso un ruolo attivo di governance e di promozione dell'eccellenza educativa svolto dal Comune nei confronti del complesso dell'offerta presente sul territorio.

Torino dispone di un sistema comunale di servizi per la prima infanzia, imperniato sul ruolo centrale e prioritario dei nidi, di assoluta eccellenza qualitativa, che l'Amministrazione si impegna a valorizzare e potenziare:
-   aumentando in modo significativo il numero di posti nido offerti, con l'obiettivo di ridurre drasticamente, nell'arco del mandato, gli attuali livelli espressi dalle liste d'attesa;
-   riunendo in un sistema integrato di garanzia degli standard qualitativi e delle pari opportunità nell'accesso ai servizi l'offerta complessivamente presente sul territorio comunale. Potenziando i servizi integrativi al nido, che si sono dimostrati capaci di dare risposte alla domanda di flessibilità oraria e prossimità territoriale.

 

Il fondamentale impegno di garantire il diritto all'educazione e all'istruzione verrà mantenuto sostenendo le famiglie nei compiti di cura anche aumentando la disponibilità di posti negli asili d'infanzia con la realizzazione da qui al 2011 di 11 nuovi asili (contribuendo così ad una notevole riduzione delle liste di attesa).

Entro l'anno 2007 sono previste quattro nuove realizzazioni - il raddoppio del nido in piazza Cavour, il nido e spazio gioco corso Mariani, il nido in via Principe Amedeo, e il nido in via Ada Negri, con 65 posti in concessione di cui 11 a costo zero - per un totale di 275 posti. A questi si possono aggiungere 24 posti del micronido aziendale del Comune da aprire in via Bazzi, 4. Entro il 2011 sono previste nuove realizzazioni in via Bellezia, in via Banfo/via Cervino, in via Giacomo Dina, nell'area ex Venchi Unica, nell'area ex Lancia, in via Bixio per complessivi 410 posti.

Inoltre due micronidi: in via Vespucci in occasione della ristrutturazione del Denis (24 posti) e in via Pietro Giuria a seguito dell'acquisizione del terreno demaniale (24 posti).

L'incremento abitativo in Spina 3 costituirà oggetto di particolare attenzione. E' all'esame la possibilità di realizzare entro l'anno un nido da 50 posti situato al piano terra di due fabbricati ex villaggio olimpico, a cura della società incaricata della conversione.

Proseguiranno gli interventi integrativi dell'offerta educativa già in corso, con il progetto 'Un anno per crescere insieme', la rete dei micronidi familiari, il convenzionamento con nidi privati e i Punti Famiglia.

Asili nido

Quanto alle scuole dell'infanzia, ribadita lo necessità che lo Stato provveda con maggiori risorse di personale anche per Torino a questa sua competenza, si prevedono nei prossimi anni nuove realizzazioni nelle aree ex Incet e nella Spina 3, per complessive sei nuove sezioni. Interventi di demolizione-costruzione saranno invece attuati nei plessi di via Thures e via P. Giuria e di ristrutturazione della Cartiera San Cesareo.

Per le scuole dell'infanzia comunali, saranno garantite le risorse necessarie per la copertura dell'organico ordinario e per le sostituzioni, assicurando le compresenze, condizione indispensabile per la qualità del servizio.

Sul versante regolamentare, sarà affrontata con metodologia di trasparenza e di partecipazione, la revisione dei Regolamenti nidi e materne, onde aggiornare sulla base dell'esperienza i criteri di accesso alle graduatorie e i relativi punteggi; saranno inoltre oggetto di revisione l'organizzazione dei nidi e l'attuale strutturazione in tempo breve e tempo lungo.

Sarà sottoposto a revisione anche il Regolamento per l'autorizzazione all'apertura di nidi privati soprattutto per una più puntuale indicazione dei requisiti di qualità.

Scuole dell'infanzia
Per quanto riguarda le competenze del Comune verso la scuola dell'obbligo - strutture e dimensionamento, assistenza specialistica, manutenzione e attrezzature, sicurezza, telefonia, mense, buoni libro, etc. - e gli oneri che ne derivano, ci si propone la predisposizione di un protocollo generale che veda le istituzioni scolastiche partecipare a scelte e procedure condivise in un contesto di risorse limitate che devono essere utilizzate con la massima efficienza ed efficacia. Scuole dell'obbligo

Dal punto di vista dell'aspetto formativo, si opererà per favorire l'orientamento della scelta scolastica in tutti i momenti di transizione, per combattere l'abbandono scolastico e favorire l'integrazione dei migranti e valorizzare la professionalità e la formazione del personale educativo.

Per le attività di integrazione dell'offerta educativa (Crescere in città, Estate ragazzi, etc.), che da anni caratterizzano la qualità delle scuole pubbliche torinesi, lavoreremo per potenziare le risorse per rispondere in modo adeguato alle esigenze dei ragazzi e delle famiglie.

Formazione scolastica ed extra-scolastica
Fuori dalla scuola, far diventare la capacità di innovare dei giovani una vera prospettiva per il futuro, personale e dell'intera città, significherà dare ancora di più spazio al confronto nei "presidi di socialità" - dai circoli agli oratori, dai centri giovanili To & Tu alle realtà di circoscrizione -, inventare nuovi luoghi e occasioni di incontro, sostenere i progetti di imprenditoria giovanile (continuando ad esempio l'esperienza di 'Giovani & Idee') e l'orientamento professionale. Con queste iniziative vogliamo accompagnare i cittadini di domani già oggi in tutte le fasi della loro crescita. Spazi di confronto e crescita

SICUREZZA
 
La sicurezza e la legalità sono diritti di cittadinanza fondamentali e una delle condizioni base di vivibilità di una città.  

Dobbiamo tenere presente tuttavia che parlare di sicurezza significa parlare di un insieme di elementi che comprende sia fattori concreti come il rispetto della legalità e delle regole sia aspetti psicologici e ambientali che influiscono sulla percezione dei cittadini.

Spesso realtà e percezione non coincidono e tendenzialmente è più facile che dilaghi un senso di insicurezza anche se non è supportato da dati oggettivi. Per questo è importante mantenere un contatto constante, comunicativo e informativo, con i cittadini affinché si sentano ascoltati, compresi e protetti proprio dall'istituzione che loro sentono come più vicina contribuendo così a diminuire il senso di pericolo e solitudine che genera insicurezza.

Contrastare il senso di insicurezza

Vogliamo quindi aumentare la nostra capacità di ascolto verso le istanze dei cittadini per farcene interpreti presso le sedi più opportune, coordinando e indirizzando l'azione dei soggetti che meglio possono garantire un'efficace risposta ai loro bisogni, dalle Forze dell'Ordine alle altre istituzioni del territorio.

In questo contesto si lavorerà per dare ampia attuazione al progetto del Vigile di Prossimità.

Vigile di prossimità

Garantire la tutela della sicurezza pubblica significa continuare ad agire sulla base di un approccio integrato: vuol dire sì contrasto della criminalità, ma anche cercare di capire cosa sta alla base di questi fenomeni e intervenire sulle cause, cercando di distinguere fra ciò che necessita risposte sul terreno dell'ordine pubblico e quello che richiede risposte di altro genere.

Diventano tutela della sicurezza quindi non solo la lotta alla criminalità, all'illegalità (anche legata allo spaccio di sostanze stupefacenti), ma anche azioni di tipo sociale, culturale, educativo e urbanistico, finalizzate a contrastare il disagio, il degrado e l'emarginazione. Per favorire una convivenza civile che tuteli la sicurezza e la dignità di cittadini italiani e stranieri ed al contempo contribuisca ad evitare che l'emarginazione sociale diventi devianza - in particolare per quanto riguarda la delinquenza minorile difficilmente gestibile soprattutto giuridicamente-, seguiteremo ad agire non solo sul piano dell'ordine pubblico, ma anche sul tessuto sociale, sull'integrazione e sull'accoglienza. 

Agire sulla base di un approccio integrato

Continueremo a lavorare avendo in mente un disegno complessivo in cui qualità della vita, qualità urbana e sicurezza si intrecciano strettamente, attraverso il coinvolgimento, volta per volta, di diversi settori dell'Amministrazione - dai servizi sociali ai servizi educativi, dai servizi culturali al settore periferie - e delle Forze dell'Ordine in progetti ed azioni specifici che complessivamente contribuiscano a contrastare il crimine e a prevenire le condizioni che possono favorire lo sviluppo dell'illegalità nelle diverse fasce sociali e generazionali.

In questi anni la collaborazione con il Prefetto e con tutte le Forze dell'Ordine è stata molto stretta e proficua: continueremo a lavorare su questa strada attraverso il lavoro del Comitato per la Sicurezza ed il Tavolo Tecnico ed al tempo stesso ci impegneremo presso il Governo per potenziare organici e mezzi che rappresentano il vero limite nel quotidiano impegno operativo delle forze dell'ordine.

Collaborazione e coordinamento con le Forze dell'Ordine
Il Settore della Protezione Civile seguiterà ad operare in costante rapporto di collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale e con le Organizzazioni di Volontariato, con l'ausilio del servizio di economato e di assistenza sociale, nonché con l'intervento di ogni altro settore comunale di volta in volta competente al fine di garantire la previsione e prevenzione degli eventi calamitosi e il più tempestivo soccorso in emergenza della popolazione colpita dalle eventuali calamità naturali o antropiche. Continuerà a fornire occasioni concrete per il miglioramento e la preparazione tecnica dei volontari impegnati nella Sezione medesima, mediante lo svolgimento di pratiche addestrative e di ogni altra attività, ivi incluse quelle di formazione, aggiornamento e specializzazione atta a conseguire un miglioramento qualitativo ed una maggiore efficacia delle attività espletate. Si proseguirà inoltre nell'attività diffusione di una "cultura di protezione civile" anche con iniziative presso le scuole. Protezione Civile

UN'ORGANIZZAZIONE EFFICIENTE AL SERVIZIO DEI CITTADINI
 
Le competenze dell'amministrazione locale aumentano insieme alle attese dei cittadini per servizi sempre più efficienti, organizzati e rapidi. Il reperimento delle risorse finanziarie rappresenta quindi un nodo cruciale per adempiere ai compiti e soddisfare i bisogni, soprattutto in un momento come quello attuale in cui la criticità della finanza pubblica impone scelte di razionalizzazione e di risparmio. Equilibrio nella gestione del bilancio e un'attenta programmazione permetteranno di fronteggiare le sfide presenti e future. Bilancio e risorse

Rimane fermo l'obiettivo di conferire la massima equità al sistema tributario e ridurre la pressione fiscale in particolare per quanto riguarda la prima casa con una diversificazione della tassazione e delle esenzioni in base al reddito e alla tipologia del patrimonio e l'impegno in un' azione di recupero dell'evasione.

Oltre a ciò si dovranno mettere in campo provvedimenti strutturali per garantire al Comune la capacità di mantenere inalterati gli attuali servizi e gli interventi per lo sviluppo della città.

Equità fiscale
L'operazione dovrà prevedere una gestione innovativa del patrimonio con la costituzione di una società, interamente posseduta dal Comune, a cui conferire una rilevante parte del patrimonio immobiliare della città, al fine della necessaria valorizzazione ed eventuale alienazione, affidando alla stessa anche la gestione tecnica e amministrativa del patrimonio medesimo.
vedesi deliberazione Consiglio Comunale 18 giugno 2007 (mecc. 2007 01474/008)
Gestione innovativa del patrimonio immobiliare
La 'macchina comunale' è dotata di eccellenti professionalità che in particolare nei momenti di emergenza e nelle sfide dei grandi progetti sanno dare sicura prova di sé unendosi a doti di impegno e dedizione diffusi a tutti i livelli del personale, dai dirigenti agli operativi. Le recenti Olimpiadi e Paralimpiadi sono solo l'ultima dimostrazione di questa affermazione. Nell'ordinaria amministrazione non sempre queste caratteristiche emergono come dovrebbero e potrebbero, complice un'organizzazione ancora eccessivamente piramidale, troppo allungata nella catena delle responsabilità decisionali, del controllo e dell'operatività. Avvicinare il più possibile questi strati lavorativi all'erogazione del servizio e quindi all'utenza, dovrà essere il compito della Direzione Generale comunale da avvicinare anch'essa ulteriormente alle sedi politiche decisionali dell'Amministrazione. Migliorare la gestione ordinaria
Le sfide che abbiamo di fronte per contribuire allo sviluppo del nostro territorio, sempre tenendo presente i temi della sostenibilità finanziaria e della condivisione delle responsabilità, prevedono una interdipendenza tra aree di policy. Dovremo quindi immaginare un'organizzazione di lavoro improntata sulla collaborazione fra le diverse aree riferite agli obiettivi strategici anziché su procedure gerarchizzate. Interdipendenza tra aree di policy
Anche le risorse umane qualificate e ben organizzate, che lavorano quotidianamente a contatto con i bisogni della gente, concorrono a far crescere il livello di qualità dei servizi offerti e a ridurre ogni forma di spreco. Per questo sarà importante lavorare per crescere l'etica della responsabilità del dipendente pubblico, aumentarne le competenze e la professionalità, con grande attenzione per il personale a diretto contatto con l'utente. Investire nelle risorse umane

Nell'ottica di rendere l'Amministrazione quanto più vicina e trasparente per i cittadini, si opererà per offrire sempre di più un sistema di tariffe chiaro ed equo, la certezza di qualità dei servizi e la rendicontazione puntuale delle attività svolte e delle risorse utilizzate attraverso la già apprezzata esperienza degli strumenti del bilancio sociale e del bilancio di mandato.

Si lavorerà inoltre per un miglioramento dei servizi civici con una particolare attenzione ai servizi cimiteriali riorganizzati e gestiti nel pieno rispetto della sensibilità dei cittadini

Qualità e trasparenza nei servizi
In relazione all'attività di ascolto e comunicazione diretta ai cittadini, proseguiranno e verranno consolidate le attività dell'URC - Ufficio del Sindaco per i rapporti con i cittadini e dell'Urp-Informacittà. Ascolto e comunicazione

Inoltre, lo sviluppo dal punto di vista qualitativo e quantitativo dei servizi on-line contribuirà a rendere l'Amministrazione più vicina e accessibile per i cittadini.

Parallelamente si proseguiranno con le iniziative per ridurre il cosiddetto digital divide e avvicinare i cittadini all'uso di Internet e all'incremento dell'utilizzo dei sistemi operativi Open Source.

Servizi on-line

Continuerà l'attività del settore Tempi e Orari con l'obiettivo di studiare le condizioni esistenti e proporre iniziative che permettano di conciliare i tempi di vita e di lavoro sulla base anche di momenti di concertazione territoriale e costruzione di partenariati.

Proseguiranno i progetti avviati fra cui quello di volontariato civico dei 'nonni vigili'.

Tempi e orari della città
Sempre con l'obiettivo di avvicinare la gestione della cosa pubblica ai cittadini, la nuova Amministrazione si impegnerà, entro il primo anno, a proporre una ridefinizione delle funzioni e dell'assetto del decentramento amministrativo e degli istituti della partecipazione. Decentramento amministrativo