Amedeo
e Maria Vittoria, questo matrimonio
non s’ha da disfare
29
marzo 2012, commissioni congiunte
4ª e 5ª Circoscrizione
Nel
pomeriggio di giovedì 29 marzo
le commissioni Sanità delle Circoscrizioni
4ª e 5ª della Città
di Torino si sono recate presso il comprensorio
Amedeo di Savoia-Birago di Vische per
incontrare e ascoltare il personale
medico dell’ASL TO2 e per effettuare
un sopralluogo alle strutture.
A seguito
di questa riunione-sopralluogo Claudio
CERRATO, Presidente della 4ª
Circoscrizione San Donato-Campidoglio-Parella,
esprime l’urgenza di un incontro,
già più volte richiesto,
con l’Assessore
Regionale alla Sanità
ing. Paolo MONFERINO e con il Direttore
regionale dott. Sergio MORGAGNI per
esaminare la situazione e per richiedere
il coinvolgimento della Circoscrizione
nelle valutazioni del futuro progetto
di riqualificazione dell’Amedeo
di Savoia.
Valentina
CAPUTO, vicepresidente 4ª
Circoscrizione e Coordinatore commissione
Sanità e Servizi sociali, sottolinea
come la posizione della Circoscrizione
sia chiaramente a favore del
mantenimento nel territorio dei servizi
ambulatoriali e di geriatria,
nonché di preoccupazione
per un possibile eccessivo
carico dell’Ospedale Maria Vittoria
e delle sue strutture.
Nel
corso dell’incontro sono state
illustrate le motivazioni di ordine
medico, professionale e di salute pubblica
per le quali il personale dell’Azienda
Sanitaria a si oppone al prospettato
trasferimento dell’Amedeo Savoia,
uno dei tre centri più importanti
per le malattie infettive di tutto il
territorio nazionale. In poco più
di una settimana sono state raccolte
10mila firme
di cittadini contrari al trasferimento.
Il
prof. Giovanni Di PERRI, primario della
divisione universitaria di Malattie
infettive, ha spiegato come vi sia una
forte integrazione
tra il Maria Vittoria, primo
pronto soccorso di tutto il Piemonte,
e il vicino
Amedeo di Savoia, sia per l’utilizzo
dei posti letto dell’Amedeo di
Savoia da parte del Maria Vittoria che
per l’effettuazione di analisi
specialistiche. Lo spostamento dell’Amedeo
di Savoia in altra sede, oltre a costituire
un’operazione molto delicata e
di non facile realizzazione, metterebbe
in forte crisi la stessa struttura del
Maria Vittoria. Vista l’ampiezza
degli spazi disponibili, sarebbe piuttosto
preferibile progettare il trasferimento
del Maria Vittoria presso l’area
del comprensorio Amedeo di Savoia-Birago
di Vische.
L’Amedeo
di Savoia, che è strumento di
protezione civile, unico centro ospedaliero
piemontese dotato di camere a pressione
negativa, dispone di 150 posti letto
e accoglie ogni giorno 500 passaggi
all’interno dei suoi ambulatori.
Oltre alla sezione di Malattie Infettive,
attiva in particolare nel campo delle
tossicodipendenze e dell’HIV (il
più attrezzato presidio ospedaliero
piemontese per la cura dell’AIDS),
e di Pneumologia, l’Amedeo di
Savoia ospita il servizio di Unità
di Valutazione Geriatria, il cui eventuale
trasferimento suscita non poca apprensione
tra i consiglieri delle due Circoscrizioni.
Alla
riunione è seguito un sopralluogo,
che ha permesso di visitare le strutture
del complesso, sia dei padiglioni attivi
che degli edifici ancora in attesa di
ristrutturazione, nonché dell’ampio
parco circostante, circondato dall’ansa
della Dora. Per il complesso sono ancora
disponibili, anche se non più
vincolati, quasi 50milioni di euro.
Va ricordato come la costruzione dell’Amedeo
di Savoia sia stata portata a termine
nel 1894 e inaugurata nel 1900 sulla
spinta delle epidemie di vaiolo e di
colera che colpirono Torino nel 1884.
Parte dei fondi necessari furono donati
dal re Umberto I di Savoia, al cui defunto
fratello, il Principe Amedeo di Savoia,
l’ospedale venne dedicato. Il
vicino centro ospedaliero del Maria
Vittoria fu invece dedicato alla consorte
del Principe. Il matrimonio è
suggellato da più di un secolo
dai nomi dei due vicini centri ospedalieri.
Una relazione ancora oggi molto stretta,
in tutti i sensi.
La Coordinatrice
alla Sanità
Valentina CAPUTO
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Il Presidente
Claudio CERRATO |
(a cura di Redazione Web-Comunicazione&Immagine
Circ4, AA)