Nazzareno “Athos” Guasso, consigliere comunale a Torino per dieci anni tra il 1970 e il 1980, è stato commemorato in Sala Rossa lunedì 25 ottobre.
Guasso, scomparso poco più di un anno fa, era nato nel 1933. Dirigente del Partito comunista italiano, nella sua vita politica ha ricoperto molteplici incarichi, sia di partito che istituzionali: segretario regionale del Pci piemontese, presidente della Commissione regionale di controllo, deputato a Montecitorio nel 1976-79, consigliere regionale a Palazzo Lascaris tra il 1980 e il 1990. A Palazzo Civico, Athos Guasso ha anche ricoperto la carica di assessore tra il 1975 e il 1976, con il sindaco Diego Novelli.
A ricordare lo scomparso consigliere si sono ritrovati in tanti, in Sala Rossa, compagni di antiche battaglie, consiglieri di ieri e di oggi, parenti e amici.
Il presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo, introducendo l’incontro, ha evidenziato come l’impegno di Guasso, in ogni livello istituzionale, fosse sempre improntato allo sforzo di dare voce ai problemi dei cittadini e in primo luogo dei lavoratori, in anni segnati dalla crisi energetica e dalle sue conseguenze sull’economia. Citando un severo giudizio sulla FIAT dato da Guasso negli anni Settanta, in Sala Rossa (“La FIAT vuole mano libera, senza condizionamenti da parte dei lavoratori, ma non può pensare di portare avanti i processi di ristrutturazione senza di loro), il presidente ha sostenuto: “anche oggi il nostro scomparso collega si esprimerebbe come allora”.
Commosso il ricordo dell’ex sindaco Diego Novelli, a nome dell’Associazione ex consiglieri, il quale ha rievocato la comune militanza giovanile nel Fronte della gioventù, poi nella Federazione giovanile comunista e nel Pci, le radici orgogliosamente operaie di Athos Guasso, il suo rifiuto dell’arrivismo e di ogni atteggiamento settario, concludendo: “E’ stato un maestro per tanti giovani che si sono avvicinati alla politica”.
E il sindaco Sergio Chiamparino, premesso di essere stato uno di quei giovani, ha sottolineato: “La sua era l’umiltà di chi è conscio della propria forza interiore. Il movimento operaio e comunista era stato la scuola politica di Athos, il quale però non era un conservatore. Ha saputo aprire le porte a persone che poi, in varia misura, hanno portato avanti un discorso innovativo nella sinistra, aprendosi ai cambiamenti”.
Un contributo forte, il suo, per fare emergere forze nuove nel partito: “Un vero leader si vede anche da come è capace di farsi da parte al momento giusto, anche per questo Guasso merita di essere ricordato”.
Nella foto, da sinistra: il presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo, il sindaco Sergio Chiamparino e l’ex sindaco Diego Novelli durante la commemorazione in Sala Rossa di Nazzareno “Athos” Guasso nella foto in basso (archivio L’Unità)