CittAgorà
Periodico del Consiglio Comunale di Torino



Una "Carta" per disegnare le nuove piazze europee

02-12-2008

Dall'agorà ateniese alle piazze dei liberi Comuni medievali e sino ai giorni nostri, la piazza ha rappresentato un segno comune dell'identità europea, caratterizzandone fortemente le comunità urbane. Dopo la crescita tumultuosa dell'ultimo secolo, occorre forse un ripensamento di questi spazi pubblici, riscoprendone o comunque rafforzandone la storica vocazione.
Leon Battista Alberti Una ricerca, sostenuta dalla Commissione Europea e condotta dal Dipartimento di Urbanistica Iuav di Venezia (in collaborazione con istituzioni universitarie di Barcellona, Salonicco, Cracovia e Parigi e con l' Associazione delle Città d'Arte e Cultura - CIDAC), è sfociata nella redazione della Carta delle piazze europee, sorta di prontuario delle buone pratiche di conservazione e di progettazione degli spazi pubblici.
L'assessore Fiorenzo Alfieri ha esposto le linee generali della Carta nel corso di una riunione congiunta delle Commissioni Cultura e Urbanistica. Si tratta, è stato spiegato, di una trentina di suggerimenti sulle fasi da seguire nella progettazione di nuove piazze, così come negli interventi di riqualificazione di quelle già esistenti. L'idea centrale è quella di considerare la piazza come elemento identitario e vitale di una città, tema un po' trascurato da una parte dell'urbanistica della seconda metà del Novecento. Si parte dalla necessità di definire il contesto e l'identità di ogni singola piazza, puntando sempre a concertare con la popolazione i progetti di trasformazione. Togliere il traffico veicolare dalla superficie delle piazze rappresenta un importante tassello in questo senso, ovviamente in abbinamento ad efficace servizio di mezzi di trasporto pubblici e disponibilità di parcheggi, con accessi e uscite progettati ad integrazione della piazza stessa. Ma è importante anche che lo spazio sia accessibile a tutti, senza presentare difficoltà per disabili, anziani o bambini. E che sia uno spazio vivo, con attività artigianali e commerciali e uno spazio centrale aperto e non attraversato da traffico. Poi, la valorizzazione delle prospettive e la tutela delle eventuali tracce del passato, sempre da includere nei progetti per il nuovo assetto dell'area. E ancora, il documento comprende prescrizioni in tema di illuminazione (a intensità variabile e mai troppo potente), arredo urbano, vegetazione (gli alberi non devono ostruire le prospettive né limitare l'uso degli spazi) e scelta dei materiali. De Chirico Un ruolo particolare è riservato all'acqua, che può valorizzare una piazza ma non deve limitarne l'uso o ingombrarne il centro. E le opere d'arte collocate negli spazi pubblici, che spesso sollevano appassionate discussioni ed anche qualche polemica? La Carta indica come queste debbano essere scelte in funzione dello spazio destinato ad accoglierle, che non dovrà essere ridotto a semplice vetrina o luogo di sperimentazione. Climatologia ed ecologia, poi, dovranno guidare ogni nuovo progetto: occorrerà prendere in considerazione l'esposizione al sole (scegliendo luoghi assolati al Nord e ombreggiati al Sud) così come il riciclo dell'acqua piovana. E ogni nuova piazza dovrà essere fulcro dei vicini spazi urbani, mentre gli edifici che la circondano andranno studiati in funzione del suo spazio, contribuendo a definirlo e caratterizzarlo.
Il documento ripropone quindi l'immagine della piazza come "luogo principe della vita pubblica, avvolgente ed ospitale". Pur necessariamente espressa in termini molto generali - essendo, nella sua intenzione, linea guida per tutte le città europee che vorranno adottarla - la Carta, una volta approvata, segnerà la strada da percorrere per ogni futuro progetto di riqualificazione e progettazione di piazze sotto la Mole.
La bozza presentata oggi in Commissione, sotto forma di deliberazione che recepisce i contenuti della Carta, dovrà essere approvato in Giunta, prima di ritornare in Commissione per poi approdare al voto finale in aula consiliare. Nel quadro di questo percorso, il presidente Cassiani ha annunciato di voler organizzare una riunione della Commissione Cultura con tutti gli assessori interessati dalle complesse implicazioni di questo provvedimento.

Nelle foto: Due famosi capolavori dell'arte italiana raffiguranti delle piazze. In alto La città ideale (particolare) di Leon Battista Alberti; in basso la Piazza d'Italia di Giorgio De Chirico

C.R.

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