Il Consiglio comunale ha ricordato, lunedì scorso, Armando Bianchi, consigliere comunale del Psi dal 1964 al 1970, scomparso il 23 agosto del 2002.
Nato a Torino il 27 gennaio del 1922, operaio meccanico alla Fiat, durante il suo mandato si occupò delle vertenze sindacali dei dipendenti Fiat, della costituzione di un fondo di solidarietà per i lavoratori in sciopero, della municipalizzazione dell'azienda del gas e del rinnovo del contratto di lavoro dei suoi dipendenti e dei problemi del personale comunale fuori ruolo.
Bianchi sostenne la richiesta di riconoscimento giuridico in ente morale dell'Aned, l'Associazione Nazionale Ex Deportati politici nei campi di concentramento nazisti, e propose l'intitolazione di aule scolastiche a ex deportati politici nei lager e a caduti partigiani.
Si interessò anche a modifiche e adeguamenti dei percorsi dei mezzi pubblici urbani e interurbani.
Il presidente del Consiglio comunale, Beppe Castronovo, nel ricordarlo ha evidenziato l'interesse di Bianchi per la classe operaia, gli interventi a favore della tutela dei lavoratori, l'attenzione ai piccoli grandi problemi quotidiani della gente comune.
Il consigliere Gian Luigi Bonino Bonino (Psi) ha sottolineato il coraggio di Bianchi nell'esercitare l'attività di sindacalista della Fiom, come membro della Commissione interna alla Fiat, in tempi difficili, quali erano la fine degli anni Cinquanta e degli anni Sessanta, e le sue qualità di persona retta e limpida.
Dante Notaristefano, presidente dell'Associazione degli ex consiglieri comunali, ha ricordato la sua figura di uomo serio e impegnato.
Nella foto: Armando Bianchi