Sembra più vicina la rinascita del Filadelfia.
A Palazzo civico, venerdì 30 novembre, le commissioni Cultura e Urbanistica, hanno discusso la bozza di statuto di costituzione della Fondazione che dovrà occuparsi della ricostruzione dello stadio che ha visto le imprese del Grande Torino. Ai consiglieri delle due commissioni, presiedute rispettivamente da Luca Cassiani e Piera Levi-Montalcini, l'assessore allo Sport Renato Montabone ha illustrato il documento, nato dalla concertazione fra la Città, la Circoscrizione 9 e le rappresentanze dei tifosi del Torino FC. "A differenza di altri statuti - ha sottolineato l'assessore - in questo non si parla solo del funzionamento della Fondazione e dei suoi organi ma si sanciscono le caratteristiche del nuovo stadio e del recupero storico delle parti esistenti".
E' prevista la realizzazione di due campi di dimensioni regolari UEFA, in erba e riscaldati, per le partite di allenamento della prima squadra granata e di quelle giovanili. Gli spalti attorno al campo principale saranno lungo i quattro lati del campo e potranno accogliere circa 3500 spettatori. Sarà da adeguare alle normative di oggi il sottopassaggio di accesso al campo, mentre lo storico cortile dovrà restare, come in passato, aperto al pubblico, anche con la struttura sportiva chiusa.
Verranno inoltre realizzate una sala stampa, un museo dedicato al Torino calcio, la sede della Fondazione, la sede del Torino FC e una foresteria per i ragazzi delle squadre giovanili. Prevista anche, sul lato di via Giordano Bruno, un'area commerciale che dovrà comunque integrare il funzionamento dello stadio e non essere "lesiva dei valori e della memoria che il Filadelfia rappresenta".
Entro un anno dalla nascita, la Fondazione dovrà reperire i fondi per la ristrutturazione e presentare il progetto.
La Città, ha ricordato l'assessore, metterà, come noto, a disposizione 3 milioni e mezzo di euro. Gli articoli dello statuto che individuano gli scopi della Fondazione e le norme relative alla ricostruzione del Filadelfia (1,2,3,3bis) saranno immodificabili.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Grimaldi, Rattazzi, Olmeo, Lonero, Tronzano. Lo statuto dovrà essere approvato dal Consiglio comunale.