Il 42% dei torinesi ha almeno un debito in corso, ma non tutti riescono a onorarlo. Infatti, in Italia le società di recupero crediti hanno incarichi per oltre 60 miliardi di euro e si calcola che il giro d’affari dell’usura si aggiri sugli 82 miliardi di euro all’anno, anche se le denunce per usura ogni anno sono solo 400.
Partendo da queste premesse, sono state illustrate in Commissione Legalità, presieduta da Carlotta Tevere, le attività de La scialuppa CRT onlus - Fondazione anti usura, fondata nel 1998 per assistere le persone in temporanea difficoltà che non hanno accesso al credito “legale” (banche e finanziarie).
Nell’occasione è stato presentato anche il volume “Per un uso responsabile del denaro. Manuale anti usura” pubblicato dalla Scialuppa nel 2017, a cura di Rodolfo Bosio.
“Non siamo un ente di beneficenza – ha spiegato il presidente Ernesto Ramojno – ma offriamo servizi gratuiti a persone (e società di persone) sovraindebitate in Piemonte e in Valle d’Aosta, per prevenire il fenomeno dell’usura e aiutare le famiglie in difficoltà. Interveniamo prestando garanzie per i prestiti bancari attraverso banche convenzionate con la nostra fondazione e formando l’intera famiglia del debitore a un uso più responsabile del denaro”.
“Non assistiamo persone già vittime di usura, racket ed estorsione – ha chiarito la consigliera delegata Luciana Malatesta – per le quali opera un fondo gestito dalla Prefettura, ma chi non riesce più a far fronte ai debiti, anche colpevolmente (sono tante le vittime del gioco d’azzardo, che vengono assistite dopo essere state avviate a un percorso di ‘disintossicazione’ tramite assistenti sociali o i Giocatori Anonimi) e sta cercando una soluzione per far quadrare i conti famigliari prima che sia troppo tardi”.
È necessario però che ci sia almeno un reddito in famiglia e quindi la possibilità poi di onorare le rate dei pagamenti, ridotte grazie alle proposte a saldo e stralcio dei debiti pregressi ottenute dai volontari della Scialuppa (una cinquantina in tutto il Piemonte, 19 solo a Torino), anche in misura rilevante (fino al 50% dei debiti pregressi) e poi garantite dalla fondazione stessa grazie a un patrimonio di 8 milioni di euro (poco più della metà messo a disposizione dalla Fondazione CRT, il rimanente dal Fondo di garanzia del Ministero dell’Economia e delle Finanze).
“Dall’inizio della crisi economica nel 2008 a oggi – ha dichiarato la presidente della Commissione Legalità Carlotta Tevere – il sovraindebitamento delle famiglie torinesi è un problema sempre più grave, anche a causa del gioco d’azzardo patologico e della mancata educazione a un uso più consapevole del denaro e a una corretta gestione del bilancio familiare. È anche una questione culturale: servono interventi preventivi e formativi, a partire dalle scuole”.
Nel 2016, in Piemonte e Valle d’Aosta La Scialuppa ha gestito 793 richieste d’aiuto: l’80% provenienti da persone (637) e il 20% da imprese (156). Il 61% delle persone in difficoltà ha tra i 36 e i 55 anni, il 29% oltre i 56 anni, il 10% fino a 35 anni.
Complessivamente, dal 1998 ha fornito gratuitamente consulenza e assistenza a quasi 13mila famiglie e stanziato 34 milioni di euro a garanzia di circa 2mila finanziamenti bancari a persone a rischio di usura.
Per avere informazioni e accedere ai servizi basta una telefonata alla sede operativa di via Nizza 150 a Torino al numero 011/194.10.104 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30). Sedi decentrate di ascolto si trovano ad Alessandria, Aosta, Asti, Biella, Cuneo, Ivrea, Novara, Verbania e Vercelli.
Nelle foto: Il manuale anti usura editto dalla Scialuppa; la seduta di Commissione in Municipio: da sinistra, Bosio, Malatesta, Ramojno, Tevere.