Per cinque ex Consiglieri comunali nati tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso si è tenuto un momento di ricordo, una vera e propria commemorazione nella Sala Rossa di Palazzo civico. “Hanno tutti vissuto il dramma della guerra – ha spiegato il Presidente del Consiglio, Giovanni Maria Ferraris, nell’introdurre l’incontro – e poi l’inizio del periodo repubblicano interpretando la politica con grande passione.”
Per ciascun ex consigliere è intervenuto un relatore, come ha fatto il professor Giuseppe Bracco nel ricordare Gian Aldo Arnaud (consigliere della Dc), il giornalista classe ’29 scomparso a Roma lo scorso giugno: “Eravamo amici – ha ricordato Bracco – e fu un uomo dalla vita intensa. Di formazione salesiana, iniziò a lavorare come giornalista. Poi la politica lo assorbì completamente. Divenne Consigliere comunale a 27 anni e fu subito nominato assessore, il primo assessore alla Gioventù della città. Ma poi si occupò di tutti i settori dell’attività comunale. La vita gli riservò in seguito una bella carriera politica da parlamentare (fu eletto per cinque legislature) e divenne anche sotto segretario durante uno dei Governi di Andreotti.”
L’ex senatore Pietro Mercenaro ha ricordato dapprima Andrea Dosio, Consigliere comunale per il Partito Socialista Italiano tra la metà degli anni Cinquanta e la metà degli anni Sessanta: “Fu il segretario della Federazione torinese del Psi – ha detto Mercenaro – ed era espressione di quell’ala della sinistra socialista legata al mondo operaio, alla Cgil e al partito Comunista. Era un uomo in grado di fare scelte coraggiose, come lo sciopero contro la Fiat del 1962. E di lui mi piace ricordare anche il tratto umano; è stato un uomo in grado di infondere calma ed equilibrio”.
Mercenaro ha poi proseguito ricordando Giuseppe Ferraris, Consigliere comunale tra il ’70 e il ’71 per il Psiup: “Di lui si può dire tutto, tranne che fosse calmo ed equilibrato. Era proprio un irrequieto! Svolse un ruolo importante nella Torino del ’68, un riferimento importante per quella generazione che si formo a Torino in quegli anni, ma anche per l’Italia. Ma già nel 1972 lasciò la politica attiva per dedicarsi all’attività di studioso.” Come è spiegato nel sito web a lui dedicato dalla famiglia (www.pinoferraris.it): la sua “ossessione” era quella di “far circolare” la conoscenza, il sapere, la politica, anzi il suo modo di far politica.
La commemorazione è stata organizzata dalla presidenza del Consiglio comunale, in collaborazione con l’associazione degli ex Consiglieri comunali.
L’attuale tesoriere dell’associazione, Giuseppe Gallicchio, ha ricordato Angelo Galassi, Consigliere comunale del Partito comunista Italiano negli anni ’70: “Fu Consigliere comunale per due anni, dal 1975 al 1977, negli anni del sindaco Novelli. Partigiano nell’Ossola, nel 1950 entrò in fabbrica come operaio alla Fiat e si mise in evidenza come sindacalista della Cgil. Una volta in pensione, nel 1992, si dedico con grande passione all’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani, occupandosi delle sedi associative nelle Circoscrizioni torinesi. Lascia senza dubbio un grande esempio.”
L’incontro si è concluso con il ricordo il Maria Rosa Gasco Campolonghi, Consigliera comunale per la Dc tra il 1975 e il 1985. E’ intervenuto Gian Paolo Zanetta, Consigliere e Capogruppo in Comune della Dc negli stessi anni della Gasco: “Proveniva da una famiglia che si occupava di politica, il fratello ad esempio era sindaco di Mondovì. In Consiglio si occupò del movimento femminile, di scuola, istruzione, farmacie comunali, anziani e diritto allo studio. Ma era soprattutto una scienziata di livello internazionale nel campo delle nano tecnologie. Docente universitaria, pubblicò oltre duecento lavori. Riconosco oggi, dopo molti anni, gli insegnamenti politici e anche per la vita privata che seppe darmi.”
Ha concluso la cerimonia il sindaco Piero Fassino che ha ringraziato l’associazione degli ex Consiglieri comunali: “Per l’alto valore di iniziative come queste, volte a trasmettere la memoria di figure dell’azione di uomini e donne che hanno dedicato la loro intelligenza e la loro passione alla nostra città. Sebbene di diversa fede politica erano tutti accomunati dall’obiettivo di fare il bene di Torino. Di alcuni di essi sono stato anche collega e ho potuto apprezzare l’impegno, la competenza e la passione. Dedicarono se stessi alla nostra comunità e per questo occorre manifestare gratitudine. Soprattutto in tempi come quelli odierni, di una politica percepita distante dai problemi dei cittadini, il loro esempio ci dimostra che esiste anche una buona politica fatta di dedizione al bene comune.”
Nelle foto, dall'alto: Sala Rossa - Palazzo civico. Pietro Mercenaro e Gian Paolo Zanetta (in piedi); Giuseppe Gallicchio; il sindaco Piero Fassino.