Il Bilancio Sociale 2003 della Città di Torino è stato premiato
con l'Oscar
di Bilancio dalla FERPI (Fed. Rel. Pubbliche) per l'informazione chiara,
articolata, approfondita, completa, graficamente accattivante, Merito particolare
poi è stata la disponibilità integrale sul sito della Città. Il premio è
stato ritirato dall'Assessore al Bilancio, Paolo Peveraro.
La Città di Torino ha assunto l'impegno di pubblicare il proprio Bilancio
Sociale accogliendo una mozione del Consiglio Comunale, presentata il 15 novembre
2002.
L'obiettivo era ed è quello di offrire ai cittadini, alle loro espressioni
organizzate (dalle associazioni alle rappresentanze di categoria) e alle altre
amministrazioni, un documento che da un lato consenta, anche ai "non addetti
ai lavori", di capire in modo chiaro come sono stati spesi i soldi amministrati
dal Comune, dall'altro di aggiungere informazioni preziose.
Per chi? Con quali scelte? Con quali prospettive? Per raggiungere questo risultato,
Torino ha scelto di adottare i Principi di redazione del Bilancio Sociale
emanati dal Gruppo di studio per il
Bilancio Sociale (GBS),
ritenuti oggi i più attendibili. Secondo questo modello, il documento si divide
principalmente in tre parti: l
'identità
dell'ente, una sintesi del
rendiconto
economico al quale si aggiunge il calcolo e la redistribuzione
del valore aggiunto, infine la
relazione
sociale che, attraverso la descrizione qualitativa e quantitativa
dei risultati, consente di comprendere fino a che punto gli impegni assunti
sono stati mantenuti.
Proprio il calcolo del valore aggiunto rappresenta la principale peculiarità
del Bilancio Sociale torinese: anche nel caso di un ente pubblico la differenza
tra le risorse disponibili e le spese sostenute per realizzare le proprie
attività indica la ricchezza prodotta nell'esercizio con riferimento agli
interlocutori che partecipano alla sua distribuzione.
Il Bilancio Sociale di Torino è stato realizzato in collaborazione con l'Università
degli Studi di Torino, Facoltà di Economia (Dipartimento di Economia Aziendale)
e con l'Ordine dei Dottori Commercialisti di Torino – Ivrea - Pinerolo. Proprio
il rapporto con questi soggetti ha consentito al Bilancio Sociale di La Città
di Torino rappresentare anche un momento di crescita per dirigenti e personale
coinvolto all'interno dell'Amministrazione comunale: non una "consulenza esterna",
dunque, ma un proficuo momento di scambio e di arricchimento.
All'interno del volume, fin dal suo Indice, alcune parti sono state messe
in evidenza utilizzando i simboli internazionali che indicano le donne e gli
uomini. Si tratta dei primi elementi di quello che nei prossimi anni potrà
diventare un autonomo Bilancio di Genere, secondo la volontà espressa dal
Consiglio Comunale. Un altro strumento, anch'esso importante, per comprendere
come le scelte politiche e la distribuzione delle risorse possano interagire
con l'obiettivo della Città di offrire opportunità uguali a tutti i propri
cittadini.
Questa prima edizione del Bilancio Sociale intende infine costituire la tappa
iniziale del percorso di dialogo e partecipazione attraverso il quale i cittadini
possono davvero essere ascoltati e contribuire così alle scelte dell'Amministrazione.
L'augurio è che a questo inizio seguano incontri e confronti per rendere,
fin dal secondo anno, il Bilancio Sociale uno strumento che appartiene all'intera
comunità.
Il Sindaco Sergio Chiamparino
L'assessore al Bilancio Paolo Peveraro
Sono disponibili in formato pdf i seguenti documenti
I documenti in formato PDF necessitano del lettore gratuito
Acrobat Reader.
Per salvarli sul proprio pc cliccare con il tasto destro del mouse e scegliere
l'opzione Salva oggetto con nome.
Sono disponibili in formato audio/video i seguenti documenti