Parco della Maddalena
Parco della Maddalena
Cenni storici, architettonici, paesaggistici, naturalistici
Il Parco della Maddalena è un vasto giardino pubblico cittadino della collina di Torino, situato nei dintorni della vetta del Bric della Maddalena meglio noto come Colle della Maddalena (da non confondere con il Colle della Maddalena, che è un valico alpino) che, con i suoi 716 metri sul livello del mare è il punto più elevato della città. Ha una estensione di circa 90 ettari e ospita migliaia di alberi, molti dei quali non sono autoctoni (come alcune conifere).
Il Parco è costituito da un’area più antica, il Parco della Rimembranza, nella parte più alta, risalente al 1925, e dal Parco delle Repubbliche Partigiane Piemontesi, ampliamento degli anni ’70, nella parte più bassa.
L’ampio piazzale panoramico del Parco della Rimembranza è sormontato dall’imponente statua-faro della Vittoria alata, commissionata nel 1928 dal senatore Giovanni Agnelli allo scultore Edoardo Rubino e donata alla città per commemorare il decennale della vittoria nella Prima Guerra. Con i suoi 18,50 metri d’altezza, che poggiano su altri 8 metri di basamento rivestito di pietra, era, al momento della sua costruzione, la più grande statua al mondo interamente in bronzo, per la cui fusione ne furono impiegate circa 25 tonnellate. Il trasporto ed il montaggio della statua in una posizione così impervia richiesero lo spianamento della punta del colle, l’allargamento per alcuni chilometri della strada d’accesso e la costruzione di un “castello” in legno per il sollevamento delle parti costitutive. L’epigrafe riportata ai piedi della statua fu scritta da un amico del senatore, il poeta Gabriele D’Annunzio, che annotò i versi a margine di un disegno della Vittoria alata del Rubino.
Nel punto del piazzale in cui è migliore il panorama sulla città e sull’arco alpino fu collocata una tavola d’orientamento in granito di Baveno (lo stesso del basamento della statua) con una lastra d’ottone, ora piuttosto consumata, per consentire ai visitatori di individuare con una rosa dei venti e tre cerchi la direzione delle principali cime alpine, città italiane ed europee.
Accessi per il pubblico: n° 9 in tutto: Piazzale Faro della Vittoria, strada del Colle, 6 ingressi da strada Comunale da San Vito a Revigliasco, Quadrivio Raby (gli accessi carrabili sono solo per il personale autorizzato)
Accessibilità per disabili: totale, ma la maggioranza dei percorsi interni ha alcuni tratti in forte dislivello, paragonabili ai boschi montani e rampe con pavimentazione naturale sconnessa, pertanto con difficoltà deambulatorie. Si sconsiglia di uscire dai percorsi principali.
Parcheggio auto nei pressi: Piazzale Faro della Vittoria, Centro di Rieducazione funzionale (strada Comunale da San Vito a Revigliasco), 3 parcheggi in strada Comunale da San Vito a Revigliasco in corrispondenza degli ingressi, 1 parcheggio presso Cascina Olivero (vedere mappa)
Accessibile in bici: sì, ma solo da 3 ingressi al Parco (vedere mappa); gli altri ingressi (tra i quali quello principale dal piazzale Faro della Vittoria) sono vietati alle bici; nel piazzale Faro della Vittoria è consentito l’accesso alle mountain-bikes solo da apposito ingresso laterale
Parcheggio bici: no
Percorribile in bici / percorsi ciclabili interni: si, vedere mappa per Percorso mountain bike
Mezzi pubblici: bus 70 (il bus non arriva al piazzale del Faro della Vittoria)
Fermate mezzi pubblici nei pressi:
- 2111 Quadrivio Raby
- 2114 Lot
- 2113 Lot
- 2115 Vito-Revigliasco 400
- 2118 fronte Centro di Rieducazione Funzionale
- 2104 e 2119 ingresso basso Parco della Rimembranza
Per maggiori informazioni relative a passaggi ed orari, consultare il sito 5T
Parco custodito: No
Presenza nei pressi di posto di polizia: No
Colonnine SOS: sì (ingresso al Parco da piazzale Faro della Vittoria)
Tipologia di gestione: Centrale
Segnalazione danni:
Servizio Verde Pubblico
Tel. 011011.20110-20111 – verdepubblico@comune.torino.it
Servizi igienici: Sì
Fontanelle di acqua potabile: Sì, sia toretti acqua potabile sia fontanelle e sorgenti all’interno del Parco
Aree gioco: Sì, (1) dall’ingresso di strada da San Vito a Revigliasco
Aree cani: No
Aree di sosta attrezzate/picnic: diverse aree picnic sia nel Parco della Rimembranza sia nel Parco delle Repubbliche Partigiane Piemontesi (vedi mappa)
Illuminazione notturna: no, solo strada accesso al faro
Punti di ristoro: sì, presso il piazzale del Faro della Vittoria
Telefoni pubblici: No
Elementi di interesse
All’interno del parco:
L’Arboretum Taurinense – nel Parco della Rimembranza, a partire dal 1925, vennero posti a dimora 5000 alberi di 400 differenti specie e varietà, utilizzati per studi sperimentali di botanica e selvicoltura. Tra i numerosi alberi monumentali ci sono i carpini bianchi, dal tronco elegantemente ramificato, localizzati nel viale Piave, e il maestoso cedro dell’Himalaya che domina il piazzale Timavo.
Magia di colori – il Parco della Rimembranza è nato per commemorare i caduti della Grande Guerra. L’Arboreto, la raccolta di alberi provenienti da varie parti del mondo, assolve una funzione ornamentale-paesaggistica. Negli anni Settanta inoltre furono piantati rododendri e azalee, le cui splendide fioriture ravvivano il parco in primavera, insieme ai denti di cane e agli asfodeli del sottobosco.
Un bosco per ricordare – i primi lavori che furono effettuati per la creazione del bosco furono di pulizia della vegetazione infestante che ricopriva il colle. In seguito, per delimitare le aree da rimboscare, furono tracciati viali, piazzali e salite, estesi per 12 km, i cui nomi sono stati scelti simbolicamente tra quelli delle diverse località in cui combatterono e persero la vita, tra gli altri, 4810 soldati di Torino.
Animali quasi invisibili – passeggiando nel parco è piuttosto difficile fare incontri diretti con gli animali. Tuttavia ci si può rendere conto della loro presenza attraverso le orme che rilasciano al loro passaggio.
Da segnalare: Percorso per non vedenti, Percorso mountain bike