Parco del Valentino
Parco del Valentino
Cenni storici, architettonici, paesaggistici, naturalistici
Il Parco del Valentino è il più famoso e antico parco pubblico della città.
È sicuramente il parco cittadino più conosciuto ed è stato assunto a simbolo della città al pari della Mole Antonelliana.
In splendida posizione, non distante dal centro (a 1 km dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova), è situato lungo la sponda sinistra del Po, tra i ponti monumentali Umberto I (corso Vittorio Emanuele II) e Isabella (Corso Dante), e in affaccio sulla collina.
Il Parco presenta un patrimonio arboreo notevole, una interessante avifauna, molteplici punti di interesse, piste ciclabili, passeggiate e occasioni di sport e di svago.
Le sue origini si possono far risalire ad epoca assai remota: fin dal Medioevo, infatti, era in uso in zona il toponimo “Valentino”, di incerta origine, che dal ‘600 venne ad indicare il castello dei Savoia (Castello del Valentino, una delle Residenze Reali dei Savoia, Patrimonio Mondiale UNESCO) e l’area limitrofa.
Il parco del Valentino, seppure non ancora a funzione pubblica, ebbe una prima realizzazione nel 1630, su progetto di Carlo Cognengo di Castellamonte, poi la fu proseguito fino al 1660 dal figlio Amedeo. Ma è nella seconda metà dell’800, con l’abbattimento delle mura voluto da Napoleone, che inizia per Torino una nuova fase urbanistica, caratterizzata da forte aumento della popolazione, attività edilizia, nuovo bisogno di verde per lo svago: è in questo momento che nasce il verde pubblico in senso moderno, e la Città, per realizzare un pubblico passeggio, pensa alla zona attorno al Castello del Valentino.
I lavori si avviarono nel 1863-1864, su parziale ridisegno del parco da parte dell’architetto francese Barillet-Deschamps che, ispirandosi ai principi del parco paesaggistico, o “all’inglese”, realizza una migliore sistemazione di viali, boschetti, vallette artificiali, un piccolo galoppatoio e un laghetto, poi prosciugato, che veniva usato d’inverno come “patinoire”.
Ancor prima di essere completato, il parco diventò la cornice di grandi esposizioni nazionali ed internazionali, che si tennero dal 1829 al 1961. In occasione dell’Esposizione Generale Italiana del 1884 venne realizzato il cosiddetto borgo medievale, ovvero la ricostruzione di uno scorcio completo dei principali caratteri stilistici ed architettonici delle opere piemontesi e della Val d’Aosta del Medioevo, con tanto di Rocca visitabile.
Dopo l’Esposizione del 1911, il parco si assestò sulle sue dimensioni attuali. In particolare, nel 1961 fu teatro di manifestazioni per il Centenario dell’Unità d’Italia e in tale occasione, fra il Borgo Medioevale (e il complesso di Torino Esposizioni, fu ridisegnata e realizzata una amena valletta fiorita percorsa da ruscelli e con molte aiuole, realizzando il Giardino Roccioso; in questa zona nel 1965 fu realizzato il Roseto, poi ampliato in occasione della mostra floreale Flor ’92.
Accessi: n° 5 principali:
- Corso Massimo d’Azeglio ang. c.so Raffaello
- Corso Massimo d’Azeglio ang. c.so Marconi
- Corso Massimo d’Azeglio ang. c.so Vittorio Emanuele II
- Corso Vittorio Emanuele II ang. c.so Cairoli, prima del Ponte monumentale Umberto I
- Viale Marinai d’Italia (sottopasso automobilistico sotto il ponte Isabella/corso Dante)
Accessibilità per disabili: Il parco è parzialmente accessibile ai disabili
Parcheggio auto nei pressi: il parco è dotato di numerosi parcheggi interni
Accessibile in bici: Sì , il parco è accessibile e percorribile in bicicletta per tutta la sua estensione.
Parcheggio bici: Sì (rastrelliere)
Percorribile in bici / percorsi ciclabili interni: Sì, (in parte ampi viali asfaltati, in parte sentieri sterrati o lastricati, alcuni brevi tratti sono a scalini)
Mezzi pubblici: 9 – 16 – 42 – 45 – 45 barrato – 52 – 67
Fermate mezzi pubblici nei pressi:
- n° 1949 M.D’AZEGLIO (corso Vittorio Emanuele II / corso Massimo D’Azeglio)
- n° 609 PELLICO (corso Massimo D’Azeglio / via Silvio Pellico)
- n° 610 VALENTINO (corso Massimo D’azeglio / corso Marconi)
- n° 611 GIURIA EST (via Caluso dopo corso Massimo D’ Azeglio)
- n° 628 GIURIA (via Caluso / corso Massimo D’ Azeglio)
- n° 629 VALENTINO (corso Massimo D’ Azeglio / via Mattioli)
- n° 630 PELLICO (corso Massimo D’ Azeglio / via Silvio Pellico)
- n° 631 VITTORIO EMANUELE II (corso Massimo D’ Azeglio / corso Vittorio Emanuele II)
- n° 632 DELLA ROCCA (corso Vittorio Emanuele II fronte corso Cairoli)
- n° 1139 D’ AZEGLIO (corso Dante / corso Massimo D’Azeglio)
- n° 2062 TO ESPOSIZIONI (corso Massimo D’Azeglio n.60)
- n° 2063 TO ESPOSIZIONI (corso Massimo D’Azeglio fronte n.52)
- n° 2636 BIDONE (corso Massimo D’Azeglio fronte via Bidone)
- n° 3301 MARINAI D’ITALIA (corso Galileo Galilei / viale Marinai D’Italia)
Per maggiori informazioni relative a passaggi ed orari, consultare il sito 5T
Parco incustodito
Presenza nei pressi di posto di polizia: Sì (posto di polizia a cavallo interno al parco )
Colonnine SOS: n° 8 (vedi mappa)
Tipologia di gestione: Centrale, in full service affidata a Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) COOP. SOCIALE P.G. FRASSATI DI PRODUZIONE E LAVORO S.C.S. / CONSORZIO COMPAGNIA DEI SERVIZI
La manutenzione del Giardino Roccioso e del Roseto è curata dai giardinieri comunali del Magazzino Valentino
Segnalazione danni:
Servizio Verde Pubblico
Tel. 011011.20110-20111 – verdepubblico@comune.torino.it Circoscrizione 8 – Ufficio Tecnico tel. 011.44.38833
Servizi igienici: Sì (5)
Fontanelle di acqua potabile: Sì
Aree gioco: Sì (1, viale Ceppi)
Aree cani: Sì (2 )
Aree di sosta attrezzate/picnic: No
Illuminazione notturna: Sì
Punti di ristoro: Sì
Telefoni pubblici: No
Area attrezzata per il fitness:
- viale Ceppi
Bocce:
- Viale Ceppi
Scherma, tennis, palestra:
Canottaggio:
Elementi di interesse
Il patrimonio arboreo e la vegetazione
Nel parco del Valentino si trovano circa 1800 alberi ad alto fusto: pioppi, salici, faggi, carpini, aceri, tigli, bagolari, ginkgo biloba, sequoie, platani, pterocarie, olmi e querce.
Di queste ultime quattro specie si segnalano alcuni esemplari monumentali.
Circa metà della superficie del parco è destinata a prato; durante l’anno si susseguono le fioriture: bulbose varie, (circa 100.000 piantine) in primavera, stagionali in estate, crisantemi in autunno, fiori adatti al gelo in inverno.
Alberature da fiore ed alcune migliaia di cespugli di rose completano la tavolozza cromatica del Parco.
L’avifauna
Gli animali che più frequentemente si possono vedere al Valentino sono gli uccelli, soprattutto quelli legati all’ambiente fluviale.
Sono numerosi gli aironi cinerini, che proprio sul Po, alla periferia della città dove il fiume è meno antropizzato, hanno costituito una stabile colonia di nidificazione.
Sono comunissimi germani reali e folaghe; rari svassi, gallinelle d’acqua e altre anatre, tra cui in particolare alzavola, moretta, marzaiola, fischione e moriglione.
Tra i rapaci vi è il nibbio bruno, mentre i numerosi esemplari di gabbiani e cornacchie sono un segnale di alterazione degli equilibri naturali.
Si ricordano inoltre la sterna comune, o rondine di mare, e gli storni.
Al Borgo Medioevale trova sede una nutrita colonia di rondini, ormai rarissime in Torino.
Il Giardino Roccioso
Realizzato ad opera di Giuseppe Ratti in occasione dell’Esposizione internazionale del 1961, fu la principale sede espositiva della mostra floreale tenutasi in quell’anno a Torino.
Una valletta di 12.000 mq. fu trasformata in un caratteristico giardino attraversato da stradine lastricate, ruscelli, giochi d’acqua, terrazzi e punti di sosta.
Successivamente il giardino fu ampliato, annettendo aree verdi limitrofe e soprattutto il Roseto, realizzato nel 1965; questa collezione permanente di oltre 2000 rosai fu donata alla Città da floricoltori, sia italiani, sia stranieri.
Attualmente il giardino roccioso copre una superficie di 44.000 mq. e al suo interno, ad ogni stagione dell’anno, vengono realizzate numerose aiuole fiorite a ricordo dell’occasione della sua nascita.
All’interno del parco: Castello del Valentino, sede della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, Borgo Medioevale, Giardino Roccioso, Orto Botanico dell’Università degli Studi di Torino, Fontana dei Mesi, Fontana Luminosa , Palazzina della Promotrice delle Belle Arti, Villino Caprifoglio (sede Laboratorio di Lettura per bambini), Torino Esposizioni, Quinto padiglione Torino Esposizioni, le società dei canottieri.
Da segnalare: la possibilità di prendere il battello per la navigazione sul Po (visualizza foto) e al sito web www.gtt.to.it per gli orari di navigazione, la Polizia a cavallo, il Regolamento comunale specifico per le manifestazioni al Parco del Valentino, numerosi esemplari di alberi secolari e di pregio
Altri link: Il Parco del Valentino su TorinoTuristica