Nella nostra Città, dallo scorso anno a causa delle alte temperature e della siccità, molti alberi adulti sono andati in stress e sono morti ed è una situazione che purtroppo potrebbe avere conseguenze per anni e che non riguarda solo Torino ma moltissime città italiane e straniere.
Sugli alberi più giovani sono stati effettuati interventi mirati incrementando le irrigazioni di soccorso e fortunatamente questo ha permesso di salvarne oltre il 90%, mentre sugli alberi adulti la situazione è più complessa:
- non è semplice intercettare le radici che si sviluppano in profondità e su una superficie che potrebbe essere pari a 3 volte il diametro della chioma e quindi anche molto distanti dal tronco dell’albero stesso;
- sugli esemplari adulti adulti presenti in città, per lo più in piena terra e privi di impianti di irrigazione, è impossibile, oltre che probabilmente inutile, organizzare bagnamenti di soccorso con autobotti. Lo scorso anno sono stati fatti dei tentativi ripetuti in alcuni parchi ma l’acqua non andava in profondità, a causa di suoli che spesso sono molto compatti, e scorreva via superficialmente senza intercettare le radici.
Si consideri che gli alberi adulti fino a qualche anno fa erano considerati autonomi dal punto di vista idrico perché in grado di intercettare la pioggia e soprattutto l’acqua presente nel terreno; con l’aumento delle temperature anche del suolo e la riduzione delle piogge la falda si è abbassata e questo impedisce agli alberi di approvvigionarsi.
Gli impianti di irrigazione erano consigliati solo per i primi anni dalla messa a dimora, fino all’attecchimento, e su alberi adulti erano considerati dannosi perché potevano creare condizioni favorevoli alla diffusione di patologie fungine.
Lo scenario è radicalmente cambiato e per alcuni versi ha assunto toni preoccupanti perché sono coinvolti giardini, cortili scolastici e parchi e purtroppo in molti casi sono seccati alberi adulti ed addirittura veterani che sarà complicato rimpiazzare nel breve e medio periodo.
I disseccamenti che si vedono da mesi rientrano esattamente in questa casistica e dalla scorsa estate sono stati abbattuti oltre 1500 alberi e per fine anno, potrebbero purtroppo arrivare a 3000; per citare un esempio di una città vicina non solo geograficamente, a Milano risulterebbero siano stati oltre 14.000 gli alberi rimossi a causa della siccità.
La Divisione Verde e Parchi sta gestendo la situazione con varie azioni che fanno capo ad una strategia complessiva e che prevede:
– anzitutto una comunicazione sulla pagina web del verde pubblico degli interventi che sono in programma/in corso, con informazioni di dettaglio per i casi più significativi e ritenuti più sensibili. “L’agenda alberi” ogni 2 settimane riporta l’elenco degli interventi sul patrimonio arboreo torinese e non si limita agli abbattimenti ma riporta anche le attività di potatura e cura, di piantagione alberi, etc..; di seguito il link diretto per consultarla
– la rimozione degli alberi morti e non più recuperabili e che potrebbero rappresentare un pericolo per l’incolumità pubblica;
– la programmazione della sostituzione con nuovi alberi sia con progetti di riqualificazione che interesseranno a partire dal prossimo anno molti parchi torinesi, sia con la fornitura e messa a dimora di alberi con appalti specifici di riqualificazione della foresta urbana torinese.
Negli ultimi dieci anni il numero di alberi di Torino è costantemente cresciuto ed anche se queste morie sono eccezionali e sicuramente impressionano è opportuno sapere che si sta lavorando per cercare di mantenere il trend di crescita e l’obiettivo dell’Amministrazione è di piantare 3000 nuovi alberi entro il 2024. Oltre agli interventi di piantagione alberi fatti dalla Città è doveroso ricordare il contributo che i privati (singoli cittadini, associazioni ed aziende) possono dare attraverso l’iniziativa ormai consolidata “Regala un albero alla tua città”, o specifiche sponsorizzazioni o partnership che completano il mosaico di azioni mirate ad incrementare la foresta urbana torinese;
– uno studio delle cause e delle strategie da adottare per contrastare gli effetti di una situazione che potrebbe portare a scenari nuovi. In questo senso si è stipulata una collaborazione con il DISAFA dell’Università di Torino, che dal prossimo autunno farà delle ricerche specifiche per aiutare gli alberi adulti a sopravvivere in queste condizioni, anche perchè sostituire gli alberi abbattuti è doveroso ma è opportuno altresì cercare di salvarne il maggior numero possibile.