I tecnici dell’Unità Operativa Alberate, hanno effettuato un sopralluogo insieme ai professionisti che di recente (agosto 2023) avevano eseguito le analisi di controllo fitostatico della pianta oggetto di schianto, così come degli altri alberi della scarpata, su incarico della Città di Torino.
La scheda di analisi della pianta in questione – una quercia rossa (Quercus rubra) di 22 metri di altezza – non individuava problematiche particolari. L’albero era stato iscritto alla classe “B”, ovvero con propensione al cedimento bassa, in quanto dall’indagine manifestava segni o sintomi lievi, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero non non fosse ridotto.
E’ stato riscontrato che lo schianto è avvenuto per rottura dei cordoni radicali dell’albero, mentre non è stata rilevata la presenza di marciumi radicali, né di alterazioni del legno a livello del colletto. In altre parole, il fusto alla base appariva sano e lo schianto è avvenuto in quanto le radici principali hanno ceduto per eccessiva trazione.
A seguito delle schianto sono state messe in atto tutte le procedure per la rimozione del materiale e per meglio comprendere quale siano state le cause che hanno determinato il cedimento: a questo proposito è stato immediatamente chiesto ai professionisti che hanno svolto l’analisi di stabilità di presentare una relazione tecnica di dettaglio. Saranno quindi effettuate analisi approfondite sulle cause della caduta e si faranno delle valutazioni tecnico-gestionali sulle piante della sponda alla luce di quanto accaduto.
Da una prima analisi, considerate le dimensioni dell’albero, la sua inclinazione ed il sito di radicazione, si può ipotizzare che gli intensi fenomeni atmosferici delle scorse settimane – a seguito del quale sono cadute o sono state abbattute perché pericolanti un totale di 52 piante – potrebbero essere una concausa dello schianto.