Il console generale di Cuba a Milano, Llanio Gonzaléz Peréz, il governatore Alberto Cirio, l’assessore comunale all’Ambiente, Alberto Unia, e il presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia, erano presenti alla cerimonia svoltasi il Primo maggio nel cortile delle OGR, dove nei giorni scorsi, ad opera dell’Area Verde della Città di Torino, sono stati posizionati due carpini, alloggiati in grandi vasi.
“Fintanto che la struttura allestita all’interno di quella che è stata la più antica officina ferroviaria italiana per curare i malati di Covid-19 non verrà smontata, ogni guarigione sarà festeggiata con l’applicazione di un fiocco bianco ai rami delle due piante”, spiega l’assessore Unia.
E’ una tradizione della Brigada Médica Cubana, giunta a Torino lo scorso 13 aprile con 21 medici, 16 infermieri e un logista per supportare le attività dell’ospedale da campo allestito alle OGR, quella di piantare un albero all’inizio di ogni missione e legare poi ai suoi rami un nastro bianco per ogni paziente guarito.
Oggi , in occasione delle prime dimissioni, i medici cubani e italiani ne hanno apposti due: a legarli sono stati Julio Guerra Izquierdo, medico capo della missione cubana, e il direttore dell’ospedale, Sergio Livigni.
“Stamani – prosegue Unia – ho avuto l’onore di conoscere persone straordinarie che si stanno occupando dei pazienti qui ricoverati: sono grato a loro e a chi, in questo difficile momento, lavora incessantemente per la salute di noi tutti».
Quando il virus potrà considerarsi finalmente sconfitto e l’emergenza superata uno dei due carpini verrà inviato a Cuba. L’altro resterà in città, a testimonianza della solidarietà del popolo caraibico e dell’impegno dei suoi sanitari arrivati sotto la Mole a offrire la loro capacità medica per combattere il Covid-19.