Urban Barriera

URBAN BARRIERA DI MILANO Urban Barriera è un programma di sviluppo
urbano finalizzato a innescare un processo di
miglioramento complessivo dell’area di Barriera di
Milano, quartiere storico della zona Nord della
città di Torino:

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Comitato Urban Barriera > News > Soulful Gran Varietà Viva Barriera di Milano!

Pubblicato il 30 Marzo, 2012

Soulful Gran Varietà Viva Barriera di Milano!

domenica 1 aprile 2012

Soulful Torino e sPAZIO211
In collaborazione con Associazione Barrieranti
presentano

SOULFUL GRAN VARIETA’

VIVA BARRIERA DI MILANO

guests: GIPO FARASSINO con gli El Tres,
RIZ SAMARITANO con
la SOULFUL TORINO ORCHESTRA
feat. JOHNSON RIGHEIRA

Apertura dalle 19:29
ingresso 10 euro, gratis over 70 e bambini

Domenica 1 aprile Soulful Torino e sPAZIO211, in collaborazione con l’Associazione Barrieranti presentano Soulful Gran Varietà Viva Barriera di Milano, la celebrazione in musica di un intero quartiere torinese. Sul palco di sPAZIO211, dalle 20.29, presentati da Mao, saliranno Gipo Farassino insieme agli El Tres e Riz Samaritano con la Soulful Orchestra, a cui si unirà anche la partecipazione di Johnson Righeira. Prima e dopo i concerti si balla con i 45 giri di Luis & Jimmy della Soulful Torino Records, che proporranno un dj set a tema ispirato alla musica da night club e delle balere italiane anni ’50 e ’60.

Gipo Farassino è un personaggio storico del mondo musicale del quartiere di Barriera Milano, nato al 6 di via Cuneo, tra Corso Vercelli e Corso Giulio Cesare, vicino alla Fiat Grandi Motori. Musicista, cantante e attore in lingua piemontese e italiana, la straordinaria carriera di Gipo inizia appena ventenne come suonatore da ballo tra le sale rionali e fumosi nightclub periferici. Arrivano gli anni ‘50 e la musica diventa nello stesso tempo necessità e via di fuga, anche se dopo un paio d’anni in medio oriente al seguito di un orchestra da ballo abbandona la musica leggera e inizia un percorso d’autore in lingua dialettale, dove magistralmente descrive “quella città nella città” che è la Barriera di Milano, alla periferia di Torino. Un mondo popolare che ritorna spesso in canzoni e ballate: il mondo della periferia industriale, l’universo dei quartieri opera, le fabbriche, le piole, l’ambiente ben circoscritto del “borgo”, ma anche gli amici del bar, i vecchi compagni delle balere e delle partite a bocce, le ragazze dei primi appuntamenti e dei primi amori, i “balordi” che erano gli eroi ed i modelli dell’adolescente ansioso di farsi credere uomo, l’officina, la Fiat, la spiaggia dei poveri al Sangone, fino a Porta Palazzo e tutto l’intero mondo torinese, la Consolata, la Gran Madre, le vecchie strade del centro. Insomma, se Johnny Cash fosse nato a Torino si chiamerebbe Gipo Farassino.

Riz Samaritano, nome d’arte di Lorenzo Scellino, prende il via negli anni ‘50, quando, lavorando come generico e carrellista alla Rai di Torino conoscerà colui il quale lo ispirerà, il grande Fred Buscaglione, convincendosi così a intraprendere la carriera musicale. Trova un contratto con la Combo Record, per la quale registra Cadavere Spaziale che diviene immediatamente un successo nei juke box. Senza dubbio una figura di punta degli anni ‘60 Riz Samaritano è un cocktail all’arsenico a base di 2/3 di Fred Buscaglione e 1/3 di Renato Carosone: lo stile del cantato, il modo di vestire, di atteggiarsi, i generi musicali interpretati, sono inequivocabilmente mutuati dal personaggio del “bullo di Chicago”. Tuttavia sarebbe limitativo definire Samaritano un emulo di Buscaglione: egli riesce a fare del suo un personaggio del tutto originale, molto più “casereccio” del modello cui si ispira, ridefinendo la figura del gangster americano in quella di un trucido da balera romagnola. Laddove Buscaglione predilige sonorità swing d’oltreoceano, Samaritano piazza con la massima non chalance un tango o una mazurca. Laddove Buscaglione si ubriaca a whisky e gin, Samaritano trangugia Lambrusco e San Giovese. Laddove Buscaglione parla di Chicago e gangster americani, Samaritano sceglie invece un approccio più macabro e psicopatico, creando, con un humour nero caratteristico dell’epoca in cui si muove, quello che possiamo definire un vero e proprio personaggio noir-grottesco, squisitamente politically uncorrect.

Johnson Righeira è nato a Torino, proprio qualche mese dopo l’incidente che costò la vita ad uno dei suoi idoli, Fred Buscaglione. Nonostante la pigrizia dà vita ai Righeira insieme al suo falso fratello Michael, col quale all’inizio degli anni ‘80 ottiene un clamoroso successo planetario grazie a hits come Vamos a la playa, No tengo dinero e L’estate sta finendo. Recentemente e’ stato insignito della prestigiosa carica di Capo dei giovani torinesi.

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