URBAN BARRIERA DI MILANO
Urban Barriera è un programma di sviluppo
urbano finalizzato a innescare un processo di
miglioramento complessivo dell’area di Barriera di
Milano, quartiere storico della zona Nord della
città di Torino:
Pubblicato il 10 Aprile, 2012
pubblicata il 5 aprile 2012 su La Stampa Web
“Oh, se a Torino ci fosse il mare!”, sospirò Vincenzo, un insegnante di origine napolitana. Lucio, alzando gli occhi dai compiti che stava correggendo, replicò: “Ma a Torino c’è il mare!”Di fronte all’aria incredula del collega, aggiunse: “Se hai un po’ di tempo, vieni con me: te lo mostro.”
Poco dopo, i due stavano percorrendo le arterie che dal centro scivolano verso la Barriera di Milano. Man mano che si avvicinavano, il reticolo viario diventava meno regolare: gli incroci non erano tutti ad angolo retto, e dietro ai palazzoni delle strade principali si scorgevano vie curvilinee, occhieggiavano antiche case a un piano.
Lucio posteggiò in una piazza dai contorni irregolari, con uno squarcio di verde al centro.Come scesero dall’auto, una folata di vento si insinuò tra i fumi di scappamento portando, per un attimo, un sentore salmastro… il mare? Alzando gli occhi, Vincenzo lesse la scritta ABISSI su un negozio sobrio, poche vetrine prive di ornamenti, accanto a un bar.
“Vieni”, lo invitò Lucio, avviandosi all’ingresso.
Era un negozio di subacquea, gestito da un Nettuno occhicerulo e baffuto, e frequentato da appassionati che discutevano di immersioni, confrontavano aggeggi misteriosi, rievocavano e progettavano imprese.
“Ecco: questo è il nostro mare”, disse Lucio. Vincenzo si guardò intorno perplesso. “Capisco che non è come il vostro… voi, il mare, l’avete di fronte!”, riprese Lucio. “Ma noi siamo i sognatori più testardi del mondo: quello che non abbiamo, ce lo andiamo a cercare. In fondo, il mare fa parte di noi: un tempo la Pianura Padana era un mare… e sotto Torino, scavando scavando, si finisce nel Pacifico…”. Vincenzo rise: quel posto, quella gente gli piaceva.
“A ben guardare”, continuò Lucio, “tutto questo quartiere è nato da un sogno. Non un sogno languido, ma un sogno laborioso, attivo… il tipo di sogno che facciamo noi! Era il sogno degli operai che nell’Ottocento cercarono uno spazio libero, poco costoso, dove andare ad abitare: lo trovarono subito fuori della cinta daziaria, ai bordi della pianura. Furono dei veri, coraggiosi pionieri! Le case se le costruirono con le loro mani, mattone su mattone, sacrificando il tempo libero. E piantarono alberi e giardini… ne fecero una spiaggia che si affacciava su quello che in tempi remoti era un grande mare. Poi la città si è espansa, ha inghiottito il borgo… ma il sogno c’è ancora. È un sogno tenace, che resiste a tutto e su tutto vince: inquinamento, crisi, degrado.
Un sogno di gioia. Di libertà. Un sogno di mare. Lo senti?”
“Lo sento”, rispose Vincenzo.
La Storia Continua: 20 scrittori torinesi hanno visitato Barriera di Milano alla ricerca di ispirazione: ne sono nati racconti che restituiscono l'atmosfera dello storico quartiere torinese oggetto del programma di riqualificazione Urban della Città di Torino. L'iniziativa La Storia Continua, nata per accompagnare il Progetto FaciliTo, è promossa dalla Città di Torino nell'ambito del programma di riqualificazione Urban Barriera di Milano, in collaborazione con Laboratorio Creativo. Le storie vengono pubblicate in anteprima su La Stampa.