NOTE INFORMATIVE SUL POTENZIAMENTO DEL NODO FERROVIARIO DI TORINO
1. La convenzione
La convenzione tra le Ferrovie della Stato e la città di Torino per la ricostruzione, in sotterraneo ed a quattro binari, della ferrovia tra le stazioni di Porta Susa e di Dora e la realizzazione del viale alberato della "Spina Centrale" tra il corso Vittorio Emanuele II e la via Savigliano, rende operative le risorse finanziarie che i due Enti hanno messo in questo momento a disposizione per il progetto, per un totale di 705 miliardi di lire, dei quali 500 da parte del comune di Torino e 205 da parte delle Ferrovie dello Stato.
Il finanziamento del Comune proviene per 420 miliardi di lire dallo Stato (legge 194 del 18/6/1998) e per 80 miliardi da risorse proprie, quello delle Ferrovie è previsto nel piano di investimenti aziendale.
Il finanziamento verrà erogato in base all'avanzamento dei lavori la cui durata è prevista in cinque anni.
Insieme al finanziamento, la convenzione regola anche i rapporti tra i due enti per la realizzazione delle opere e in particolare stabilisce che i lavori verranno eseguiti tutti a cura delle Ferrovie con la supervisione del Comune. Una formula che garantisce il massimo coordinamento esecutivo e la riduzione al minimo dei tempi di costruzione. I lavori potranno così svolgersi senza soluzione di continuità fino al loro completamento con l'apertura al traffico del nuovo viale nel suo aspetto definitivo.
E' una tappa molto importante della collaborazione tra Comune e Ferrovie. Una collaborazione che è già produttivamente operante nel potenziamento delle linee e degli impianti ferroviari del nodo di Torino (più noto come "passante ferroviario") che FS sta realizzando e nell'attuazione della parte del Piano Regolatore nota come "Spina Centrale"
La firma della convenzione segue l'approvazione del progetto da parte delle due amministrazioni ed è preliminare all'appalto dei lavori che avverrà affidato mediante gara internazionale già in corso di espletamento.
2. Il progetto
Con il termine "Nodo di Torino" si intende l'insieme delle stazioni, delle linee e di tutti gli impianti ferroviari compresi nell'area metropolitana torinese. In esso convergono ben 11 linee utilizzate promiscuamente per i treni viaggiatori a lungo percorso, per i treni regionali e comprensoriali, per i treni merci. Le stazioni che lo delimitano sono: a Sud Trofarello, ad Ovest Collegno, a Nord Chivasso. Nel 1960 il complesso delle linee e degli impianti del Nodo aveva già raggiunto la saturazione della potenzialità; per questo le Ferrovie studiarono, in collaborazione con Regione Piemonte e Comune di Torino (Convenzione n. 113/90), il potenziamento del Nodo attraverso i seguenti interventi:
- la realizzazione di un nuovo collegamento ferroviario in galleria tra le stazioni di Lingotto e Porta Susa;
- il quadruplicamento del tratto Porta Susa - Stura;
- la risistemazione delle stazioni di Lingotto, Porta Susa, Dora, l'istituzione delle nuove fermate Rebaudengo e Zappata e l'inserimento a Dora nella rete FS della linea Torino - Ceres in concessione alla S.A.T.T.I.
I lavori sono stati suddivisi in 3 lotti.
Il primo lotto, ormai in gran parte completato, si estende dalla stazione Lingotto a c.so Vittorio Emanuele. Consiste nel collegamento ferroviario in galleria tra le stazioni di Lingotto e Porta Susa e nel quadruplicamento della linea ferroviaria tra le stazioni di Porta Susa e Porta Nuova. Su tale lotto sono attualmente in corso i lavori di sistemazione superficiale nel tratto compreso tra l.go Orbassano e c.so Peschiera (lotto B), di rifacimento degli impalcati di v. Rivalta, c.so Rosselli e l.go Orbassano e di copertura delle trincee ferroviarie del quadrivio Zappata (tra l.go Turati e l.go Obassano).
Il secondo lotto, la cui realizzazione dovrebbe iniziare nei primi mesi del 2000, si estende da c.so Vittorio Emanuele II alla stazione Stura secondo due sub-tratte funzionali:
- la prima va da c.so V. Emanuele II al ponte sul fiume Dora;
- la seconda va dal ponte sul fiume Dora alla stazione di Stura.
Il terzo lotto, ultimato ormai da molto tempo, ha interessato un tratto di ferrovia tra c.so Grosseto e stazione Stura ed il viadotto del torrente Stura.
3. Il secondo lotto
L'oggetto della Convenzione siglata dalle Ferrovie dello Stato e dalla Città di Torino il 12.07.1999 è il progetto del 2° lotto nel tratto compreso tra c.so Vittorio Emanuele II ed il ponte sul fiume Dora.
L'intervento, approvato il 29 ottobre, è conforme alle prescrizioni del P.R.G.C. e comprende le opere necessarie per attivare il servizio a quattro binari tra il c.so V. Emanuele II e la stazione Dora e per aprire al traffico veicolare e pedonale un primo tratto del viale della "Spina centrale" lungo lo stesso percorso quadruplicato.
Il progetto, redatto in stretta collaborazione tra il Comune e le Ferrovie per mezzo della società di ingegneria del gruppo FS "Italferr S.p.A.", prevede che i binari e tutti gli impianti ferroviari che costituiscono la stazione di Porta Susa, vengano ricostruiti nella stessa posizione planimetrica ma ad un livello inferiore a quello attuale in modo da consentire la costruzione, sopra la ferrovia, di una soletta di copertura e di utilizzare la superficie così ottenuta e quelle ad essa adiacenti sgomberate dagli impianti ferroviari, per ridisegnare la viabilità e l'assetto urbanistico della zona.
La stazione di Porta Susa diventerà il principale nodo d'interscambio di tutto il sistema di trasporto della Città di Torino, infatti in essa fermeranno i treni del servizio regionale ma anche quelli a media e lunga distanza e quelli ad alta velocità, inoltre essa sarà collegata con la fermata della linea 1 di metropolitana e con la stazione delle autolinee extraurbane e con le linee del servizio di trasporto urbano, il tutto secondo un progetto integrato reso possibile dalla radicale trasformazione cui viene sottoposta l'intera zona.
Oggi la ferrovia esistente attraversa in sotterraneo la piazza Statuto, il progetto prevede che la nuova linea venga costruita a lato di essa ma ad una quota inferiore e che quella esistente venga ricostruita alla quota della nuova. Per effetto dell'abbassamento del piano dei binari, tra il piano stradale e l'estradosso della sede ferroviaria si verrà a creare un vano delle dimensioni tali da consentire la sua utilizzazione come sottopasso stradale.
Dopo aver superato la piazza Statuto la ferrovia oggi procede al centro della carreggiata del corso principe Oddone. In esso la ferrovia corre in trincea nella prima parte poi allo stesso livello della strada, quindi in rilevato per poi tornare ad un livello di poco superiore a quello stradale in corrispondenza dell'attraversamento del fiume Dora Riparia.
La nuova costruzione ferroviaria si svilupperà lungo lo stesso tracciato planimetrico ma interamente in sotterraneo fino a poco prima del fiume.
La sede del corso principe Oddone verrà così lasciata totalmente all'uso stradale e la scomparsa della ferrovia consentirà di riqualificare notevolmente l'aspetto della zona e di migliorare la viabilità con la costruzione di nuovi collegamenti tra le due zone prima separate dalla ferrovia.
In dettaglio le opere principali sono:
- sede dei binari, dei marciapiedi e dei sottopassaggi della stazione di Porta Susa, da realizzare in sotterraneo in adiacenza al corso Inghilterra;
- sede dei binari del tratto di linea a quattro binari tra la stazione di Porta Susa ed il fiume Dora da realizzare in sotterraneo lungo il tratto finale di corso Inghilterra, poi sotto la p. Statuto e lungo il c. principe Oddone;
- inserimento, in corrispondenza della stazione Dora, della linea concessa Torino-Ceres sulla rete FS per il collegamento rapido tra la città e l'aeroporto di Caselle;
- predisposizione dell'interconnessione con la stazione della linea 1 di metropolitana a Porta Susa;
- opera di attraversamento della linea 1 di metropolitana in corrispondenza di p. Statuto;
- sottopassaggio veicolare di p.zza Statuto sull'asse di c.so Inghilterra da realizzare nel vano tra la copertura delle gallerie ferroviarie e l'attuale piano viabile;
- nuovo ponte sulla Dora da utilizzare in parte come sede ferroviaria ed in parte come sede stradale;
- viale alberato da realizzare sopra la copertura della sede ferroviaria dal c.so V. Emanuele II alla via Don Bosco compresa la realizzazione di una pista ciclabile; si tratta della parte centrale del nuovo grande viale alberato che, utilizzando la copertura della trincea ferroviaria parte dal largo Orbassano, si sviluppa lungo la direttrice dei corsi Mediterraneo, Castelfidardo, Inghilterra e principe Oddone per arrivare ad innestarsi nella rotonda posta sulla stazione Dora formando un nuovo incrocio con i corsi Vigevano e Mortara, prosegue quindi lungo il corso Venezia terminando in una grande rotonda su cui confluiscono il corso Grosseto e la superstrada per Caselle;
- sottopassaggio veicolare della nuova strada da parte del c.so Regina Margherita da realizzare nel vano tra la copertura ferroviaria e quella stradale e con sezione e rampe ottimizzate in funzione del recupero dell'assetto viabile dell'attuale corso Regina Margherita;
- predisposizione dei sottopassaggi veicolari della nuova sede ferroviaria da parte del c.so Ciriè e della strada del Fortino;
- fabbricato viaggiatori provvisorio della stazione di Porta Susa con relative finiture interne;
- alberature, zone verdi, pavimentazioni, impianti di irrigazione, arredo urbano delle nuove strade;