L'ultima domenica del 2003 comincerà
presto per gli abitanti dei palazzi evacuati. Alle ore 8 si riunirà
l'Unità di crisi nel Centro operativo allestito in via
Candiolo 79, sede dei servizi di quartiere, e comincerà
l'ultima giornata del palazzo di via Fratelli Garrone 73. A 38
anni dalla sua edifica-zione, avvenuta in una fase della storia
di Torino caratterizzata da una ra-pida quanto frettolosa urbanizzazione,
l'edificio verrà abbattuto con l'ausilio di cariche esplosive
per recuperare spazi da dedicare alla socialità e ai servizi.
Tra alcuni mesi, la stessa fine toccherà anche al numero
99 di via Artom, nello stesso isolato, i cui abitanti si sono
ormai in gran parte trasferiti altrove.
Le ordinanze del sindaco e della divisione
Infrastrutture e Mobilità indicano le azioni da compiere
per effettuare l'abbattimento del palazzo in piena si-curezza
per tutti i cittadini del quartiere.
Sono state individuate due aree: un'area di
rispetto (circondata da una li-nea rossa nella cartina allegata),
interessata dall'evacuazione degli abitanti in quanto residenti
nel raggio di circa 150 metri dal palazzo che verrà ab-battuto,
e un'area di protezione (entro la linea blu, fino a circa 300
metri dal punto di esplosione), dove i cittadini dovranno, pur
potendo restare in casa, osservare alcune precauzioni.
La zona di rispetto
Dalle ore 8 ed entro le ore 10 gli edifici di via Artom 55 e
81, via Fratelli Garrone 63, 67 e 74 e la Chiesa di San Remigio
in via Mille-lire 51 dovranno essere evacuati dalle persone che,
in mancanza di alternative presso parenti e amici, potranno recarsi
al palazzetto Le Cu-pole di via Artom 111/113 usufruendo dei
mezzi di trasporto, cinque pullman di linea, messi a disposizione
da Gtt. Qui, troveranno intratteni-menti di vario genere e divideranno
il pranzo con il sindaco, Sergio Chiamparino, e gli assessori
Roberto Tricarico, Gianluigi Bonino e Franco Maria Botta. Sono
circa mille le persone interessate, anche se non tutte usufruiranno
dell'ospitalità offerta dal Comune.
Prima di andarsene, gli abitanti delle case
da evacuare dovranno, per evi-tare danni dovuti allo spostamento
d'aria e alle vibrazioni prodotte dal crollo dell'edificio, mettere
in sicurezza oggetti fragili a rischio di caduta. Inoltre, per
cautelarsi dalle conseguenze dell'onda d'urto, dovranno abbas-sare
completamente gli avvolgibili di finestre e porte, tenendo nel
contem-po aperti i serramenti esterni vetrati, chiudendo stufe
e caldaiette e qual-siasi altra apparecchiatura a gas e a fiamma
libera. Anche i riscaldamenti verranno spenti.
Un divieto di sosta (con rimozione forzata)
è stato istituito dalle ore 8 fi-no a "cessate esigenze"
nei tratti di via Artom e di via Fratelli Garrone nelle immediate
vicinanze del numero civico 73 a tutela degli eventuali danni
che potrebbero essere riportati dalle vetture.
Presso Le Cupole ci saranno presidi della
Croce Rossa Italiana e del 118 (che ha messo a disposizione un'ambulanza
medicalizzata in grado di intervenire in zona di sicurezza per
ogni urgenza collegata alla messa in carica dell'edificio da
abbattere), oltre a personale dei Servizi sociali di Cir-coscrizione.
La zona di protezione
E' l'area, con un raggio di circa 300 metri, compresa dalla linea
blu sulla cartina allegata e con le delimitazioni viarie indicate
nell'ordinanza del sin-daco. Qui ci saranno alcune pattuglie
che tramite altoparlanti ricorderanno ai residenti le necessarie
precauzioni da tenere nell'arco di tempo tra le ore 10 e la fine
delle operazioni di demolizione.
Dopo le 10 del mattino chi resterà
all'interno delle case dovrà evi-tare di scendere in strada
e di affacciarsi dai balconi. Anche qui le serrande dovranno
essere completamente chiuse e finestre e porte esterne resteranno
aperte per evitare la rottura di vetri; è consigliabile
per chi re-sterà in casa non sostare in vicinanza delle
aperture verso l'esterno. Sarà vietato l'uso degli ascensori.
Si consiglia alle persone con particolari pro-blemi cardiaci
o psico-emotivi di lasciare la casa e recarsi presso il punto
di raccolta di via Artom.
Dalle ore 10 la zona di protezione sarà
recintata e chiusa al tran-sito automobilistico e pedonale, fino
a operazioni concluse. Verrà transennata anche la parte
del parco che rientra nella zona di protezione. Chiusa al traffico
via Artom da strada Castello di Mirafiori a via Pisacane, senso
unico verso nord da via Pisacane a via Candiolo. Nelle operazioni
di controllo dei dieci accessi viari sono impiegati 32 agenti
di Polizia munici-pale e 105 volontari di Protezione civile.
Nei prossimi giorni, a tutte le famiglie verrà
consegnato un vademecum con le indicazioni di cosa fare il 28
dicembre.
Dopo lo sgombero
Alle ore 10, sgomberata l'area circostante, le cariche collocate
nei giorni precedenti saranno rese attive e collegate al detonatore.
Lo scoppio è pre-visto per le ore 14,30: sarà anticipato
da tre squilli di tromba a distanza di trenta secondi l'uno dall'altro.
Le pattuglie di Polizia municipale torneranno con gli altoparlanti
nelle vie della zona blu per segnalare il cessato pericolo. Entro
un'ora dal crollo, tutti gli sfollati potranno fare ritorno a
casa.
Torino, 23 dicembre 2003
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