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Partirà entro l'estate la gara per l'assegnazione dei lavori per la prima tratta della linea 2 della metropolitana di Torino, dalla stazione Rebaudengo al Politecnico, dieci chilometri di tracciato con tredici stazioni e un deposito officina completamente interrato. I primi mesi del 2025 saranno dedicati all’aggiudicazione dell’appalto e al progetto esecutivo per dare il via al lavori nella seconda parte dell’anno.
A tracciare il cronoprogramma oggi a Palazzo Civico nel corso di una conferenza stampa sono stati il sindaco Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con il commissario straordinario per l’opera Bernardino Chiaia. L’obiettivo è quello di veder partire il primo convoglio nel 2032. Un programma condiviso con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, in città per il viaggio inaugurale della tratta ferroviaria Torino - Ceres, la cui presenza sotto la Mole è stata l'occasione anche per fare il punto sulle estensioni a nord e a sud dell’attuale tracciato, ancora in attesa di finanziamento, che consentiranno di raggiungere San Mauro in una direzione e Mirafiori nell'altra.
“La linea 2 è un'opera fondamentale nel processo di trasformazione e ripartenza della città su cui siamo al lavoro come amministrazione – ha sottolineato il sindaco Stefano Lo Russo-. In questi mesi sono stati fatti importanti passi avanti grazie ai fondi stanziati e alla recente nomina di un commissario straordinario da parte del Governo, accelerando le procedure e consentendoci di recuperare tempo prezioso. Stiamo concretamente dando avvio ad un’infrastruttura strategica che cambierà radicalmente il volto della città, facilitando i collegamenti da nord a sud e, attraverso l'interscambio con gli altri mezzi di trasporto, con l’intera area metropolitana".
“Il nostro obiettivo a Torino – ha spiegato il presidente della Regione Alberto Cirio - era mettere in sicurezza le due opere strategiche per la città: il Parco della Salute e la seconda linea della metropolitana. Per farlo, insieme come Regione Piemonte e Comune di Torino, abbiamo chiesto e ottenuto l’intervento del governo che ha nominato due commissari, con una legge dello Stato che assegna loro poteri straordinari e li mette nelle condizioni di offrire garanzie sul rispetto dei tempi e sulla rapidità delle procedure per realizzare due opere fondamentali e in grado di rendere questo territorio sempre più attrattivo e centrale, più moderno e funzionale. Per questo desidero ringraziare il vicepremier e ministro Matteo Salvini: per la sua attenzione verso le istanze di questo territorio. Oggi abbiamo garanzie che questi due progetti possano andare avanti superando i problemi che nelle opere pubbliche ci sono sempre. Il Piemonte è sempre stato caratterizzato da un senso di isolamento infrastrutturale, oggi invece è il cuore dell’Europa proprio grazie alle tante opere infrastrutturali che si stanno realizzando. In questo contesto si inserisce anche la linea 2 della metropolitana di Torino un’opera innovativa e strategica che migliorerà la qualità della vita di Torino e quindi dell’intero Piemonte".
“La prima sfida che ci attende – ha detto il commissario straordinario Bernardino Chiaia - è quella di preparare delle gare che consentano di dotare la città, in tempi brevi e certi, di un'infrastruttura moderna con la miglior tecnologia possibile presente sul mercato nel momento della sua messa in esercizio. Con la metro 2 - continua - coltiviamo inoltre l'ambizione di offrire a Torino e ai suoi cittadini un'opera che non sia solo funzionale ma che presenti anche delle innovazioni tecnologiche e architettoniche all'avanguardia che possano renderla motivo di orgoglio per tutti, diventando al contempo motore di sviluppo economico e sociale in aree urbane da rilanciare”.
Il primo tratto della linea 2 della metropolitana è stato finanziato con due atti legislativi diversi per un totale di 1,8 miliardi di euro.
L'opera consentirà il recupero del cosiddetto Trincerone, il tratto di ferrovia nella zona nord della città abbandonato da decenni, che verrà coperto per permettere la creazione interrata delle stazioni Corelli, San Giovanni Bosco e Giulio Cesare e ne consentirà la riqualificazione nella parte superficiale per 67mila metri quadrati dove troveranno posto oltre 700 alberi, si svilupperanno 4,5 chilometri di piste ciclabili e verranno realizzate aree di socializzazione e per lo sport.
Studi preliminari stimano per l’entrata in servizio di questa prima tratta una media di 113.500 passeggeri trasportati quotidianamente con una riduzione del traffico delle auto private di almeno il 10 per cento.