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Il Centro Mediazione di Torino diventa Centro di Giustizia Riparativa di Torino: così la Città si attrezza con un nuovo strumento che, attraverso la stipula degli accordi successivi, può dare il via alla realizzazione dei servizi di giustizia riparativa potenziati con la Riforma Cartabia.
Con la delibera approvata questa mattina dalla Giunta si ottiene, di fatto, un rinnovamento poiché, come indica la riforma voluta dall’ex Guardasigilli del Governo Draghi, oltre ad avviare una sostanziale rivisitazione delle modalità procedurali per abbreviare i tempi dei processi, si rafforza lo strumento della mediazione e della giustizia riparativa prevedendone l’utilizzo sistematico anche per le persone in età adulta.
Il cambio di nome deciso questa mattina dalla Giunta quindi non è solo una questione di etichetta, ma consiste in un adeguamento di uno strumento che ha già ottenuto fino a questo momento importanti risultati.
La Città di Torino, infatti, si è attivata per adeguare il suo Centro Mediazione che negli anni ha raggiunto un livello di azione esteso all’intera regione, operando in diverse Province del Piemonte e in Valle d’Aosta, oltre al ruolo storico che ha avuto, essendo stato il primo a livello nazionale.
“È molto importante che la Città si doti di un Centro per la Giustizia Riparativa e lo faccia partendo dall’attuale attività di mediazione. Da questo punto di vista – afferma l’assessora al Sistema Carcerario Gianna Pentenero - vogliamo essere uno degli attori che lavorano per la sicurezza della nostra comunità anche nella logica delle ricuciture di un conflitto. Da sempre abbiamo detto che la sicurezza si ottiene con un impegno collettivo e con il coinvolgimento di altri soggetti e il Centro di Giustizia Riparativa ne è un esempio”.
Il Centro Mediazione di Torino, insieme alla Regione Piemonte, al Centro per la Giustizia Minorile del Piemonte, della Valle d’Aosta, della Liguria, al Comune di Novara, al Tribunale per i Minorenni del Piemonte e Valle D’Aosta, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni ed al Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, ha già sviluppato un lavoro congiunto, al fine di rinnovare la collaborazione nell’ambito dell’attuazione di interventi di giustizia riparativa e di giustizia di comunità.
Lo scopo del Centro, fin dalla sua nascita, è stato di attuare le indicazioni nazionali e internazionali in tema di giustizia riparativa, di cui le varie forme di mediazione sono lo strumento principale, nei vari ambiti: penale, sociale, scolastico, con minori e con adulti.
Nel Centro Mediazione di Torino opera un’equipe composta da diverse figure professionali, specificamente formate alla mediazione, nonché con studi a base giuridica, pedagogica, psicologica, sociologica, sociale.
Per giustizia riparativa, inoltre, si intende un modello di giustizia che vede coinvolti la vittima, l’autore del reato e la comunità nella ricerca di soluzioni agli effetti del conflitto generato dal fatto delittuoso, allo scopo di promuovere la ripresa o l’avvio di un dialogo tra le parti, la loro eventuale riconciliazione, la riparazione, anche simbolica, del danno ed il rafforzamento del senso di sicurezza collettivo.(e.b.)