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Il Consiglio comunale ha approvato, questo pomeriggio, due diverse mozioni riguardanti la possibilità di aumentare gli spazi per i centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) e il diritto allo studio.
I due documenti, presentati da Abdullahi Ahmed Abdullahi (PD) e Dorotea Castiglione (M5S), ricordano sinteticamente come i CPIA siano una istituzione scolastica autonoma, istituita con il DPR 263/12, che eroga percorsi di istruzione per giovani che abbiano compiuto i 16 anni senza la licenza media o adulti stranieri che intendono iscriversi ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana.
I CPIA dispongono di personale statale docente, amministrativo e ausiliario proprio e di organi collegiali al pari delle altre istituzioni scolastiche. Funzionano in sinergia con le realtà del territorio quali scuole secondarie di secondo grado, agenzie del lavoro, centri per l’impiego e le amministrazioni comunali.
La mozione di Abdullahi Ahmed Abdullahi, firmata anche da Lorenza Patriarca, partendo dalla considerazione che l’attuale offerta non riesce a soddisfare la richiesta di iscrizioni, impegna il Sindaco e la Giunta istituire un tavolo di lavoro in sinergia con Città Metropolitana, Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale e Prefettura per reperire risorse logistiche, economiche e professionali per razionalizzare e potenziare l’offerta dei CPIA.
Il documento, chiede anche di facilitare l’iter per l’iscrizione e agevolare gli interessati nell’individuazione del centro più vicino e nel reperimento di informazioni riguardanti i possibili percorsi formativi. In ultimo, chiede di censire e valorizzare le reti delle Associazioni di volontariato e del terzo settore che offrono i corsi di lingua italiana che potrebbero integrare l’offerta istituzionale.
La mozione firmata da Dorotea Castiglione, a sua volta, impegna Sindaco e Giunta ad attivarsi per verificare e sollecitare la disponibilità dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Ufficio Scolastico Territoriale ad aumentare l’organico a disposizione dei CPIA, in particolare di quelli che operano in zone densamente abitate da cittadini stranieri e da persone disoccupate con bassa scolarità.
Nel suo documento, la consigliera chiede anche di promuovere un tavolo permanente per monitorare la situazione dei CPIA e di censire la disponibilità di edifici e strutture da utilizzare nei territori che più ne hanno urgenza ed altri adeguati ad accogliere in sicurezza i bambini delle mamme che li frequentano.
La mozione propone, infine, di verificare la disponibilità del Centro regionale di Ricerca, sperimentazione e sviluppo del Piemonte (CRRS&S) a progettare interventi per garantire il diritto allo studio delle mamme che ne sono escluse e di promuovere un tavolo cittadino per coordinare le azioni rivolte alle mamme, razionalizzando gli interventi già previsti.
(ML) Ufficio stampa Consiglio comunale